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Le Traiettorie del Biliardo - pt. 7

"Lezione n°7: gli effetti (terza parte)"
 


Al fine di rendere universale la teoria è necessario completare la trattazione degli effetti zonali interpretando le possibili indicazioni che il nostro sistema di riferimento ci trasmette quando utilizziamo il taglio contro. In questa maniera saremo in grado di affrontare e di definire tutta quella famiglia di tiri che vanno sotto il nome di garuffa, in onore all’ingegnere Giuseppe Garuffa che per primo ipotizzò l’originale colpo, con il relativo metodo di conteggio.

Nell’ultima lezione ci siamo lasciati con delle considerazioni sul tiro di striscio di battuta, quindi senza effetti laterali, attribuendo ad ogni tipo di biliardo un relativo CentroMultiplo in grado di soddisfare l’arrivo al birillo centrale. In questa tratteremo lo stesso risultato, ossia l’arrivo di due sponde al birillo rosso, ma imprimendo effetto laterale-contro alla biglia battente.

Per non confondere troppo le idee ragioneremo su biliardo con caratteristiche da nuovo, e poi espanderemo il concetto anche ai biliardi più battuti. Il nostro fine sarà quello di tracciare una sequenza virtuale, esterna al biliardo, che se mirata in progressione ci permette di quantificare l’effetto da dover dosare per ottenere il medesimo arrivo al birillo rosso.


LA GARUFFA ESTREMA

Poiché il limite del senza effetto è già stato evidenziato nella precedente lezione, ora analizziamo il limite estremo del massimo effetto contro.
Per giocare una garuffa estrema, dove con il termine estrema s’intende caricando la battente di massimo effetto contro, le traiettorie per ottenere il birillo rosso possono essere circoscritte in 3 diagonali di riferimento; ad ogni partenza dalla sponda corta corrisponde una mira in sponda lunga:

1) diamante immaginario della sponda corta --> 2° diamante di sponda lunga,

2) 1° diamante di sponda corta --> 3° diamante di sponda lunga,

3) 2° diamante di sponda corta --> poco più del 4° diamante di sponda lunga.

Prolungando queste traiettorie di riferimento è possibile osservare come vadano a confluire verso una zona, non un punto preciso, esterna al biliardo (nella figura è colorata in giallo chiaro), al di sopra della linea fondamentale dei CentriMultipli. In pratica confluiscono verso un CentroMultiplo appartenente ad un livello superiore.


LA FAMIGLIA DELLE MEZZE-GARUFFE

Volendo indicare tra i CentriMultipli Fondamentali quello che più di tutti approssima la zona di garuffa di massimo effetto contro scegliamo sicuramente il CentroMultiplo che nella figura è colorato in verde chiaro.

Questo rappresenta il limite inferiore che stavamo cercando oltre il quale la garuffa al birillo rosso non può più venire.

Per logica:

a) se il paletto inferiore esplica il CentroMultiplo con il massimo taglio contro,

b) se il paletto superiore individua quello del senza effetto,

risulta che i CentriMultipli che si trovano lungo la congiungente di questi due limiti rappresentano i punti di riferimento per tutte le varianti d’effetto, quindi tutta la famiglia delle mezzegaruffe.

A titolo di esempio, nella figura è possibile apprezzare il preciso CentroMultiplo del mezzo-effetto contro (C3 contro) che permette di raggiungere il birillo centrale di mezzagaruffa.

Anche gli altri effetti di (mezza)garuffa possono essere associati ad altrettanti CentriMultipli; in questo modo si ottiene la famiglia completa degli effetti di mezzagaruffa. E’ interessante notare come il mezzo effetto non si trovi a metà tra il CentroMultiplo del senza effetto e dell’effetto massimo, in quanto la correlazione CentroMultiplo/Effetto segue una relazione esponenziale e non lineare.


SUL BILIARDO BATTUTO

Le geometrie che differiscono da un biliardo ad un altro possono essere anche quantificate in termini di garuffa. Di solito un biliardo battuto tende a lasciare maggiormente l’effetto contrario all’impatto della battente sulla prima sponda, ma d’altro canto tende anche a reggere maggiormente quello conservato fino alla seconda sponda, concedendo delle traiettorie più lineari. Come per lo striscio di battuta anche qui il fenomeno dello scivolamento è determinante.

Volendo inquadrare la famiglia dei CentriMultipli di garuffa di un biliardo battuto è possibile apprezzare un fenomeno molto interessante: rispetto ad un biliardo nuovo, il limite inferiore, cioè del massimo effetto, tende quasi a non spostarsi, in contrapposizione allo spostamento del CentroMultiplo del senza effetto molto più evidente (precedente lezione). Analizzando i CentriMultipli intermedi è possibile notare che l’intervallo degli effetti tende a slabbrarsi e quindi che le diagonali, alle quali sul nuovo avremmo dovuto attribuire il mezzo effetto, sul battuto andrebbero marcate con un taglio maggiore (almeno i ⅔ d’effetto). Anche le diagonali che sul nuovo si giocano senza effetto sul battuto richiedono quasi ⅓ d’effetto.

Questo fatto è la riprova di come la prima sponda di un biliardo più battuto tenda ad assorbire maggiormente gli effetti leggeri, rispetto a quelli più marcati che scivolando sulla sponda si conservano maggiormente. Questa peculiarità dei biliardi battuti rende il tiro di mezza garuffa molto più sensibile e di più difficile esecuzione.


Nelle prossime lezioni

Prima di affrontare l’analisi qualitativa e quantitativa degli effetti e spiegare il perché di questa precisa correlazione è necessario passare in rassegna un ulteriore presupposto fondamentale che sta alla base delle mie teorie: il concetto dei biliardi virtuali.

A presto alla prossima puntata.

 
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