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Europei a Squadre 5 birilli: l'Italia fa il bis

"La prima squadra vince rispettando il pronostico della vigilia; ma è l' Italia B la vera sorpresa"
 
Andrea Paoloni David Martinelli Salvatore Mannone Nestor Gomez
Cinzia Ianne Pasquale Gregorio Gaetano Liperoti Achille Mignolo Matteo Gualemi

Sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre, in quel di Canegrate, si è svolto il Campionato Europeo 5 birilli per Squadre Nazionali, che vedeva ai nastri di partenza le rappresentative di Germania, Svizzera, Danimarca, Francia, Olanda, Lussemburgo ed Italia presente, in qualità di paese ospitante, con due squadre (A e B).

La prima, favorita d'obbligo, composta da professionisti di grande livello quali Gomez, Martinelli, Mannone e Paoloni, quest'ultimo presente al posto di Montereali, costretto a letto dall'influenza.

La seconda, novità assoluta, formata da giovani leve (Gregorio, Liperoti, Gualemi e Mignolo) che si erano distinti ai recenti campionati Nazionali categoria juniores, affiancati alla pluri-campionessa Italiana femminile Cinzia Ianne.

La formula prevedeva la disputa di due gironi eliminatori, che vedevano Italia A, Svizzera, Francia e Germania nel girone A e Lussemburgo, Danimarca, Italia B ed Olanda nel girone B.

Fin dalle prime partite abbiamo potuto assistere ad alcune piacevoli sorprese, scoprendo qualità di gioco di tutto rispetto da parte degli atleti stranieri, a dimostrazione dell'innalzamento dei valori tecnici a livello internazionale e nei giocatori appartenenti a quelle nazioni che fino a qualche anno fa non avevano certo rappresentanti in grado di esprimere un livello di gioco di prim'ordine: su tutti il tedesco Kunz, che potrebbe essere paragonato ad una buona prima categoria (e forse qualcosa in più) e il danese Skojldberg, molto elegante e sicuramente dotato di una buona conduzione della partita.
Al termine dei gironi di sabato arrivavano i primi verdetti, con le classifiche definitive e i conseguenti accoppiamenti delle squadre per la disputa delle posizioni finali negli incontri di domenica.

In apertura della giornata conclusiva la Svizzera del mitico Giampiero Rosanna (passato a vestirne i colori al termine della passata stagione agonistica) si aggiudicava il 7° posto ai danni del Lussemburgo; seguiva la vittoria della Francia che, superando l'Olanda, si posizionava al 5° posto.

Le semifinali spalancavano le porte ai colori Italiani, con le nette vittorie per 3 a 0 delle nostre rappresentative contro Germania (per l'Italia B) e Danimarca (sconfitta dall'Italia A). Gran finale, quindi, con i campioni affermati che dovevano giocarsi il titolo contro il sicuro avvenire del nostro sport.

Partita di inizio che preannunciava grande battaglia, con una splendida prestazione di Cinzia Ianne che rendeva la vita difficile ad un Salvatore Mannone in ottima forma. Mannone ottiene la meglio faticando non poco contro la caparbietà della giocatrice leccese.

Nel secondo singolo era la volta di Paoloni, che ha dovuto giocare molto stretto per avere la meglio su Mignolo (allievo di Gomez), il quale si era presentato al primo tiro della partita con un 15 che metteva in guardia il suo più quotato avversario.

A seguire, quindi, la partita di doppio tra la coppia più che collaudata Gomez-Martinelli opposti a Gregorio-Liperoti: ed anche qui lo spettacolo non è mancato con un'ottima prestazione dei giovani, capaci di non sfigurare contro due «mostri sacri» del biliardo.

Al termine dell'incontro, comunque, l'Italia A conquistava l'ultimo punto per l'aggiudicazione del titolo; il conclusivo incontro non poteva più influire sul risultato finale, ma dava l'opportunità agli spettatori di poter ancora gustare gioco raffinato, grazie alla formula della staffetta ai 200 punti che regalava un'ultima carrellata dei nostri atleti:ed anche qui le aspettative sono state rispettate, specialmente nella frazione che vedeva il giovane Gualemi (secondo classificato al fianco di Fabio Cavazzana ai recenti Campionati Italiani a coppie) in rimonta contro Mannone. Alla fine l'Italia A vinceva anche la staffetta, rispettando in pieno il pronostico.

Ma è all'Italia B (senza nulla togliere ai più quotati compagni) che sicuramente va la vittoria morale: è stato un piacere vedere questi giovani talenti, uniti alla fortissima Cinzia Ianne, lottare alla pari con professionisti di alto livello, certamente senza sfigurare (ricordiamo che Italia B, nei gironi eliminatori, ha vinto su tutte le nazioni avversarie per 3 a 0 senza perdere mai un incontro).

A loro va l'augurio di continuare su questa strada: chissà che in un futuro non troppo lontano gli venga da sorridere cominciando a giocare la finale di un Campionato Europeo contro l'Italia B.


 
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