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Le Traiettorie del Biliardo - pt. 17

"Lezione n°17: come applicare il Sistema Margutti: il metodo della convergenza (prima parte)"
 

Nella precedente lezione abbiamo introdotto la formula matematica di base del Sistema Margutti a Punti Fissi Moltiplicatori:

Mira = PF
x * CoefficienteDiagonale

Memorizzando i PF sul margine interno della sponda corta di partenza è possibile ottenere il punto di mira.
Proseguiamo in questa lezione la trattazione del Sistema Margutti a Punti Fissi Moltiplicatori, affrontando in maniera più approfondita il criterio di applicazione.
Figura
Fig. 1:
Una delle applicazioni a Punti Fissi Moltiplicatori del Sistema Margutti. I PF Moltiplicatori si trovano sul margine tra la sponda ed il panno e vanno memorizzati così come vengono proposti

applicare il sistema margutti

Le maggiori difficoltà che si possono incontrare applicando l’SM a Punti Fissi sono solitamente due:

1) i Punti Fissi Moltiplicatori sono disposti sul margine della sponda corta e sono fastidiosi da visualizzare

2) qualora si voglia ottenere una diagonale intermedia tra quelle unitarie bisogna, per ragione di calcolo, usare le virgole (i decimali)

Chiaramente queste immediate considerazioni non tengono conto di alcune valutazioni ben più interessanti. Vediamo come sia possibile evitare di giungere a delle conclusioni a volte troppo affrettate.
Per principio, ogni applicazione del Sistema Margutti richiede la convergenza verso un Centro Multiplo e Mappatura esterni al biliardo.
Questo implica che qualunque diagonale debba essere convergente e rispettare l’armonia delle altre.
Quindi per applicare il Sistema Margutti bisogna entrare nella mentalità che ogni diagonale ha un principio che l’accomuna alle altre diagonali sorelle:

• tutte le diagonali 10 (o coefficiente4) convergono verso un punto
• tutte le 20 (o coefficiente5) converge verso un altro punto, spostato verso dx di circa 71cm
• e così le altre a seguire...

Figura
Fig. 2:
Tutte le diagonali fondamentali 10 del Sistema Margutti. Dalla sponda corta ho usato i PF Moltiplicatori, mentre dalla sponda lunga la «classica» sottrazione

In pratica tutte le medesime diagonali devono convergere verso uno specifico punto fuori dal biliardo.
Questo che è il principio di base dei sistemi da me proposti è anche il motivo che ci permette di velocizzare i calcoli di parecchio. Vediamo come, in ciò che nel mio libro ho definito metodo della convergenza.

il metodo della convergenza

Innanzitutto definiamo la prima delle regole comportamentali per applicare un sistema numerico: quando si determina una diagonale attraverso un sistema numerico non bisognerebbe mai eseguire i calcoli direttamente sulla biglia battente.
Il motivo è semplice: utilizzando i numeri si procede per quantità unitarie e spesso si commettono errori di approssimazione che poi portano alla non corretta determinazione della traiettoria voluta.

Quindi
quando si vuole applicare un sistema numerico è buona norma cercare una traiettoria, non sopra, ma vicina alla biglia battente.
Per vicina s’intende la traiettoria più sicura che si conosce, quanto più nelle vicinanze della biglia battente.

Facciamo un esempio:

Vogliamo determinare una diagonale20 con la biglia battente posizionata come nella figura.
Anziché procedere direttamente sulla palla battente è possibile scegliere un riferimento prossimo ad essa.
Individuiamo così la diagonale20 (coefficiente5) che passa per il PF7, il Punto Fisso che approssimativamente reputo più vicino.
Per ottenere il punto di mira basterà moltiplicare 7*5 = 35.
Questa operazione mi da un’indicazione importantissima: inequivocabilmente, se dal PF7 miro il 35 ottengo una diagonale20.
Poiché per principio tutte le diagonali20 devono convergere verso lo stesso punto basterà da questa traiettoria di riferimento ottenuta convergere leggermente fino ad incontrare la biglia battente.

[Mi preme specificare che questa è un’operazione di convergenza, assolutamente da non confondere con quella di parallelismo dell’SMG!]

Per prendere dimestichezza con queste brevi operazioni di convergenza è consigliabile inizialmente inquadrare
almeno due PF che delimitano la biglia battente.

Se il PF superiore è il 7 sceglierò per PF inferiore il 6.

Quindi l’altra diagonale di riferimento di mira è la PF6 * 5 = 30.
In questo modo si può operare il passaggio da una diagonale20 all’altra facendo oscillare la stecca tra la diagonale PF7→35 e la PF6→30, finché non si ottiene la traiettoria passante per la battente.
Questa traiettoria ottenuta determina come le altre due una diagonale20.

Figura
Fig. 3:
Il metodo della convergenza: per ottenere una specifica diagonale sulla biglia battente è consigliabile convergere tra due diagonali simili, vicine

E’ chiaro che il discorso viene spiegato per un’ipotetica diagonale20, ma può adattarsi a qualunque diagonale.
Quando con la pratica si avrà un po’ più di dimestichezza con le operazioni di convergenza, sarete in grado di stabilire una traiettoria usando una sola diagonale di riferimento (dal PF più vicino).
In definitiva non occorre usare i decimali e le virgole per ottenere un valido risultato.

Nelle prossime lezioni
Concluderemo la trattazione del metodo della convergenza del Sistema Margutti ed integreremo tutte la applicazioni numeriche fin qui proposte. Intanto buon biliardo a tutti.


 
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