Chi siamo
News Stecca
Pool
Carambola
Snooker
Rubriche
TV e Web
video
PDF

Gli aggiornamenti al bweb Magazine sono temporaneamente sospesi;
per le notizie sulle gare e sul mondo del biliardo italiano e mondiale vieni a trovarci nel

Forum di BiliardoWeb



Le Traiettorie del Biliardo - pt. 13

"Lezione n°13: le compensazioni, di applicazione"
 

Nella scorsa lezione abbiamo introdotto l’Angolo50 sotto una diversa visione, non come un sistema a sé stante, ma come l’applicazione di un sistema alle spalle molto più potente: i Centri Multipli.

Questa scoperta mi ha condotto verso un’attenta rivalutazione dello stesso A50, a seguito della quale ho potuto spiegare e dimostrare quali fossero i punti deboli ed i lati oscuri di questa semplice ma altrettanto imprecisa applicazione di gioco.

le compensazioni

Già prima dei miei studi era noto da tempo che l’A50 non fosse un metodo preciso e ad esso vennero attribuite delle varianti e delle compensazioni appunto per correggere alcune incongruenze. La letteratura di biliardo è piena di queste migliorie, ma non sempre spiega dove, come e perché nascono, se non attribuendole un significato piuttosto empirico.

Queste correzioni prendono il nome, generico, di compensazioni.

Anche qui, purtroppo, la ricerca era ferma quindi su una terminologia piuttosto generica. Si utilizza il termine compensazione per descrivere tutto ciò che serve a far quadrare i nostri conti.

Essendo doveroso impartire un ordine anche in questo ambito al fine di far luce anche su questo tema piuttosto oscuro e misterioso, ho potuto distinguere almeno due tipi di compensazioni:

  • di applicazione (o di numerazione)
  • di sistema

Mentre il primo tipo si riferisce alle applicazioni di numerazioni non-lineari, non-armoniche, il secondo si riferisce al sistema di base vero e proprio.

In questa lezione affronteremo esclusivamente le compensazioni di numerazione e rimanderemo quelle di sistema in opportune lezioni future.

compensazioni di applicazione (o di numerazione)

Avendo dimostrato le imprecise correlazioni dell’Angolo50 per le partenze della sponda corta, possiamo recuperare questa mancanza di armonia delle sue diagonali con l’utilizzo di compensazioni. Chiaramente questa deficienza è attribuibile alla sbagliata numerazione e non al sistema di base, ossia l’armonia dei CentriMultipli.

Pertanto da diverse posizioni è necessario implementare delle modifiche all’applicazione dell’Angolo50.

Queste possono essere numeriche o di trattamento (ad esempio di effetto o di sbracciata), e servono per riacquistare la perduta correlazione.

Un esempio classico è la traiettoria che l’A50 individua come 60-50. Secondo l’A50 questa dovrebbe equivalere ad una diagonale10. In realtà se prolunghiamo questa linea verso l’asse dei CM Fondamentali notiamo che equivale a poco meno di una diagonale8 (7,5 per la precisione).

Figura
Fig. 1:
L'errore della diagonale 60-50, e la necessità della compensazione

Questo vuol dire che ogni volta che siamo di fronte ad una posizione del genere dobbiamo ricordare di togliere 2 punti. Ossia la partenza60 che guarda la mira 50 perde 2 punti di diagonale, quindi non porta ad una diagonale10 (CM10) ma ad una 8 (ad un CM8).

Al contempo se decidessimo di realizzare una diagonale10 dovremmo considerare i 2 punti mirando non al 50, ma verso il 48.

Questo comporta la conoscenza di tale incongruenza altrimenti si sbaglierà sempre e l’errore non si potrà attribuire all’esecutore, ma in primis alla numerazione dell’applicazione utilizzata.

Come si gestisce una tale incongruenza? E tutte le altre? Semplicemente in due modi possibili:

  1. si valuta l’integrazione (aggiunta o sottrazione) di punti di compensazione
  2. si valuta la variazione di effetto (aumentando o diminuendo il taglio, laterale e/o verticale) o di sbracciata (più o meno veloce)
[Chiaramente le diverse applicazioni del Sistema Margutti si distinguono appunto perché non necessitano di tali compensazioni di numerazione, basandosi su applicazioni numeriche o geometriche che rispettano l’armonia dei CM, da cui poi deriva l’adeguata correlazione degli arrivi.]

Vorrei subito evidenziare una distinzione concettuale importante. Mentre il primo modo di compensare (a) è diretto, in quanto con l’utilizzo di punti di compensazione si riconduce l’applicazione verso la corretta traiettoria armonica, il secondo metodo (b) è indiretto in quanto non riporta l’armonia delle diagonali, ma ne modifica l’essenza (variando la rotazione impressa alla battente).

Quindi tra i due sceglierò il primo, ossia introdurrò tutte le varianti numeriche al fine di ristabilire l’armonia di numerazione dell’Angolo50 rispetto ai CM.

Poiché ritengo sia più opportuno mantenere l’armonia delle diagonali, se dovessi scegliere tra i due modi di compensare, consiglierei comunque di utilizzare il supplemento di punti di compensazione, anziché di effetto o di sbracciata.

[E’ palese come una strada possa essere convertita nell’altra, in quanto conoscendo la variazione in termini di punti è anche possibile decidere di gestire il bug con un diverso trattamento di biglia.]

Scegliamo quindi alcune partenze principali dell’Angolo50 dalla sponda corta (il 55, il 60, il 65, il 70, l’80 ed il 90) ed attribuiamogli le compensazioni in termini di quantità di punti necessari per riottenere l’equilibratura, riferite a diagonali intervallate di 10 punti e comprese tra le effettive 0 (CM0) e le effettive 70 (CM70). I valori delle compensazioni sono esposti nella tabella.

Figura
Fig. 2:
La tabella con le compensazioni di applicazione, numeriche

La tabella mette in rapporto le diverse partenze della sponda corta con le diagonali (dalla 0 alla 70), in modo da evidenziare il punto di mira determinato:

  • secondo la consueta applicazione dell’Angolo50, privo di alcuna compensazione
  • attraverso il corretto congiungimento sul rispettivo CM fisico

Poiché l’approccio corretto è quello che utilizza i CM, dal confronto delle diagonali ottenute si ricavano le necessarie compensazioni numeriche per l’Angolo50, direttamente in unità di punti.

Figura
Fig. 3:
Diagonali effettive verso i CM. Confrontarle con quelle che restituirebbe l'Angolo50

In pratica una compensazione di numerazione numerica rappresenta il fattore indispensabile per riequilibrare un'applicazione approssimativa verso il sistema di base. Quindi è un indice di quanto le diagonali dell’Angolo50 (dalla sponda corta) si discostino dalle corrette traiettorie; dove per corrette s’intendono tutte quelle diagonali che volgono verso lo stesso CM, nel rispetto dell’armonia e della linearità del sistema.

I valori della tabella sono stati anche riproposti in forma grafica. Ogni linea colorata del grafico si riferisce ad una particolare partenza. Se l’Angolo50 fosse un’applicazione precisa dovrebbe avere tutte le linee colorate piatte, attestate al valore di compensazione0.

Figura
Fig. 4:
La disomogeneità delle compensazioni, visibile graficamente, le rende inutilizzabili

Più le curve si discostano dal livello di compensazione0 e più indicano il proprio difetto di correlazione.

La discrepanza tra le varie partenze è evidente. Tra tutte, forse la classe di diagonali meno imprecisa è quella delle 20 (rivedere la figura n°4 della precedente lezione). Infatti all’altezza del 20 si osserva che da tutte le partenze occorre compensare 1 o 2 punti al massimo; inoltre per la Partenza90 la compensazione equivale a 0 (0,5 per l’esattezza), una delle poche condizioni favorevoli rispetto alle diagonali20 dalle altre partenze.

In definitiva si può riassumere che le compensazioni di numerazione dell’Angolo50 aumentano al crescere della partenza (della sponda corta) e del valore di diagonale. Eclatanti sono gli ultimi casi della tabella in cui le compensazioni raggiungono anche punte di -10,-20 punti di compensazione (la diagonale 70 dalla partenza90 richiede -19 punti di compensazione; cioè anziché mirare a 20 si dovrebbe mirare a 39!).

Considerazioni

Questa mia disamina sull’Angolo50 nasce e trova una sua dimostrazione nei CM fisici. Infatti senza un sistema di base di riferimento sarebbe impensabile poter affrontare uno studio analitico su qualunque applicazione. E’ interessante osservare che questo mio approccio riscontra positivamente anche alcune classiche compensazioni (di numerazione o di trattamento), frutto di anni di applicazione e di perfezionamento sul biliardo, ma evidentemente limitate e valide fino ad un certo punto.

Nelle prossime lezioni
Avrei voluto analizzare le varianti della numerazione dell’Angolo50 già in questa lezione, ma la questione sulle compensazioni di applicazione (o di numerazione) necessitava di uno spazio particolarmente ampio.
Quindi rimanderemo l’argomento alla prossima lezione, che sarà così dedicata alla maggior parte delle numerazioni varianti dell’Angolo50 che, sotto un’altra veste, mantengono comunque gli stessi pregi e difetti.

 
Stampa Stampa           Commento Commento           Top Torna su
 
 
Storico

 
Calendario
Eventi in calendario nei prossimi 30gg:
Nessun evento presente
Visualizza il calendario nazionale

Attività regionale

 
Feed RSS

 
Partner

 
Link

 
 
Tutto il web bweb Magazine