Antonio Oddo, 68 anni,
vince il suo decimo titolo italiano

Non sembrino, le parole del titolo, di circostanza: si tratta proprio di un trionfo per il palermitano Antonio Oddo. Dopo ben undici anni dal suo ultimo titolo (stagione 1995/96), il decimo della sua carriera nella specialità tre sponde, ecco che prepotentemente, ma con un percorso lineare e in continuo progresso, Antonio Oddo solleva il prestigioso trofeo che lo pone nuovamente in vetta alla classifica dei giocatori di carambola italiani. E lo fa senza mezzi termini, aggiungendo al totale dei punti classifica anche una media che mai prima d’ora era riuscito a fare, 1.168, la migliore di tutti i tempi nei campionati assoluti italiani, seconda solamente a quelle di Marco Zanetti, considerato tra i più forti giocatori di tutto il mondo.

La finale viene posticipata di un giorno per consentire la ripresa televisiva; unica partita rimasta, dopo le fasi ad eliminazione diretta, ha sollevato qualche protesta tra gli stessi partecipanti al torneo, per l’inatteso spostamento; molti infatti non sono stati in grado di prolungare la permanenza nella cittadina Valdostana per impegni di lavoro o altro. Anche la pianificazione delle fasi eliminatorie ha suscitato perplessità e malumori per aver dilatato, senza validi motivi, i tempi degli incontri: avendo a disposizione tanti tavoli liberi si sarebbe potuto facilmente terminare prima senza costringere parecchi giocatori ad un giorno in più di gare solo per disputare una partita.

Ritorniamo alle gare: 32 partecipanti, 15 provenienti dalle 5 prove disputate in Sicilia, 3 dalla Sardegna, che questa stagione ha fatto zona a sé; 6 provenienti dalle zone centro-nord, altri 4 aggiunti dalle qualificazioni di un tardivo quanto sfortunato Grand Prix Italia ed infine i 4 Master dell’ultimo Saint Vincent, Zanetti, Mancini, Oddo e Sciacca. Nei gironi poche sorprese: i favoriti vanno avanti con l’eccezione di Mingiardi che, nel girone 6, trova un primo intoppo con Criscino, pareggio in 24 riprese, e poi uno stop, che gli costa la qualificazione, con Picciano; a Mingiardi la consolazione di aver fatto una media tra le più alte del torneo (0.937). Molto combattuti anche il settimo e l’ottavo girone: Cortese la spunta nell’ultimo incontro battendo Papa con ottima media, 1.364 e serie di 10, che rimarrà la migliore di tutto il campionato. Nell’ultimo girone invece Notarrigo e Smajlovic superano Consagno e Orlando, questi ultimi con un incontro vinto a testa. Negli ottavi sono eliminati, tra gli altri, anche due protagonisti delle ultime gare in Italia, Cortese e Basile, il primo ad opera di Sciacca, mentre il secondo di fronte ad un determinato Ferrara. In questa fase Zanetti chiude la sua partita con Smajlovic in sole 22 riprese, 2.222 di media e migliore partita del torneo; Marco continua a vincere ma con medie in leggero regresso (1.538 con Sciacca e 1.379 in semifinale con Mancini). Oddo , da parte sua, entra in progressione nelle fasi successive ed elimina prima Piscitello (1.378) e poi, in semifinale, Papa (1.143).

Il favorito Zanetti non riesce a riconfermarsi

La finale inizia con bei tiri da entrambi i giocatori; poi Zanetti sembra prendere il largo, accumulando un vantaggio che diventa sempre più significativo; il tabellone segna 24-16 per Zanetti e qui la partita cambia fisionomia: Oddo realizza due serie da sette e altri tre punti ancora e ci troviamo con le parti invertite, Oddo che conduce su Zanetti per 33 a 24. A questo punto deve essere scattata in Oddo la convinzione di potercela fare ed allora il palermitano si fa ancora più guardingo nei confronti di Marco, i punti che lascia sono veramente difficili e il bolzanino è in difficoltà; sul finire, Marco riesce a recuperare uno svantaggio residuo di 5 punti e si porta al pareggio, 38 per entrambi, sbagliando il trentanovesimo punto di un soffio; Oddo, con due tiri abbastanza facili ma ben eseguiti, termina ai 40 punti la sua partita.

A Marco rimane la ripresa, e con essa la speranza di pareggio e successivo Tie-break; il tiro d’acchito è realizzato in modo quasi perfetto, ma è proprio il «quasi» che toglie a Zanetti l’ennesimo titolo: la terza sponda «cassè» non riesce, la biglia 1 gira dispettosa intono alla 3 e Zanetti sconsolato alza gli occhi al cielo e va a stringere sportivamente la mano a Oddo che, emozionato e felicissimo, riceve il plauso di tutti i presenti. Un campionato, tutto sommato, di buon livello tecnico, superiore per medie a quello della stagione precedente; dei problemi organizzativi ne abbiamo accennato all’inizio e ne riparleremo ben presto per cercare di trovare, se possibile, qualche spunto per un miglioramento. Anche il materiale di gioco non era ottimale; la ricopertura delle sponde con panno non idoneo alla carambola fa sì che manchino i corretti allungamenti nelle traiettorie. E’ un compromesso al quale ci siamo adattati ma che comunque non rende giustizia ai giocatori più bravi.

Assoluti di S. Vincent 2007 - Classifica Finale

(Si ringrazia Ennio Finelli per le immagini fotografiche pubblicate in questo articolo)