Trick Shots - pt. 1
Di Alessandro Torti, in Pool - Tecnica - settembre 2006
Apriamo questa nuova rubrica sul Biliardo artistico per permettere un po' a tutti di stupire gli amici con qualche colpo inatteso.
Tutti noi giocatori, chi più chi meno, conosciamo qualche "colpo segreto", ma forse non tutti sanno che esiste una vera e propria federazione di biliardo artistico riconosciuta dalla WPA (World Pool-Billiard Association) che conta oltre 50 iscritti professionisti a livello mondiale.
Le competizioni sono di varie tipologie, dalle più semplici alle più complicate.
Il Campionato del mondo stranamente rientra tra le più semplici. Una serie di 54 tiri previsti da un programma e suddivisi in 8 specialità: Follow (colpo a seguire), Draw (colpo a retrocedere), Bank-Kick (tiri di sponda), Jump (salti), Massè, Stroke (tiri di potenza), Trick and Fancy (tiri di fantasia) e Prop-Novelty (novità e proposte annuali). Per ogni tiro si hanno a disposizione tre tentativi, ad ogni tentativo fallito si detraggono dei punti. La somma dei punti stila una graduatoria finale. Risulta tra i più semplici in quanto i tiri da presentare sono solamente 54 e molti di essi non sono nemmeno molto difficili.
Le soluzioni di gara più interessanti e complicate invece sono quelle, guarda caso, trasmesse in televisione. ESPN da ormai 4 anni sponsorizza il «ESPN Trick Shot Magic», che prevede scontri diretti tra i partecipanti. Ognuno deve presentare 10 tiri che l'avversario deve ripetere in soli due tentativi. Ogni tiro riuscito è un punto. Qui la difficoltà sta nel non sapere che tiro verrà proposto dagli avversari, se uno dei circa 200 del programma ufficiale della federazione oppure un tiro completamente nuovo ed inventato dal giocatore stesso. In quest'ultimo caso si vede veramente chi è il più profondo conoscitore della tecnica biliardistica, che in soli due tentativi riesce a riprodurre un tiro mai visto e mai provato in vita sua.

La maggior parte dei Trick-shot del programma della IAPA (International Artistic Pool Association), la federazione ufficiale, non sono tiri difficilissimi. Molti di questi vi sarà capitato di vederli fatti da qualche amico. La difficoltà nell'essere campioni però sta proprio nella costanza. Come in tutte le specialità del biliardo essere costanti è uno dei prerequisiti fondamentali. Come ben sappiamo ogni tavolo è diverso dagli altri, ogni situazione di umidità cambia velocità e traiettorie, e il vero campione di Biliardo artistico è colui che è in grado di modificare i propri tiri in base alle situazioni esterne.

Vedremo ora 3 tiri artistici, due piuttosto semplici ma altrettanto impressionanti e uno tecnicamente più complesso.

Prima di presentarli però è indispensabile fare una precisazione importante. I trick shot sono tiri che possono essere eseguiti solamente da giocatori esperti. Dico questo perché spesso si sente dire nelle sale, soprattutto dai gestori, «questo non lo fare perché strappi il panno» oppure «quel tiro rovina la stecca». In merito a questo, occorre fare dei distinguo: se la stecca è una stecca di qualità, col puntale ben avvitato, il cuoietto montato correttamente, il panno ben tirato sul tavolo e l'ardesia in buone condizioni, non c'è modo che un giocatore esperto possa rovinare nulla. Per esperienza personale posso assicurarvi che dopo 4 ore di massè al giorno per due settimane il panno era ancora tutto intero e la stecca pure. Tuttavia, si tratta di colpi che richiedono una base tecnica di buon livello e molta dimestichezza nel maneggiare la stecca. Consigliamo pertanto ai principianti di questa specialità di partire con le figure più semplici, onde evitare spiacevoli risultati e possibili danni all'attrezzatura di gioco.

Detto ciò veniamo alla presentazione dei nostri Trick Shot.

Trick n°1
Il primo è il numero #2 del programma mondiale nella specialità Prop novelty e risponde, in una scala di difficoltà da 1 a 11 ad un livello 7, un tiro di difficoltà intermedia.


Obiettivo.
L'obiettivo di questo tiro è di colpire con la battente la biglia B e di imbucare la B e la C nelle rispettive buche. Dopo aver colpito la biglia B la battente dovrà saltare oltre il rastrello, posizionato tra le due sponde lunghe e, dopo aver fatto un giro di tre sponde passare sotto il rastrello ed andare ad imbucare la biglia D.

Preparazione.
Nelle competizioni ufficiali non è mai indicato come posizionare esattamente le biglie, ciò fa parte della preparazione del giocatore. In questo caso però verrà spiegato nel dettaglio come posizionare le biglie e, in seguito, come eseguire il tiro.
Come indicato in figura le biglie B e C dovranno essere a contatto. La biglia B sarà posizionata al centro della buca B ad una distanza di un gessetto dalla linea della buca stessa. La linea immaginaria che unisce B e c deve congiungere i due centri delle biglie con «l'osso» della sponda corta della buca C come indica la linea rossa del disegno.
Il rastrello verrà posizionato con tridente a metà tra la buca e il primo diamante successivo, mentre il manico poggerà su un gessetto subito prima della buca E.
La biglia D sarà posizionata a piacimento davanti alla buca rispettiva, ma attenzione a non metterla troppo vicina ad essa altrimenti rischiate di diminuire le possibilità di riuscita.
La battente, come indicato in figura, dovrà essere posizionata a due biglie di distanza dalla buca B e a contatto con la sponda.

Esecuzione del tiro.
La stecca andrà tenuta molto leggera ed il ponticello sarà appoggiato sulla sponda. L'inclinazione della stecca, come indicato in figura dovrà essere dai 30° ai 40° e la battente dovrà essere colpita a ore 11.
Immaginando una scala di forze da 1 a 10, dove 10 è la forza massima con la quale potete colpire una biglia, questo è un tiro con forza 7.
Il colpo deve essere eseguito rapidamente e la stecca non deve affondare. L'ideale è di ritirare la stecca nel momento preciso in cui essa tocca la battente. E' un colpo dove il polso svolge la maggior parte del movimento.
La battente dovrà mirare come se dovesse colpire il centro della sponda corta come indicato in figura.

Accortezze per la realizzazione.
Come già detto in precedenza i tavoli sono tutti diversi tra loro e le condizioni atmosferiche creano situazioni altrettanto svariate. Per tanto sarà importante capire come il tavolo risponde a questo tiro.
Per variare la traiettoria della battente senza variare troppo la traiettoria delle biglie B e C sarà sufficiente variare leggermente l'effetto per far sì che l'obiettivo finale venga raggiunto.
Attenzione a non colpire la battente troppo forte perché c'è il rischio che questa rimbalzi e esca fuori dal tavolo vicino alla buca F. Per evitare ciò, se la battente non dovesse saltare a sufficienza (panno troppo battuto o rovinato in quel punto) alzate leggermente la stecca, diciamo di altri 5°, ma senza modificare le altre variabili del colpo.

Trick n°2
Il secondo tiro che presenteremo è leggermente più difficile. Allo stesso tempo però è adattabile anche ad altre specialità, quali la carambola e i birilli. Il trick è il numero 4 della categoria Bank-kick (tiri di sponda) e risponde ad una difficoltà 10.


Obiettivo.
Con una unica steccata colpire la biglia F1 che effettuerà un giro di 3 sponde e poi terminerà nella buca F dopo che la battente avrà imbucato nella medesima buca la biglia F2.

Preparazione.
Posizioniamo la biglia F1 al centro della sponda conta, a contatto con la sponda in coincidenza del 2° diamante. La biglia F2 sarà posizionata al centro della buca F, come sempre non troppo vicina alla buca per facilitare leggermente il tiro.
La battente dovrà essere posizionata in linea tra la biglia F1 e il secondo diamante della sponda lunga corrispondente.

Esecuzione del tiro.
Colpire la biglia F1 esattamente al centro. L'effetto sulla battente dovrà essere a ore 12:30 con una forza 7. Il colpo deve essere molto affondato e rapido nell'esecuzione.

Accortezze per la realizzazione.
Nel caso in cui la battente non dovesse arrivare a colpire la biglia F2 provate a spostare l'allineamento della battente con la biglia F1 un pochino verso la sponda corta, ma non più di pochi centimetri, altrimenti rischiate di compromettere troppo la traiettoria di F1. Allo steso tempo ricordatevi di correggere tale aumento con un aumento dell'effetto che dovrà passare da ore 12:30 a ore 13 se non qualcosina in più.
Nel caso in cui invece il problema fosse la biglia F1 a non terminare la propria corsa in buca F lavorate sempre e solamente sull'effetto, con delle variazioni minime. Se dovesse essere troppo stretta, finendo cioè sulla sponda lunga prematuramente, diminuite l'effetto laterale e colpite solamente ad ore 12 (per alcuni tavoli può essere necessario dare un pochino di effetto contrario), se invece dovesse allargare troppo arrivando sulla sponda corta, aumentate l'effetto laterale sino ad arrivare ad un effetto massimo ad ore 2:30.

Trick n°3


Se questi due tiri vi sono sembrati troppo semplici potrete provare quest'ultimo che vi lascerò senza dettagli di esecuzione.
E' il tiro numero #18 della sezione Prop-novelty. La biglia B deve essere imbucata nella rispettiva buca e la battente, dopo aver saltato il rastrello posizionato a mezzo diamante dalla buca centrale, deve girare attorno al triangolo, posizionato a 4 biglie di distanza dalla sponda lunga in coincidenza col 2° diamante, e imbucare la biglia D nella rispettiva buca. Unico limite è che la biglia B non può essere posizionata oltre la linea dei primi diamanti delle sponde corte.

Buon divertimento a tutti e arrivederci alla prossima puntata, dove spiegheremo questo tiro e ne presenteremo degli altri.
A presto!



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