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Il Biliardo in Cina

"Una panoramica sul biliardo del sol levante"
 
E' il Paese del momento, tutti ne parlano, chi per un motivo, chi per un altro e noi abbiamo pensato di parlarne per un altro ancora: il Biliardo. Storicamente ci sono voci che ricollocano la sua nascita proprio qui, ma non è facile trovare informazioni certe a riguardo e con quello che viene giocato oggi non vi è nulla a che vedere in quanto è decisamente una derivazione dello snooker importato dagli inglesi tramite Hong Kong.

Un po' di Cina... biliardo all'aperto
Campagne e tavoli all’aperto
In uno stato dove lo stipendio medio è ancora sotto i 100 dollari al mese però, nessuno si fa mancare la partita a Biliardo settimanale. Ovunque proliferano sale, si moltoplicano a vista d’occhio da quando sono iniziati a sparire nelle città i tavoli all’aperto. Sì, perchè come ben sapete a tutto ci si adatta. Mancano gli spazi? E che problema c’è, il tavolo lo mettiamo fuori. E' ancora molto comune, non solo nelle campagne ma anche nelle zone periferiche di città come Pechino e Shanghai, trovare sul marciapiede un tavolo ridotto talmente male che noi ci rifiuteremmo persino di sederci sopra, con delle billie che hanno tutto fuorchè i colori originali. Polvere, terra, foglie, acqua e quanto più possa trovarsi su una superficie esterna mai pulita e mai curata. Stecche che spesso sono spezzate in due (a causa di una rissa non legata al gioco ma a qualunque altra situazione) scrostate e senza nè cuoio nè ghiera. Ma tutti giocano e si divertono.

Il Biliardo nelle città

Tai QiuIn uno scenario come questo viene difficile credere che il campione del China Open Snooker del 2005 sia proprio cinese, eppure è così (anche se Ding vive in Inghilterra da ormai 5 anni filati!). Nelle città la situazione cambia, anche se non moltissimo. I luoghi di gioco sono più simili ai nostri, non si gioca più all’aperto ma in dei locali specifici, intrisi di fumo e spesso maleodoranti ma con tavoli nettamente migliori rispetto a quelli all’aperto. Ovunque proliferano salette VIP con un singolo tavolo (solitamente da snooker) che però sono aperte a tutti, basta pagare un pò di più (circa 4 euro l’ora invece di due) e chi vuole entrare e guardare la partita può farlo tranquillamente, anche stando appoggiato al tavolo!!! Non credo esista una strada di una grande città senza una saletta da Biliardo. In alcuni posti se ne trovano addirittura 4 o 5 attaccate e tutte dello stesso livello, solitamente medio basso.

Il Tai Qiu
Tavolo da Tai Qiu
Il Biliardo cinese o Tai qiu (tavolo palla) è una specialità derivata dallo snooker importato dagli inglesi attraverso la presenza ad Honk Kong e semplificato attraverso il pool. è un gioco molto simile al palla 8, con poche regole differenti, ad esempio andando in buca con la battente quando si deve tirare l’8 si perde automaticamente la partita, anche se l’avversario ha tutte e 7 le billie sul tavolo. La particolarità di questa specialità sta nell’attrezzatura: I tavoli,le stecche e le billie. Secondo una nostra concezione biliardistica è tutto sbagliato, eppure riescono a giocarci piuttosto bene. Mi spiego meglio. Il tavolo è delle dimensioni di un tavolo da pool ma più alto da terra di circa 15 cm (alto come uno snooker). Per il resto è un tavolo da snooker. Buche arrotondate, sponde a profilo trapezoidale, panno molto spesso e peloso. Le billie usate sono quelle da pool classiche, le 15 palle colorate, difficilmente Aramith, solitamente di marca indigena e di qualità bassissima (basta pensare che dopo un paio d’ore di gioco sono tutte scheggiate). Le stecche invece sono quelle da snooker. Quasi tutti I cinesi giocano almeno una volta a settimana a Tai qiu. Il livello dei giocatori è particolarmente basso ma il divertimento è assicurato. L’atmosfera è sempre sovrastata dall’urlo ma qiu (riordina le palle) che richiama il personale del locale a rifare il castello. Ma qiu non si chiede, si ordina urlando perchè qui l’educazione e il rispetto per gli altri sono diversi dai nostri. Tutti ridono, scherzano e si sbeffeggiano, anche quando giocano d’azzardo. Quest’ultimo è quasi sempre lo stesso e solitamente consta nel raggiungere il numero della carta che si ha in mano (nascosta agli avversari) prima degli altri; gli avversari a loro volta possono fermare il gioco in qualunque momento, ma se hanno una differenza di punteggio maggiore dell’avversario perdono la posta. Ogni sala organizza settimanalmente un torneo dove mette in palio la bellezza di 10 euro per il primo classificato. Si gioca solitamente sulla distanza delle 3 partite e la finale alla meglio delle 5. Il livello medio è sempre molto basso, ma nonostante questo, la breve durata degli incontri fa sì che la fortuna aiuti molto e le finali siano sempre tra giocatori diversi. Non vi è una Federazione o organizzazione a livello nazionale in quanto è visto come una specialità di divertimento e non di gara. I più bravi giocatori di Tai qiu infatti passano poi allo Snooker, che è visto come il Biliardo per eccellenza.

Ding Junhui
Lo Snooker

Il giocatore di snooker è considerato come colui che sa giocare, a differenza dei giocatori di Tai qiu. La particolarità sta nel fatto che in Cina conta molto più l’apparire che l’essere e quindi si trovano spesso persone sul tavolo da snooker che giocano malissimo (non fanno mai più di due billie di seguito) e lo fanno per esibizione e non per divertimento. Qui il tono però cambia. Attorno ai tavoli da snooker solitamente si vedono persone in giacca e cravatta, o comunque persone di una certa estrazione sociale che sono molto più serie sul tavolo. Non vi sono schiamazzi, risate grasse e urli per chiamare la signorina a rifare il triangolo.
Il China Open, ristabilito nel 2005 con la vittoria del padrone di casa Ding Junhui (foto a destra), è stato un vero evento per la comunità biliardistica cinese nonchè una mano santa per la specialità che ha visto un incremento notevole delle scuole di Biliardo e dell’avvicinamento di molti giovanissimi alla specialità.

Il Pool
Entrata sala Tai Qiu
E' molto meno diffuso, tant’è che è molto difficile trovare un tavolo nelle normali sale da Biliardo. Alcune però si stanno modernizzando e acquistano tavoli si seconda scelta da Taiwan a prezzi bassissimi e cambiandogli il panno ogni due anni perchè tanto sono quasi sempre vuoti. Quest’anno ho iniziato a vedere su qualche tavolo la tipica linea di spaccata del pool (il triangolo tra I due secondi diamanti della sponda lunga e lo spot di testa) segno che qualcuno si sta lentamente avvicinando. A Shanghai è più semplice trovare dei posti dove giocare e dei giocatori discreti. Il fatto è dovuto alla forte presenza straniera, soprattutto statunitense che ha importato e sviluppato la specialità. Nel frattempo a Pechino è nato il primo club All Pool, il Number One, Sala Number Oneuna sala nuovissima con tavoli Brunswich, panni Simonis e tutto ciò che per i giocatori di pool fa casa. Qui si possono incontrare i migliori giocatori di questa specialità di tutta la Cina. Il campione nazionale si allena qui (anche perchè è l’unico posto con dei tavoli ad altezza giusta, gli altri sono tutti alti come quelli da snooker) e c’è una scuola che sta pian piano tirando fuori dei giovani talenti. Purtroppo gli insegnanti non sono ancora all’altezza dei taiwanesi perchè vengono dallo snooker, e per quanto siano buoni giocatori hanno impostazioni diverse e visioni del gioco differenti, ma sono certo che entro qualche anno vedremo qualche cinese in più ai mondiali. Xu MengOgni settimana vengono organizzati tornei, quello sociale il Sabato con una ventina di iscritti e il ta sai (gran premio) mensile che mette in palio 3000 RMB, lo stipendio medio di tre mesi, che si popola di una miriade di giocatori che nel 90% dei casi non sanno nemmeno cosa sia il palla 9.
Non esiste una federazione vera e propria anche se si possono contare una sessantina di giocatori professionisti. Non sono organizzati ma annualmente ci sono una decina di competizioni a carattere nazionale che assegnano un punteggio e alla fine si ottiene una specie di campione assoluto. Negli ultimi tre anni il Vincitore è stato sempre Xu Meng (nella foto) mentre la campionessa in carica si chiama Li Jia ed è una ragazza di Pechino. Questi ultimi, insieme con Dao Jing Hu, Wan Ming e Lin Didi sono soliti partecipare alle varie competizioni internazionali quali il Campionato del Mondo e l'Asian Cup. In totale si possono contare circa 2000 praticanti di pool concentrati quasi interamente tra Shanghai e Shenzhen. A Pechino se ne contano meno di 50.


La Carambola
La Carambola è una peculiarità della comunità coreana in Cina. Giocata solamente da coreani si sviluppa in una cinquantina di sale sprse in tutte le grandi città del paese. E' interessante il fatto he nelle sale da carambola sia vietato entrare con le scarpe; all’ingresso c’è una scarpiera dove si lasciano le proprie e si prendono le ciabatte da interno per camminare sulla comoda moquette del locale. I tavoli sono leggermente più piccoli di quelli da internazionale, diciamo una via di mezzo con un tavolo da pool e le billie sono solitamente più grandi del normale, come quelle che si usavano un tempo in Italia per i birill. Le stecche sono le cassiche da carambola, puntali conici in legno e ghiera corta. Solitamente giocano la tre sponde o la 4 palle dove per aggiudicarsi il punto bisogna colpire i due pallini ma non l’avversaria. Entrare nella comunità coreana è difficilissimo. Si possono passare due settimane giocando giornalmente da soli sul tavolo per tre quattro ore al giorno senza che nessuno ti venga a chiedere di giocare, e quando ci si propone sono sempre stranamente impegnati in qualcosa. L'organizzazione delle competizioni, come nel pool, è lasciata alle singole sale che organizzano gare, solitamente a livello sociale. A volte capita anche di trovare competizioni di più alto livello ma sempre a livello cittadino, magari in concomitanza con l'arrivo di qualche campione dalla Corea che movimenta il panorama carambolistico.

Visibilità del Biliardo
La televisione, il mezzo mediatico per eccellenza, trasmette qualunque sport, maggiore, minore sconosciuto, ogni specialità che veda un connazionale coinvolto viene reclamizzato coma la finale del campionato del mondo di specialità. E il biliardio non è da meno. Ogni giorno c’è in televisione una partita di qualche specialità, solitamente Snooker o Pool. Negli ultimi anni è aumentata anche la visibilità dei vari Big delle specialità ed è facile vedere bellissimi incontri di repertorio tra mostri del Biliardo di tutto il mondo.

 
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