Torneo di 3 sponde Italia centrale
Di Franco Careddu, in Carambola - Articoli - novembre 2006

Siamo arrivati a Latina sul fare del giorno, io e Stefano Liporesi. Ero preoccupato di trovare chissà quale problema organizzativo o logistico, da risolvere prima dell'inizio del torneo, previsto per le 10:00, Stefano aveva borbottato un po' per la levataccia, ma è un amico disponibile... E' apparso subito chiaro che non c’erano altri problemi se non quelli causati da noi, che abbiamo disturbato le donne delle pulizie.

Sei biliardi perfetti, con il panno nuovo e pulito, biglie assolutamente all'altezza...

La sala «Non Solo Biliardi», che ospita il CSB «Las Vegas», è comoda e spaziosa, costituita da più locali, uno per i biliardi internazionali, uno per i tavoli da pool, uno per le macchinette, uno per il bar, con una terrazza pronta per far sedere i fumatori... Complimenti agli ospitali gestori: Pino Pastore, che è anche consigliere del Comitato Regionale Lazio, e signora!

Alle 10.00 iniziamo, puntuali a parte qualche leggero ritardo di alcuni che arrivavano da più lontano. L'assenza imprevista di un giocatore (Capobianchi Roberto, nuovissimo acquisto del «King» di Ostia) ha costretto il Direttore di Gara (io) ad accettare la sostituzione dell'assente con l'unica riserva a disposizione (sempre io). Poi tutto è filato liscio, con i giocatori che pian piano si scrollavano di dosso il torpore ed entravano in partita. Fra questi proprio Stefano Liporesi, che ha giocato una brutta partita iniziale, perdendo con una media che ormai dovrebbe superare a occhi chiusi (0.400)... Ma questa è stata una scossa salutare, perché poi Stefano ha chiuso le altre due partite delle eliminatorie con un crescendo tecnico impressionante, che ha travolto gli avversari: una media di 1.017, che se fosse mantenuta durante l'anno agonistico gli meriterebbe una posizione fra i «master» italiani, ed un'altra di 2.143, che è una media a livello europeo/mondiale! E bravo Stefano!

Stefano Liporesi
Stefano Liporesi, bolognese, vincitore della gara
Fra le altre sorprese positive, l'apparire di nuovi nomi (per i nostri tornei di questi ultimi anni) di giocatori della Campania, e fra questi Ennio Mollo (che ha sconfitto Liporesi nella prima partita), ma sopratutto Giuseppe Cuomo, che è stato il primo nella classifica delle eliminatorie e ha chiuso con un ottimo 4° in classifica finale, dopo il vincitore Liporesi, e dopo altri due Napoletani a noi già conosciuti, Sebastiano Ruocco e Antonio D'Aniello.

Ogni partita, naturalmente, potrebbe essere oggetto di analisi piacevole e interessante, ma è difficile farlo nello spazio ristretto di queste poche righe. Sento, però, che vale la pena raccontare qualcosa sulla semifinale fra Ruocco e D'Aniello e sulla finale fra Liporesi e Ruocco.

Tutti noi della carambola sappiamo che Sebastiano Ruocco e Antonio D’Aniello sono amici per la pelle, giocano sempre insieme, vanno insieme in trasferta etc... Il tabellone li ha fatti incontrare nelle semifinali, e si poteva pensare che la media ne avrebbe risentito, invece, pur continuando a guardarsi negli occhi, e sorridendo per l'ironia del caso che li vedeva avversari, hanno giocato bene (medie intorno allo 0.900), e son dovuti passare attraverso due tie-break per definire il risultato: 25 punti, raggiunti per primo da Ruocco, sono stati pareggiati nell'equalizzazione della ripresa da D'Aniello, poi un tie-break li ha portati ambedue a 27, e solo il secondo tie-break ha dato la vittoria a Sebastiano (29 a 28). Un abbraccio ha suggellato la fine della partita.

Nella finale, Stefano Liporesi è stato quasi sempre avanti (fino ad un vantaggio di 7 punti, che su un totale di 25 pesano parecchio), ma sul 15 era in parità con Sebastiano Ruocco.
Stefano mi ha raccontato, nel tragitto del ritorno, che era rimasto ammirato dalla precisione con cui Sebastiano faceva un certo tipo di carambole e l'aveva voluto imitare, abbandonando così le proprie abitudini tecniche, ma poi ha deciso di proseguire nella maniera per lui usuale, e ne ha guadagnato in sicurezza e punteggio, fino ad una bellissima carambola di retrò a tutto biliardo, con la battente che nell'ultimo tratto camminava grazie all'effetto sviluppato (qualcuno dei presenti non aveva mai visto carambole simili!). Ha vinto Stefano!

Nel complesso, penso si possa dire che il livello tecnico di gioco è stato buono, con una media generale che supera i 0.455 (con i primi 8 che si posizionano su 0.550), e con una media particolare che, per 11 giocatori, va dallo 0.500 fino ai 1.087 di Sebastiano Ruocco e ai 2,143 di Stefano Liporesi.

La nota organizzativa di più importante rilievo, a mio parere, è che l'accordo, realizzato in questo Torneo con il Comitato Regionale del Lazio, ci ha consentito di evitare ogni preoccupazione relativa ai soliti problemi logistici: siamo stati ospitati, curati, fotografati e ripresi (avremo, credo, qualche spezzone di filmato da aggiungere ai nostri archivi) e noi abbiamo solo dovuto andare a Latina e giocare a carambola! L'unico problema: l'impegno a non alzare le nostre voci (commenti e applausi) per non disturbare le finali dei Campionati Regionali di stecca che si svolgevano, durante le nostre finali, nei biliardi accanto ai nostri. Il Comitato Regionale Lazio ha perfino integrato con un proprio contributo il monte premi ricavato dalle quote di partecipazione.

Mi piace chiudere questa breve cronaca con dei ringraziamenti: un caloroso grazie per il loro intervento a tutti i partecipanti: alcuni di essi sono stati invitati al torneo con pochi giorni di anticipo, altri non hanno facili occasioni di gioco e di allenamento, penso a Stefano Liporesi a Bologna e a Stefano Ponti a Perugia, ed in più hanno dovuto fare un viaggio lungo e stancante per arrivare a Latina. Ma rivolgo anche i miei ringraziamenti più vivi, per la collaborazione e il cordiale supporto che ci hanno offerto, a Vito Primasso, Presidente del Comitato Regionale del Lazio, e a Diego Solito, suo eccellente collaboratore!
Alla prossima!




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