Le Traiettorie del Biliardo - pt. 11
Proseguiamo questo mese con lo studio delle bricolle. Nel precedente numero erano stati introdotti diversi nuovi concetti che richiederanno un processo di assorbimento piuttosto graduale. Pertanto in questo articolo cercherò di non eccedere con nuove proposte, indicando solo delle piccole aggiunte alla nostra carta topografica dei CM, l’impronta digitale del nostro specifico biliardo.
Abbiamo spiegato come attraverso la rotazione di un biliardo sia possibile sfruttare le diagonali virtuali. In realtà la rotazione del biliardo è un espediente in quanto il vero principio su cui ruota il tutto sono i CM. Sono questi punti virtuali di riferimento che ci aiutano a costruire le diagonali che poi noi usiamo per giocare.
Gli Arrivi al Castello
Una delle principali necessità dei giocatori di birilli è la determinazione delle cosiddette diagonali a castello, ossia una serie di riferimenti necessari per coprire adeguatamente la zona dei birilli. Questa è di solito una zona di attacco-difesa determinata dall’impedenza appunto dei birilli, dove chiaramente per ogni giusta copertura deve esserci una corretta contromossa. Il castello, oltre ad essere l’obiettivo materiale su cui ruota tutto il gioco, è anche un ostacolo fisso. Quindi conoscerne le traiettorie di base è fondamentale per poter affrontare una qualunque partita.
La scorsa lezione abbiamo spiegato che l’arrivo al birillo rosso può essere determinato con estrema precisione da un particolare CentroMultiplo. In maniera altrettanto semplice dichiariamo che anche gli arrivi sugli altri birilli si riferiscono ai rispettivi CM.
Qual è la relazione tra CM e Birilli?
Rispetto al CM del rosso centrale gli altri birilli portano un costante scarto, che in unità di CM equivale a:
a) 3÷4 unità in meno → per il birillo da 2 della goriziana sul largo
b) 2 unità in meno → per il birillo da 8 della goriziana sul largo
c) 2 unità in più → per il birillo da 8 della goriziana sullo stretto
d) 4÷5 unità in più → per il birillo da 2 della goriziana sullo stretto
Nella successiva figura si può intuire il concetto graficamente.
Fig. 1:
Arrivi a castello di bricolla
con il senza ed il massimo effetto
Ci tengo a puntualizzare da subito che questi valori non vengono attribuiti ai punti di battuta della mira del birillo rosso. Le unità si riferiscono al CentroMultiplo e non al punto di Mira. Più in là si capirà il motivo di tale precisazione.
La cosa interessante è che sia senza effetto che con il massimo effetto, gli scarti rimangono pressoché costanti. La motivazione può essere ricondotta al fatto che le zone di castello sia della bricolla senza effetto che di quella con effetto massimo sono talmente piccole che sarebbe impensabile una variazione differente.
Tutti gli altri Arrivi
Chiaramente oltre agli arrivi sotto castello è necessario che un buon giocatore abbia dei riferimenti assoluti di altre zone del tavolo. Uno di questi è il punto della mezzeria della sponda lunga.
Perché questo punto è così importante?
Semplice, perché è il limite massimo del tiro di bricolla. Conoscere i CM di questo punto implica chiudere il quadrato superiore delle bricolle, azzardando di racchiudere nella definizione anche i tiri di 2sponde a scendere.
Individuiamo pertanto i CM di questo nuovo riferimento; nel congiungere questo punto con il castello otteniamo tutti gli arrivi sulla mezzeria trasversale esterna del biliardo.
Si può proseguire anche al di là del castello, cioè dalla parte interna. Diventa però limitante la posizione della biglia battente, in quanto più questa si avvicina alla sponda lunga opposta e meno sponda di mira rimane per creare l’angolazione (o più precisamente, che la congiungente battente-CM non ha più sponda di mira).
Fig. 2:
Arrivi di bricolla sulla mezzeria
trasversale di un generico biliardo
Bricolla sul Nuovo
Anche qui ci sono le solite variazioni. Queste sono dovute ad un motivo di base.
I CentriMultipli sono punti Fisici, ossia servono a racchiudere i fattori fisici, principalmente la rotazione e lo scivolamento, quanto più possibile in un unico punto (se sono un insieme di punti vicini, si definisce mappatura), diventando Centri Multipli Fisici.
Questo implica che ogni biliardo, con distinte caratteristiche, restituisce alla biglia determinate rotazioni ed effetti, nonché scivolamenti. Il tutto viene tradotto con lo spostamento del CentroMultiplo in una zona limitrofa rispetto a quella di un biliardo generico.
Di solito la differenza tra un biliardo battuto ed uno nuovo oscilla di circa 4 unità di CM per i massimi effetti, e di circa 2 unità per i senza effetto. Quindi se sul battuto utilizzavamo una diagonale X per un determinato arrivo, sul nuovo utilizzeremo una diagonale X-2 per i senza effetto, e X-4 per i massimo effetto. Questo vuol dire che sul biliardo nuovo le variazioni tra gli effetti si restringono rispetto a quelle del biliardo battuto.
Considerazioni
Sotto questa visione la biglia di bricolla assume un significato teorico piuttosto evidente. Nonostante non mi piaccia attribuire un nome ad un tiro, in quanto ogni tiro è fine a se stesso, possiamo comunque trovare una forte similitudine tra l’angolo ed il 2amòdi3. Infatti utilizzando un biliardo virtuale ruotato di 90° altro non facciamo che sfruttare le stesse diagonali (CentriMultipli) che utilizzavamo per il tiro di 3sponde.
Sempre seguendo questo approccio s’intuisce come la denominazione 3sponde cominci ad essere un termine piuttosto riduttivo se riferito al solo classico rinquarto, qualora stimassimo quante possibili applicazioni riesce ad assemblare. Andando avanti con la trattazione ricondurremo concettualmente tutti i tiri del biliardo ad un 3sponde, dove in realtà il motore portante è sempre l’insieme degli infiniti CentriMultipli.
Giusto per citare un esempio, la celebre "bricolla ad ingaruffare", proposta nell’enciclopedia “L’Arte del Biliardo” e ribattezzata come “Passaggio a Sud-Ovest”, può essere vista come una Garuffamòdi3virtuale… nella figura se ne intuisce il significato.
Fig. 3:
Il famoso Passaggio a Sud-Ovest,
ottenuto con il biliardo virtuale ruotato
Il tiro sembra possa essere attribuito alla scuola argentina, probabilmente eseguito da Filippi. Il nome coniato da Maurizio Cavalli ricorda sia il quadrato dove la biglia ha l’impatto utile, sia la posizione geografica del luogo da cui prende origine, l’Argentina. Ma presumibilmente ci saranno ulteriori motivazioni, celate in un alone di mistero, che il grande studioso di biliardo, quale Maurizio è, un giorno ci svelerà.
Nelle prossime lezioni
Ora abbiamo a disposizione la classica L dei CentriMultipli, ossia una griglia di riferimento sia per la mira in sponda lunga, che per la mira in sponda corta. Da qui sarà possibile ogni tipo di deduzione logica e da ora in poi sarà compito nostro capire come applicare questa conoscenza teorica sul biliardo pratico, sul tavolo giocato.
Arrivederci ad un prossima interessantissima lezione.