Parlare di Pool in Italia non e’ cosa da poco, non è facile spiegare al meglio la situazione attuale. Al momento, come tutti sapete, ci sono due federazioni: la FIBiS-Ipf e la Federbiliardo.
La prima conta tra gli iscritti buona parte dei grandi nomi del panorama italiano, per citarne alcuni: Fabio Petroni, David Pascasi, Giorgio Margola, Alessandro Torrenti, Danilo Cipriani, Erik Geppert, Riccardo Sini.
Nella Federbiliardo invece, che tra l’altro e’ l’unica federazione attualmente riconosciuta dagli organi europei e mondiali (EPBF – WPA) e che quindi può iscrivere i propri atleti alle competizioni continentali, sono presenti il grande Bruno Muratore, Mauro Castriota, Vittorio De Falco, Gabriele Cimmino, Pietro Caperna, Michele Monaco.
Pascasi, uno dei maggiori esponenti del pool italiano
Questa introduzione fa sorgere una domanda spontanea, anche in vista della prossima stagione sportiva che avrà inizio subito dopo l'estate: perché ci si iscrive all’una o all’altra federazione?
La Federbiliardo ti permette di partecipare alle competizioni internazionali e quindi di avere una vetrina importante, ma almeno fino a questa stagione se si viene selezionati si dovrà andare a proprie spese.
La Fibis-Ipf fino ad ora ha garantito montepremi relativamente alti nelle prove del campionato Italiano, ed il suo responsabile Gianni Gardin è presidente di una squadra che racchiude in se la maggior parte degli atleti sopracitati.
Questa, per grandi linee, è la situazione del pool italiano e lascio a voi, amici lettori, trarre le giuste considerazioni.
Ben diversa la situazione nel resto d’Europa dove le federazioni “coccolano” i propri atleti più talentuosi offrendogli, come in Olanda, borse di studio per allenarsi.
Seguendo il prestigioso circuito Eurotour, gestito ed organizzato dalla coppia Leenders – Morris, ho avuto modo di assistere a momenti di incredibile spessore sia sportivo che umano. L’anno scorso a Parigi, partita di primo turno sul tavolo televisivo tra un “bambino” di tredici anni, l'olandese Marc Bijsterbosch, ed uno dei mostri sacri del circuito l’ungherese Vilmos Foldes: alla diciannovesima e decisiva partita il “ragazzino” imbuca la nove che gli fa vincere l’incontro, guarda il papà in tribuna e mi accorgo che entrambi hanno gli occhi lucidi... beh, nella mia prossima vita vorrei proprio essere quel “bambino“!
Ma intanto viviamoci questa vita, speranzosi che anche "da noi", prima o poi, vivremo momenti così.
Ed ora amici vorrei iniziare un percorso di interviste ai migliori rappresentanti del pool italiano facendoli parlare, in tutta rilassatezza, di pool e perchè no anche di altro.
Cominciamo dall’attuale campione assoluto FIBiS-Ipf di palla 9, palla 8 e pool continuo: David Pascasi.
La concentrazione al tiro
Conosco David da più di quindici anni, abitiamo a 500m l’uno dall’altro e frequentiamo la stessa sala. Più di qualche volta mi sono ritrovato a fare da sparring-partner nelle sue sedute di allenamento e devo dire che e’ una fortuna avere la possibilità di giocare con lui, anche se al mio livello di gioco e’ più il tempo che passi seduto... ma questo è un dettaglio di poco conto per chi ama davvero questo meraviglioso sport, e comunque qualche soddisfazione me la son tolta anche io!
Andiamo a trovare David a casa e scambiamo quattro chiacchiere con lui.
Il trentacinquenne David Pascasi nasce a Roma nell’ottobre del 1973 ed attualmente vive ad Acilia, dividendo i suoi allenamenti tra casa sua e la sala "Master Club" di via C.Casana, a Ostia Lido.
Inizia molto presto con l’8/15, come tutti i ragazzi romani, per passare al pool nel 1995 vincendo il suo primo titolo italiano di 2a categoria a Pompei.
Nel 1998, appena approdato nella massima categoria, vince il titolo di pool continuo che bisserà l’anno successivo e si piazza secondo nel campionato italiano assoluto.
Vince il suo primo titolo assoluto nel 2002 e nel 2005 conquista il campionato europeo a squadre con il “Mari-Club” di Treviso, squadra nella quale milita tuttora.
Vince il suo secondo titolo assoluto nel giugno del 2008, in una splendida finale a recupero.
La stagione 2008-2009 si rivela magica per David che si aggiudica anche i titoli di pool continuo e palla 8.
Nel corso della sua carriera ha vinto diversi open internazionali tra cui l'Ibiza Open, il Valencia Open ed il prestigioso “Stelle di Natale”, dove si è permesso il lusso di battere in finale l’allora campione del mondo in carica, Daril Peach.
bweb: «Come si diventa un campione di Biliardo ad Acilia?»
«Allenandosi con Giancarlo... non e’ stato semplice in un borgo dove il biliardo veniva visto più come un vizio che come uno sport.»
bweb: «Quanto tempo ti alleni al giorno?»
«Dipende, intensifico molto prima degli appuntamenti sportivi.»
bweb: «Quanto viene disturbata la tua carriera professionistica da queste federazioni che non riescono a trovare il modo di accordarsi?»
«Moltissimo! Per questo motivo ho pensato più volte di smettere.»
bweb: «Uno dei momenti più importanti della tua carriera?»
«La conquista del mio primo titolo italiano assoluto.»
bweb: «Cosa servirebbe in Italia per portare il Pool ai livelli Olandese-tedesco-inglese?»
«Un’associazione giocatori.»
bweb: «Cosa significa per te partecipare alle prove Eurotour?»
«Un modo di confrontare il mio livello di gioco con quello di altri campioni.»
bweb: «So che impartisci lezioni sia singolarmente che a gruppi, cosa vedi nei giovani allievi?»
«Tanta passione e tanta voglia di emergere, nonostante la carenza di supporti federali.»
bweb: «Quale caratteristica non può mancare per essere un campione?»
«La determinazione.»
bweb: «Puoi citare una persona che ha significato molto per la tua crescita professionale?»
«Mio padre e non solo per la crescita professionale...»
bweb: «Che rapporto hai con i tuoi colleghi e chi stimi più degli altri?»
«Buono quasi con tutti ma stimo di più coloro che prima di imparare a vincere hanno imparato a perdere.»
bweb: «C’è qualcosa che non ti piace del biliardo di oggi?»
«Questo continuo cambiare le regole.»
bweb: «Un consiglio agli amici di BiliardoWeb ed ai tuoi tanti appassionati tifosi con un personalissimo saluto.»
«Anche quando la partita sembra persa, mettetecela tutta, non arrendetevi.
Un saluto a tutti gli amici di BiliardoWeb.»
Bene David, la tua disponibilità e cordialità e’ pari solo al tuo grande talento. Credo di poterti ringraziare ed augurarti un grande in bocca al lupo per il prosieguo della stagione agonistica e della tua carriera, anche a nome di tutti gli amici di BiliardoWeb.
... fine dell'intervista...
«David, visto che io c’ho un’oretta di tempo, perche non ci facciamo un paio di break?»
Nella prossima uscita del Magazine
“Come i grandi campioni gestiscono una sala di biliardo“ - Intervista ad Alessandro Torrenti e Fabio Petroni nella loro splendida sala, il "Mister Pool"
David ed alcuni dei suoi trofei