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Il Cuoietto

"Elemento fondamentale e spesso sottovalutato. Scopriamo le caratteristiche dei più utilizzati"
 

cuoietto Cos'è il cuoietto
Lo abbiamo sentito chiamare in tanti modi, a volte tappino, altre tacchetto, altre girello e chi più ne ha più ne metta, ma il termine che noi utilizzeremo per definire la parte della stecca che viene a contatto con la bilia è cuoietto.
Da tutti i giocatori è considerato parte essenziale ed importantissima della stecca, alcuni addirittura asseriscono che qualunque stecca con un buon cuoietto si trasformi in una stecca fenomenale.


Caratteristiche tecniche

Il materiale. Il nome riflette esattamente le caratteristiche costruttive. Il materiale è quasi sempre pelle di maiale o di bufalo, a volte quelli a basso costo vengono fatti in cartone pressato, ma il prodotto è ovviamente di qualità inferiore. Ultimamente, solo nel pool per motivi di necessità tecnica, sono stati introdotti dei materiali sintetici, solitamente fenolici, molto duri (come kevlar e bachelite) che permettono ottimi risultati sui tiri di potenza (la spaccata) e sui salti (jump) senza particolari difficoltà.

Il cuoio, prima di assumere la tradizionale forma a cilindro viene trattato in maniera tale di assumere una durezza che rispecchi lo standard stabilito per quel prodotto (vds paragrafo durezza). Il trattamento solitamente consiste in una serie di bagni e asciugature del cuoio che comportano un indurimento dello stesso. Alcuni cuoi, come ad esempio gli ELK-Master (più conosciuti in Italia come pregessati) vengono trattati chimicamente al cromo, che fa sì che il materiale aumenti la propria elasticità senza perdere la durezza, ma soprattutto gli conferisce un colore azzurro da cui prende il suo «nome» italiano. Negli ultimi anni si sono affacciati sul mercato con grande successo i cuoietti laminati multistrato formati solitamente da una decina di strati di cuoio precedentemente trattati. A volte vengono utilizzati cuoi con durezze differenti alternatamente in maniera tale da conferire al prodotto finito una maggiore morbidezza. Il particolare vantaggio dei cuoietti multistrato sta nella maggiore adattabilità dello stesso al profilo della bilia nel momento del colpo, il che fa sì che aumenti la «presa» (grip) e sia molto più difficile steccare.

Lo spessore. Lo spessore varia da giocatore a giocatore, anche se c'è una netta differenziazione tra i giocatori delle varie specialità. Nello snooker il cuoietto non supera mai i 3-4mm con il classico profilo a fungo (di cui parleremo più avanti). Nel pool lo spessore medio è intorno ai 5-7mm, nella carambola viene adottato solitamente il rapporto 1:0,5 ossia lo spessore è la metà del diametro quindi anche qui 5-6mm. Nei birilli invece lo spessore è molto minore. C'è la tendenza ad usare cuoietti molto assottigliati, tipo 3-4mm rispecchiando il detto «il girello è buono quando è da cambiare».

La durezza. Questa è solitamente misurata in base ad una scala Durometrica che va da 0 a 100 e stabilisce un valore assoluto per la durezza dei materiali non metallici. Più o meno ogni casa costruttrice opta per tre diversi livelli di durezza, il Soft (morbido), il Medium (medio) e l'Hard (duro). Le durezze delle varie case costruttrici non sono però paragonabili tra loro in senso assoluto. Ad esempio il soft Tiger-Laminato è una durezza 95 mentre l'hard Moori III è una durezza 82,7. Ogni specialità predilige una differente durezza. Solitamente i soft sono usati nello snooker, i medium nel pool e nella carambola mentre i duri nei birilli. Ovviamente ogni giocatore ha le proprie abitudini, quindi capiterà spesso di trovare che questi dati non corrispondano sempre alla realtà.

La curvatura. La curvatura del cuoietto deve essere quella che permette allo stesso di aderire maggiormente alla billia nel momento dell'impatto. Per questo motivo la curvatura ideale è la stessa delle bilie utilizzate nel gioco. Le due curvature standard del pool però sono la dime e la nikel (due monete statunitensi la cui curvatura viene paragonata al profilo del cuoietto). WillardQueste curvature sono state adottate anche nelle altre specialità grazie ai prodotti disponibili per la creazione della corretta curvatura. Uno di TruTipquesti prodotti è il WILLARD (Foto a destra) che crea una curvatura «ideale». Esistono altri prodotti per permettere di ottenere una curvatura corretta nel momento del montaggio. Questi prodotti (come il Trutip qui a sinistra ad esempio) sono universali e non tengono conto della specialità dando così al cuoietto una curvatura «standard». L'esperienza della maggior parte dei giocatori però insegna che nonostante si prediliga una particolare curvatura, dopo alcune ore di gioco il cuoietto si adegua automaticamente alle bilie. E' necessario quindi rilavorare il cuoio ogni volta che si gioca, ma in questa maniera la durata diminuisce drasticamente. Una particolarità interessante sul profilo del cuoietto si trova nello snooker. Tanti cuoietti di medio-basso livello tendono ad assumere col tempo la classica forma a fungo che nessuno ama in nessuna specialità, tranne che nello snooker. Qui il fungo è il profilo standard che permette una migliore aderenza dei cuoietti morbidi alle bilie piccole, soprattutto quando la battente è attaccata alla sponda.

Il montaggio. Lo faccio io o lo faccio fare? Nel dubbio rivolgiamoci sempre a chi lo fa di professione onde evitare di rovinare una stecca pagata un sacco di soldi! In ogni caso vediamo come procedere al cambio del cuoietto. In prima cosa gli attrezzi necessari: un cutter (alcuni utilizzano addirittura un bisturi da chirurgo acquistabile in farmacia), della carta vetrata fine (almeno 1000), un solvente da unghie tipo acetone, dell'ovatta, colla vinilica o a presa rapida (attak), un temperino specifico e tanta pazienza.

Per prima cosa bisogna rimuovere il vecchio cuoietto utilizzando il cutter ma senza avvicinarsi troppo alla ghiera (la parte bianca del puntale). Con la carta vetrata fina togliamo ciò che resta del vecchio cuoio attaccato alla ghiera facendo attenzione a non intaccare la stessa. Quando attaccato alla ghiera rimane quasi solo la vecchia colla utilizziamo un batuffolo di ovatta imbevuto di acetone per rimuovere la vecchia colla e pulire bene la superficie da incollare nuovamente. Alcuni dopo questa operazione utilizzano anche dell'alcool, ma è una scelta non indispensabile. Altri dopo questa operazione praticano delle piccolissime incisioni con il cutter sulla superficie della ghiera da incollare per far sì che la colla aderisca meglio (un po' come si fa per montare le piastrelle del bagno). Lato collaDopodiché con la carta vetrata grattiamo la superficie del cuoietto che andremo ad incollare. ATTENZIONE! Molti cuoietti, soprattutto i laminati multistrato, NON hanno la curvatura. Quindi è importante capire qual è il lato da incollare e quindi da grattare. Solitamente c'è scritto («glue side» sui Moori e un lato tutto nero sui Tiger), ma in caso di dubbio ricordiamoci che per 10€ c'è chi li monta di professione.

Ma torniamo alle nostre operazioni. Per grattare il cuoietto è consigliabile stendere la carta su una superficie liscia, un tavolo ad esempio, dopodiché appoggiare il cuoio sulla carta e farlo ruotare sul piano facendo attenzione a non premere solo in un punto (al centro o ai lati) altrimenti la superficie da incollare potrebbe risultare non piana e non aderire correttamente alla ghiera.

Ora veniamo alla colla. Ci sono due scuole di pensiero: la colla vinilica (tipo Bostik) e la Loctite (Attak). Chi propende per la colla vinilica asserisce che la colla a presa rapida, cristallizzandosi, non permette un'aderenza costante su tutta la ghiera e soprattutto è più soggetta a «rompersi» portando al distacco del cuoietto. Gli altri non si curano di questo fatto asserendo che se montato correttamente l'aderenza è ottimale e il vantaggio sta nella rapidità di utilizzo (mezz'ora contro un giorno) e che oltre tutto con la colla vinilica si ottiene un effetto di ammortizzatore non piacevole. Se si decide di utilizzare la colla vinilica bisogna metterla su entrambe le superfici da incollare e spanderla bene su tutto il piano facendo sì che non vi siano bolle d'aria all'interno. Dopodiché bisogna attendere circa 10 minuti che la colla sia pronta per incollare e mettere a contatto le due superfici applicando una pressione notevole e costante. Vi sono degli attrezzi appositi per mantenere questa pressione che dovrebbe essere mantenuta per alcune ore per avere i migliori risultati. Per quanto riguarda la Loctite basta metterla su una delle due superfici, spanderla bene e porre subito a contatto il cuoietto con la ghiera applicando una forte pressione per alcuni secondi.

Al termine di queste operazioni, quando dunque il cuoio è ben incollato alla ghiera e aderisce perfettamente in tutti i punti si passa alla rifinitura col temperino. Fate attenzione a tenere la lama del temperino sempre assolutamente parallela alla ghiera per far sì che non si tagli via un pezzetto della stessa. Fate ruotare il puntale e non il temperino con una pressione costante facendo attenzione a non portare via mai troppo cuoio, anche se ne resta molto da togliere. In questa maniera si evita di avere il cuoietto non uniforme o di rovinare la ghiera. La curvatura può poi essere data, se necessario, attraverso l'utilizzo dei materiali sopraindicati o del semplice temperino, inclinandolo sulla punta un poco alla volta sino a raggiungere la curvatura desiderata. Si possono anche utilizzare dei materiali fatti in casa per sopperire a ciò nella creazione della curvatura, ossia prendere un tubo di plastica o di metallo del diametro interno desiderato e tagliarlo longitudinalmente ottenendo così una superficie curva interna sulla quale si può incollare della carta vetrata da strofinare poi sul cuoietto.
Dopo il montaggio è indispensabile giocare una mezza giornata con il nuovo cuoietto e dopodiché ripetere l'operazione col temperino per rifinire il lavoro dopo l'assestamento di gioco.

Trattamenti speciali. Molti giocatori sono soliti trattare i cuoietti prima di montarli e qualche volta al mese, anche se già montati. Solitamente questi trattamenti sono la bagnatura e l'asciugatura del cuoio che deve essere fatta naturalmente. Si lascia il cuoietto a bagno nell'acqua (alcuni consigliano l'alcool) per 5-10 minuti e poi lo si lascia asciugare all'aria. questo permette al cuoio di rigenerarsi e di mantenere più a lungo le caratteristiche iniziali. Una piccola attenzione giornaliera per mantenere il cuoio in buono stato può essere quella di inumidire il cuoio sulla superficie laterale prima e dopo aver giocato in maniera tale che non si secchi troppo. Per questa operazione la maggior parte dei giocatori utilizza la saliva.

Il suono e sensazioni. Ad alcuni potrà sembrare strano, ma il suono è una delle caratteristiche fondamentali di un cuoietto. Se il cuoio suona bene significa che è montato correttamente, che aderisce bene alla bilia nel momento del colpo e soprattutto, se rispecchia il suono che «ci piace sentire» è il cuoietto ideale per noi. Questo suono varia a seconda dei giocatori, chi lo preferisce secco, chi ovattato, chi ancora quasi stridulo, ma comunque quasi tutti i giocatori fa caso al suono emesso dal cuoio. Strettamente legato al suono del cuoietto vi è la sensazione trasmessa al braccio attraverso la stecca. Un cuoio duro avrà un suono più secco e si ripercuoterà sulla stecca facendola vibrare maggiormente nel momento del colpo. Non parliamo di grosse vibrazioni ma di una sensazione di piacevole (per alcuni) formicolio sulla mano. Al contrario una cuoietto morbido emetterà un suono più ovattato lasciando al tatto una sensazione quasi spugnosa nel momento del colpo.


Caratteristiche dei più venduti

Nell'ordine i più famosi sono i Le Professional, prodotti dalla Tweeten Fibre, la stessa ditta americana che produce i gessi Master e Triangle. Della stessa ditta sono i Triangle e gli Elk-Master. Questi tre tipi rientrano tra i cuoietti classici, vale a dire un pezzo unico di materiale trattato e lavorato. Successivamente troviamo il Moori, un cuoietto multistrato giapponese formato da molti strati di cuoio, i Tiger americani e i Talisman thailandesi, anch'essi multistrato. Ma vediamoli nel particolare.

I classici

Le ProfessionalI Le Professional sono senza alcun dubbio i cuoietti più famosi al mondo, almeno fino a qualche anno fa. Montati «di serie» su molte stecche come Viking e Predator sono senza dubbio i cuoietti che hanno fatto la storia del biliardo. Sono realizzati in pelle bovina conciata secondo la tradizione americana, utilizzando i tannini provenienti dalla quercia da sughero, il che gli conferisce la tipica colorazione scura caratteristica di questi cuoietti. Vi è di una sola durezza, il Medium-Hard ed è disponibile in tutte le dimensioni, dai 9 ai 14mm di diametro. E' già sagomato ed ha il profilo nikel. Costano circa 1€ l'uno in Italia e sono di gran lunga i più venduti. Venduti in scatole da 50 pezzi capita spesso però di trovarne molti fallati all'interno della confezione, solitamente non meno di una decina, il che aumenta decisamente il costo reale del prodotto.
Molti giocatori, anche di un certo livello continuano a prediligere questi ai moderni multistrato, fondamentalmente per un motivo di costo. Senza dubbio come aderenza sono inferiori ai multistrato ed hanno una durata dai 3 ai 4 mesi. Nel complesso sono buoni cuoietti soprattutto se si tiene conto del rapporto qualità prezzo.

TriangleI Triangle sono sempre prodotti dalla stessa casa dei Le Professional, ma questa volta in pelle di maiale. Sono di una sola durezza, gli Hard, e sono disponibili nei diametri 12, 13 e 14mm. Colorati al cromo mantengono comunque una colorazione tendente al marrone anche se sono piuttosto chiari. Venduti anch'essi in scatole da 50 al prezzo orientativo di 100US$ il che porta il prezzo al dettaglio attorno a 1€ al pezzo, come i Le Pro. Sono meno conosciuti ed utilizzati dei Le Pro ma allo stesso tempo possono vantare le stesse caratteristiche di gioco dei Professional con la differenza che sono più per gli amanti del cuoietto duro.

Elk-MasterGli ELK-Master sono i cosiddetti pregessati. Come già detto in precedenza non sono veramente pregessati, è un nome che gli è stato attribuito erroneamente in Italia a causa della loro colorazione azzurra. Sono in pelle di maiale trattata chimicamente al cromo sino a fargli ottenere una colorazione azzurra e soprattutto una morbidezza estrema. Sono usati soprattutto nello snooker dove il cuoio morbido è più utilizzato. Essendo molto morbidi tendono a spanciare ed acquisire la conformazione a fungo, ma hanno in totale una durata accettabile, anch'essi intorno ai 3 mesi con un prezzo intorno all'euro. Nel gioco dei birilli sono pressoché inutilizzati a causa della loro morbidezza, non consona al giocatore standard di birilli.

I Laminati Multistrato

MooriI Moori sono stati presentati per la prima volta nel 1994 al Campionato del Mondo di palla 9 WPA dove hanno conseguito un enorme successo in meno di una settimana. I primi, Moori I, hanno riscontrato un ottimo parere da parte del pubblico e soprattutto dei giocatori che si sono accaparrati le scorte lasciando la casa madre sprovvista di cuoi per oltre sei mesi. Da subito sono stati montati come cuoietti di serie sulle Cognoscenti, le stecche artigianali considerate le Regine del pool. I primi erano formati da 14 strati di pelle di maiale successivamente ridotti ad 11. I Moori II invece hanno avuto una pessima riuscita. Rispetto ai precedenti hanno perso molto grip facendo sì che molti giocatori non fossero più pienamente soddisfatti dal prodotto. In meno di un anno quindi sono usciti i Moori III, 11 strati di pelle di maiale trattata solamente con acqua, diametro standard di 14mm e durezze dei 4 tipi: slow (S: livello durometrico 63,8), medium (M: livello durometrico 74,2) quick (Q livello durometrico 82,7) e power (P). Tornati alla ribalta sono oggi i cuoietti più utilizzati da tutti i professionisti di tutte le specialità (snooker escluso). La qualità indiscussa di questi cuoietti sta nel grip elevato. A differenza dei classici monostrato permettono una maggior adattabilità senza perdere la durezza del cuoio stesso. Questo fa sì che ad ogni colpo si modelli sulla bilia senza però perdere la forma originale. La durata media di un multistrato è di circa 1 anno. Nei Moori comunque sono stati riscontrati anche dei limiti, ossia nel gioco estremo, quello cioè che utilizza molto colpi di massè, effetti estremi, colpi in testa e sotto al limite della steccata. In queste situazioni non garantisce più la tenuta. Quando viene strofinato lateralmente a causa di questi colpi tende a perdere immediatamente il gesso e bruciarsi letteralmente nel punto di contatto, il che richiede un ulteriore manutenzione ed una perdita di materiale che corrisponde ad una minor durata del prodotto.

I Tiger sono a detta di chi ha provato molti cuoietti, soprattutto laminati, il risultato finale del cuoietto multistrato. Fatti di pelle di maiale e mucca vengono prodotti attraverso uno speciale processo, il VACULAMTM che elimina l'aria tra i vari strati di cuoio. E' una procedura a Marchio Registrato ideata dalla stessa Tiger. A questa si aggiunge un trattamento chiamato APP (Advanced Pressurized Process) che permette l'adattabilità del prodotto ad ogni tipo di giocatore, stile e specialità. Ve ne sono tre diversi modelli.
TigerI Tiger-Laminati sono il prodotto standard della Tiger. 11 strati di pelle di maiale per i duri e i medi mentre per i soft viene utilizzata la pelle di mucca. Questi ultimi sono bianchi mentre i medi e gli hard sono di due colorazioni marroni rispettivamente una più scura dell'altra. Utilizzano pelli di diverse durezze per far sì che il prodotto non debba essere trattato artificialmente e mantenga così le caratteristiche originali più a lungo. Il valore Durometrico dei tre tipi è per i Soft 95, per i medium 96 mentre gli Hard 98. Hanno un diametro standard di 14mm e sono venduti in scatole da 15 pezzi e il prezzo in Italia varia dai 15 ai 25 euro al pezzo.

Tiger-SniperI Tiger-Sniper sono il punto di forza della Tiger. Il cuoietto per eccellenza a seconda di molti giocatori che hanno in precedenza provato i Moori. 11 strati di pelle di maiale anche per loro. Ogni strato di pelle viene conservato sotto terra per oltre un anno per far sì che assuma la colorazione grigia tipica degli Sniper e soprattutto una durezza maggiore e naturale. La Tiger conserva le pelli in una cantina speciale, con un livello di umidità basso e costante ed una temperatura costante per tutto l'anno. Non subiscono nessun trattamento chimico per i motivi già spiegati. Questo processo fa sì che le caratteristiche di giocabilità dei Tiger siano più performanti degli altri multistrato. Sono disponibili solamente nella durezza Medium-Hard (durometria 97) e venduti in scatole da 12 pezzi al costo orientativo di 20-25 euro al pezzo. Durano in media oltre un anno e si sono dimostrati estremamente affidabili per qualunque tipo di gioco, stile e specialità, persino nei trick shot dove l'affidabilità del cuoietto è fondamentale a causa dello stress enorme subito costantemente per i colpi di potenza e di massè.

Tiger-Dynamite I Tiger-Dynamite sono il prodotto economico della Tiger. 5 strati di cuoio di maiale hanno un costo orientativo di 10 euro ed hanno delle caratteristiche intermedie tra un multistrato e un Le Professional. Disponibili solo nella versione Medium Hard (durometria 97) sono venduti in scatole da 24 pezzi ed hanno una colorazione marrone scuro.


TalismanI Talisman sono dei cuoietti prodotti in Thailandia e sono disponibili in pelle di maiale (PRO) o in pelle di bufalo d'acqua (WB). La talisman punta tutto sulla sua magica colla segreta, una miscela di colle che a detta loro permette una perfetta aderenza tra gli strati del cuoietto. I PRO sono disponibili nelle durezze Soft, Medium, Hard ed Extra-Hard ed hanno una colorazione marrone mentre i WB sono disponibili solamente nelle durezze Medium ed Hard e sono blu-verdi. Molti giocatori li trovano migliori dei Moori come grip ma è difficile riuscire a reperire informazioni tecniche sugli stessi. Tutti ne parlano molto bene e la durata media sembra essere anche qui intorno all'anno. Costano in media dai 10 ai 20 euro al pezzo.


I Sintetici

I cuoietti, se così possono dirsi, sintetici sono solitamente gli extra-duri. Il primo ad essere introdotto è stato il Kevlar circa 6 anni fa. KevlarIl kevlar nasce come fibra sintetica iper resistente e altrettanto leggera per l'utilizzo militare nella fabbricazione di giubotti anti proiettile ed elmetti. Successivamente, in Germania è comparsa la Bachelite a sostituire la ghiera e il cuoietto in un unico pezzo. Altrettanto rigida del kevlar ma più economica e facile da reperire lo ha sostituito in toto nel giro di pochissimo tempo. E' chiaro come un materiale simile sia estremamente duro e resistente e permetta anche ai giocatori meno esperti di avere degli ottimi risultati nei tiri di jump e una maggiore potenza nelle spaccate. Allo stesso tempo però questi materiali risultano estremamente difficili da controllare. Tengono molto poco il gesso e sono propensi alla «steccaccia». L'anno scorso è stato presentato dalla Extreme Biliard Concepts l' X-Breaker, un break speciale con un cuoietto sintetico elettrostatico che permette al gesso di attaccarsi e non cadere. Questa caratteristica permette di avere insieme alle caratteristiche di durezza del cuoietto e di potenza nel tiro anche una sicura presa sulla bilia, cosa importantissima nella spaccata del pool.

La redazione di bweb Magazine ringrazia tutti i membri del forum BiliardoWeb che hanno permesso di raccogliere le informazioni che si sono poi concretizzate in questo articolo.


 
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