Le 76 figure di Weingartner - pt. 1
Di Roberto Garofalo, in Carambola - Tecnica - ottobre 2006
Sommario:


Proponiamo in quest'area tecnica del Magazine un serio programma d’allenamento per la carambola (ma non solo). Si tratta delle 76 figure ideate dal notissimo giocatore e istruttore austriaco H. Weingartner, una trentina d'anni fa e divenute famose perché rappresentano uno dei migliori prodotti mai pensati per lo studio e l'allenamento del gioco del biliardo.
A somiglianza del programma di carambola artistica, le figure di Weingartner hanno un punteggio che rappresenta il coefficiente di difficoltà. Per esempio la figura 4 ha un punteggio di 11, il massimo, che esprime la difficoltà del tiro. Le figure inoltre sono divise per gruppo, secondo il tipo di tiro; per es. il gruppo 1 ha 4 figure, tutte appartenenti alla categoria «retrò», cioè colpo a retrocedere diretto su biglia; il gruppo 2 ha ancora 4 figure «retrò ad una sponda», ecc.

Si può affermare, con certezza, che il giocatore che riuscisse a fare tutte le figure entro i tentativi ammessi, tre, sarebbe sicuramente classificato «ad alto livello», possedendo a quel punto tutti i tipi di colpi fondamentali per poter praticare con successo le specialità della carambola, soprattutto i giochi di serie, dove la riunione delle tre biglie è concetto indispensabile e pratica redditizia. Tutte le figure hanno, infatti, lo scopo non solo di fare il punto, ma di riunire le tre biglie nel quadrato indicato nelle stesse figure e cioè in posizione favorevole per il prossimo tiro.
Ogni buon giocatore di biliardo (carambola, pool, birilli o altro) dovrebbe possedere questo ventaglio di colpi che gli consentirebbe di conoscere, e quindi dominare, il percorso delle biglie.

Ipse Dixit
«Un giocatore mediocre dice di saper fare un tiro quando gli riesce una volta su dieci; un bravo giocatore dice che NON lo sa fare quando lo sbaglia una volta su dieci»

Raymond Ceulemans

Esistono molte pubblicazioni con esercizi di questo tipo; riteniamo che queste 76 figure siano le più complete nel panorama proposto ed in grado di apportare significativi miglioramenti nel gioco. Per un corretto posizionamento delle tre biglie bisogna tracciare le linee del quadro 47 ed inoltre unire frontalmente tutte le losanghe.

Per ogni figura si daranno le coordinate ed anche alcuni consigli di massima su come eseguire il tiro; la migliore cosa sarebbe avere presente un istruttore qualificato per correggere tutte le varianti che i singoli tiri presentano. In mancanza di questi, però,oltre ai consigli di base, serve molto vedere con attenzione la riuscita del tiro e correggere da soli le varie traiettorie per adeguarle a quelle presenti nello schema; comprendere gli errori fatti aiuta moltissimo ad apportare le modifiche necessarie.
Non dimentichiamo quello che scrisse Raymond Ceulemans: «un giocatore mediocre dice di saper fare un tiro quando gli riesce una volta su dieci; un bravo giocatore dice che NON lo sa fare quando lo sbaglia una volta su dieci»

Come detto prima,il punto è valido solamente se le tre biglie rimangono, alla fine del tiro, entro il quadrato indicato (di norma dove è situata la biglia n. 3). In un eventuale torneo su queste figure, le prove concesse per ognuna sono tre.

Lo stato dei materiali è di estrema importanza per la riuscita dei tiri: biglie in ottimo stato e panno (semi)nuovo, sono fondamentali per un corretto rapporto di forze; nella figura 1, per es., biglie prive della giusta elasticità non consentono una corsa della biglia 1 adeguata per non rimpallare prima dell’arrivo sulla 3.

Prima di cominciare, ecco alcune spiegazioni sul posizionamento delle bilie:

All'incrocio delle linee Mezza bilia dall'incrocio
Una bilia dall'incrocio All'angolo dell'incrocio
Due bilie da sponda Mezza bilia da sponda
Bilia libera in angolo
(una bilia sia dalla corta che dalla lunga)


Eccoci allora alle prime 4 figure, gruppo 1, retrò diretto:


Figura 1


Punteggio: 5 punti

Posizione iniziale: Biglia 1 (battente): 1 biglia dalla 2,a 45°.
Biglia 2 (biglia che si colpisce per prima): all'incrocio linee.
Biglia 3 (ultima biglia da colpire): biglia libera nell’angolo.

Suggerimenti: Attacco della 1 basso,colpo vivace e rapido (la troppa penetrazione e la lentezza potrebbero portare alla carrozza); senza effetto. Se il tiro non riesce, provare a pulire bene le biglie con apposito prodotto; si noterà subito la differenza e si capirà quanto detto prima a proposito dello stato dei materiali.




Figura 2


Punteggio: 7 punti

Posizione iniziale: Biglia 1: 3B dalla lunga, sulla linea.
Biglia 2: sulla sponda, all’altezza della 2° losanga.
Biglia 3: sulla sponda, a metà losanga.

Suggerimenti: Prendere la 2 molto piena sulla destra; per mantenerla lungo sponda, alzare la stecca di 15°/20° con colpo allungato, penetrante e, alla fine, un po' frustato.




Figura 3


Punteggio: 5 punti

Posizione iniziale: Biglia 1: 1B dalla 2 (frontale).
Biglia 2: sull'incrocio della linea 47 con linea centrotavolo.
Biglia 3: nell’angolo, incrocio linee 47.

Suggerimenti: Stessi suggerimenti della fig. 1; se si ha la tendenza a fare carrozza, provare ad alzare leggermente la stecca (effetto piquet): il retrò diventa così più vivace.




Figura 4


Punteggio: 11 punti

Posizione iniziale: Biglia 1: vedi figura (una biglia e mezzo dalla corta, tangente alla linea della 1a losanga).
Biglia 2: 1 B dalla corta, sulla linea centro tavolo.
Biglia 3: 1 B da 1,5 losanga sponda bassa.

Suggerimenti: Il coefficiente (o punteggio) 11 esprime da solo la difficoltà del tiro. Retrò con stecca molto bassa e colpo allungato; la presa della due è ¾ a dx.





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