Per tutto il biliardo italiano, l'appuntamento annuale con Saint Vincent,rappresenta il coronamento festoso e impegnativo di tutta una stagione. Per la carambola in particolare, stando così strutturate le varie qualificazioni sul territorio, è il vero ed unico campionato dei migliori in assoluto.

Attualmente l'Italia è stata divisa in zone per motivi tecnici e logistici: in Sicilia, dove il parco giocatori è numerosissimo e qualificato si svolgono (insieme alla Calabria) ogni anno le prove di qualificazione per Saint Vincent. La formula è quella della coppa del mondo di tre sponde, che assegna punteggio sia per la presenza nelle singole gare, sia per la classifica nelle prove. In questa stagione le prove sono state cinque ed hanno visto alla fine al primo posto Papa, più volte campione italiano della specialità.

Marco Zanetti

I primi 18 della zona si uniscono ai primi 6 delle zone peninsulari e della Sardegna, per completare la rosa dei 24 che si disputeranno l’accesso ad una fase successiva; di questi 24, infatti, i primi 12 si uniranno ai 4 Master dell'anno scorso (Zanetti, Oddo, Picciano e Basile) e disputeranno il Campionato Assoluto. I secondi 12, negli stessi giorni, disputeranno il campionato Italiano di 2° categoria con l’aggiunta di altri 4 provenienti dalla zona peninsulare. Nella prova di qualificazione al di fuori della Sicilia, unica per quest'anno, si sono qualificati per i 6 posti riservati: Emilio Sciacca, palermitano d’origine, residente in Olanda e tesserato per il csb di Bolzano; Antonio D’Aniello; Michele Di Tacchio; Giuseppe Consagno (vecchia conoscenza degli amici «birillisti»); Giorgio Mancini e Mehmedaljia «Dado» Smajlovic. Altri 4 disputeranno il campionato di 2° cat.

La vittoria sembra scontata a favore del quotatissimo Marco Zanetti (nella foto), ma la formula a set con distanza di 15 punti ha riservato in passato - non solo in Italia - sorprese a non finire; Zanetti ,pur superando gli avversari di quasi il 50% di media generale, ha perduto la finale già più d’una volta a favore di Papa e Basile. I suoi recenti risultati in campo internazionale stavolta sembrano non dare spazio a sorprese di sorta. Vedremo se il responso del campo darà loro ragione.