China Open 2008
Di Enrico Galli, in Snooker - Articoli - aprile 2008

Tutti gli sport, ma in particolar modo quelli individuali, spesso devono le proprie fortune alle grandi rivalità: il pugilato ha avuto Alì e Frazier, il tennis Borg e McEnroe (e più di recente Federer e Nadal), il biliardo a 5 birilli Aniello e Quarta... e lo snooker? In un periodo di transizione, dove non c'è un dominatore unico come negli anni '80 (Davis) o nei '90 (Hendry), e i tre «gemelli» del nuovo millennio sono un po' in disarmo, nulla di meglio di una sana e allo stesso tempo acerrima rivalità tra due giovani leoni per tenere alto l'interesse su questo sport.


Shaun Murphy, attuale leader
della classifica provvisoria
Murphy e Maguire, l'abbiamo già raccontato, non si amano; anzi fino a poco tempo fa diciamo pure che si detestavano, e neanche tanto cordialmente (soprattutto lo scozzese aveva il dente avvelenato)... ma col passare del tempo sembra quasi che le sfide sul panno verde, spesso concluse sul filo del rasoio, stiano avendo la meglio sulle questioni personali facendo riguadagnare a entrambi il rispetto reciproco che si era perso per strada, come si intuisce dalle dichiarazioni post-partita e dall'atteggiamento sportivo e cordiale in fase di gioco e nella stretta di mano finale.
Dal primo incontro di 4 anni fa, quello che diede origine allo screzio, i due si sono affrontati sette volte, ma possiamo senz'altro affermare che la finale di questo China Open sia stato il loro match più memorabile, e senza dubbio tra i principali indiziati per il titolo di «match dell'anno», al pari di O'Sullivan-Selby del recente Welsh Open.

Iniziamo la cronaca di questo China Open parlando del nutrito gruppo di giocatori di casa, a ennesima conferma del fatto che l'estremo oriente è sempre più terra di conquista per il biliardo in tutte le sue specialità a larga diffusione internazionale. Se è vero che nessuno di loro ha compiuto molta strada in questo torneo, molti di loro hanno comunque messo in mostra ottimi numeri, e anche in ragione della loro giovanissima età è lecito aspettarsi un'«armata gialla» di potenza davvero devastante nei prossimi anni.

Vi sembra impossibile che la carriera di un giocatore di biliardo possa cambiare «da così a così» nel giro di un anno? Chiedete un parere allo scozzese Graeme Dott... dodici mesi fa si presentava a Pechino da campione del mondo in carica e numero 1 della classifica provvisoria, e vinse il torneo letteralmente a mani basse; quest'anno ai nastri di partenza il record di Dott nella stagione è di 3 vittorie, 1 pareggio e 13 sconfitte, e senza un incontro vinto da agosto 2007. Si trova di fronte al primo turno un giocatore non più giovane e le cui azioni sono in grave ribasso, Barry Pinches, ma offre nuovamente una prestazione sconcertante per un giocatore del suo rango, cedendo per 5-1 e trovandosi incredibilmente a lottare per mantenere un posto tra i primi 16 in classifica mondiale per l'anno venturo: dovrebbe farcela, ma solo e unicamente in virtù dei risultati della stagione scorsa.


Ronnie non manca mai di far parlare di se...

L'incontro più atteso di primo turno era certamente quello tra Fu e O'Sullivan. Il cinese di Hong Kong da sempre si esalta nelle sfide con i giocatori di vertice e in particolare con Ronnie, col quale vanta un record estremamente positivo. «The Rocket» parte alla grande, ma Fu dimostra ancora una volta di non temerlo, mantiene la calma e fa il suo gioco, portandosi 2-1. E' di nuovo O'Sullivan a salire in cattedra portandosi avanti 4-3 con un gioco spettacolare, ma il cinese non molla e a Ronnie cominciano a saltare i nervi... nel frame decisivo l'inglese riesce comunque a portarsi 50-0 ma resta fuori posizione e Fu può tornare al tavolo, pareggiando i conti e poi chiudendo partita con un O'Sullivan che sembra distratto e rinunciatario, sollevando anche alcune polemiche. Non contento, l'imprevedibile campione inglese causa scompiglio in conferenza stampa, facendo chiare e volgari allusioni sessuali confabulando con la persona che gli stava accanto durante le traduzioni delle risposte. Staremo a vedere quali saranno le conseguenze disciplinari per Ronnie, non certo nuovo a questi guai con la giustizia sportiva.

Tra gli altri nomi importanti fuori al primo turno si segnalano in particolare Hendry, Davis (molto a rischio la sua permanenza nei top 16 a fine anno), Robertson e Lee. Molto bello e tecnicamente valido il match tra Higgins e Swail, che vede prevalere il campione del mondo alla nona. Higgins supererà poi agevolmente King, ma nei quarti di finale troverà uno scoglio troppo duro per le sue condizioni attuali, quel Mark Selby che a partire dalla loro finale al Crucible dell'anno scorso si è vendicato sconfiggendolo per ben tre volte nell'attuale stagione. Anche qui a Pechino il lanciatissimo ragazzo di Leicester fa suo il match con grande facilità per 5-2, approdando così alle semifinali.


La premiazione di Stephen Maguire,
finalmente tornato ai livelli che gli competono
Un'ultima curiosità sui match di primo turno: l'ottavo e decisivo parziale tra Murphy e Harold ha stabilito un nuovo record assoluto di durata di un frame in match ufficiali: oltre 93 minuti! Praticamente quanto una partita di calcio con tanto di recupero...

Nella parte alta del tabellone si mette in luce Ryan Day, ormai da tempo a un passo dal grande risultato: il gallese ha un gioco di attacco tra i migliori al mondo, ma pecca ancora in fase difensiva, dove spesso è il primo a perdere la pazienza e restare fuori posizione negli scambi con l'avversario. Anche questa volta ha pagato questa carenza, cedendo di misura in semifinale contro Maguire dopo essersi trovato in testa per 4-2. Da segnalare in questo match un fantastico 147 dello scozzese, il secondo in carriera, che gli frutterà un bonus aggiuntivo di 22.000 sterline, niente male.

Grandissimo match di ottavo di finale tra l'idolo di casa Ding Junhui e Shaun Murphy, probabilmente i due più formidabili colpitori in circolazione attualmente. Al termine di ripetuti capovolgimenti di fronte e serie altamente spettacolari, l'incontro si chiude con una sfortunatissima rimanenza della bilia marrone di Junhui nel frame decisivo. Malgrado la sconfitta, il giovanissimo cinese (ha già vinto così tanto che a volte ci si scorda che ha solo 20 anni) sta dando incoraggianti segni di ripresa dopo un periodo di confusione mentale, e lo attendiamo ad altissimo livello tra qualche settimana a Sheffield.


Ding Junhui, idolo di casa e
vincitore dell'Open del 2005
Avanza Murphy comunque, che si conferma il giocatore più solido e continuo della stagione: meritatissimo il posto di n°1 della classifica provvisoria, che conquisterà al termine del torneo; l'inglese prosegue con una convincente vittoria su Allen e in semifinale supera anche Selby, mantenendo i nervi saldi dopo una partenza strepitosa dell'avversario, alternando con abilità momenti di attacco ad altri di attesa; questo gioco a tutto campo, sul quale Murphy ha lavorato molto negli ultimi due anni, alla fine ha pagato, e anche uno dei più indomiti combattenti del circuito come Selby deve arrendersi per 6-3 e cedere il passo al più forte nella giornata.

Siamo dunque all'attesissima finale, che come preannunciato non deluderà le aspettative, anzi! Dopo un equilibrato scambio iniziale, Maguire sembra avere il sopravvento nella prima sessione, portandosi fino al 5-2 con due centoni, prima che Murphy riesca a ridurre lo svantaggio grazie a un ottimo 136. Alla ripresa del gioco le parti si invertono ed è l'inglese a dominare, portandosi avanti 7-5 pur senza mettere a segno altri centoni; ma Maguire non si fa pregare e risponde a sua volta con un 137, che prelude a un nuovo sorpasso: si porta 9-7 ed è a un passo dalla vittoria finale. Murphy riduce le distanze con un 86, ma lo scozzese sembra avviato a una vittoria per 10-8 quando si trova in serie da 40 punti... ma la tensione gli gioca un brutto tiro, e cede la mano all'avversario che stringe i denti e porta il match al diciannovesimo e decisivo frame. Maguire parte con una serie da 35, Murphy gli risponde con un 38, il frame resta in equilibrio fino alle ultime bilie ma è Maguire ad aggiudicarselo sull'ultima rosa, alzando così il suo secondo trofeo della stagione, a cui si somma anche la finale persa al Campionato del Regno Unito.

Un 147, il trionfo finale, un terzo posto in classifica provvisoria a pochissimi punti dalla vetta: insomma, un grandissimo campione definitivamente ritrovato dopo alcuni anni di appannamento, e chi vorrà vincere il prossimo mondiale di Sheffield dovrà certamente fare i conti anche con lui... appuntamento a tutti gli appassionati dal 19 aprile al 5 maggio, e su queste pagine il prossimo mese!

Visualizza il tabellone completo del torneo



Il 147 di Maguire, in semifinale contro Ryan Day



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