Le 76 Figure di Weingartner - pt. 16
Di Roberto Garofalo, in Carambola - Tecnica - gennaio 2008
Sommario:

Sedicesima e ultima parte del percorso di allenamento al gioco di serie che ci ha accompagnati per oltre un anno: ecco a voi gli ultimi 4 esercizi a completamento del bagaglio tecnico che ogni carambolista dovrebbe possedere. Buon allenamento!

Figure 73-76, gruppo 19: Rimpalli

Figura 73

Punteggio: 4 punti

Posizione iniziale:
Biglia 1: sulla corta, 1a losanga
Biglia 2: sulla lunga, a 2,5 losanghe
Biglia 3: angolo alto a dx

Figura 74

Punteggio: 7 punti

Posizione iniziale:
Biglia 1: 2 biglie dalla corta
Biglia 2: sulla corta, 1a losanga
Biglia 3: angolo basso a sin.

Figura 75

Punteggio: 9 punti

Posizione iniziale:
Biglia 1: 2 biglie dalla lunga, a 45° dalla biglia 2
Biglia 2: sulla lunga, posata sulla linea della 2a losanga esternamente
Biglia 3: 2 biglie dalla corta, 1,5 losanghe

Figura 76

Punteggio: 11 punti

Posizione iniziale:
Biglia 1: incrocio linea 2a losanga corta e 3a lunga
Biglia 2: sulla corta, a mezza biglia dalla lunga
Biglia 3: angolo basso a dx

Quest’ultimo gruppo di figure sono molto difficili da realizzare, i coefficienti lo dimostrano. La fig. 76 sembra quasi appartenere ad un trick shot piuttosto che ad una posizione di carambola, per di più di un gioco di serie. Occorre allenarsi modificando la quantità di 2 da colpire perché minime variazioni danno per conseguenza ampi errori. Nella fig. 73 per es. l’attacco di 1 consigliato è al di sopra del centro, mentre nella 74 è al di sotto. Anche la quantità di 2 varia dal quasi pieno della fig. 74, alla quasi finezza della 76.

Si conclude così il programma di allenamento delle 76 figure del Maestro Weingartner; la pratica costante sulle figure consente di padroneggiare con sicurezza quasi tutte le famiglie di colpi presenti nella carambola. Il risultato finale è un deciso e significativo miglioramento delle proprie prestazioni. Inoltre, il capire a fondo il perché delle scelte su ogni singolo tiro dovrebbe consentire una competenza tecnica che facilita l’esecuzione dei vari colpi. Ricordare sempre quello che diceva il grande Ceulemans: «un giocatore dice di saper fare un tiro quando gli riesce una volta su dieci, il campione dice che non lo sa fare quando lo sbaglia una volta su dieci». Nel programma di figure che abbiamo pubblicato, la realizzazione di singoli colpi, dopo qualche tentativo, non deve illudere il giocatore sulla loro facilità; ritornare sempre su alcune famiglie di tiri per verificare la loro completa assimilazione, solo così si avrà la certezza di aver appreso la giusta tecnica.

Anche il grandissimo campione Jean Marty diceva: «un discreto giocatore conosce bene le tre biglie nel loro tragitto,un campione le dirige».

Ringrazio tutti coloro che hanno seguito questo programma di allenamento e mi auguro che sia stato utile; qualunque osservazione, critica o suggerimento sarebbe gradito, attraverso le pagine di questa rivista o scrivendo direttamente al mio indirizzo e-mail: garofaloroberto@gmail.com




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