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Terzo appuntamento con il Campionato Nazionale Femminile: siamo ad Asti, in concomitanza con la 5a tappa del circuito BTP.
Una concomitanza, in realtà, che riguarda solo le semifinali e le finali, in quanto il nostro circuito inizia il sabato sera… quando finisce quello della gara Nazionale.
Nonostante gli enormi sforzi dell’organizzazione, apprezzatissimi per quanto mi riguarda, purtroppo la nostra gara passa in secondo piano e la sala si svuota appena i grandi nomi dei tabelloni finiscono di giocare.
Dovremmo studiare, insieme agli organizzatori, una formula che inviti il pubblico a vedere anche il gentil sesso in azione sul biliardo, anche in considerazione del fatto che negli ultimi anni il livello di gioco si è alzato molto rispetto al passato.
Cinzia Ianne, con tre vittorie su tre gare vera mattatrice
del campionato Nazionale Femminile 2007-2008
Detto questo, torniamo a parlare della gara: poche le assenze, solo 3 (ma è una costante nel nostro circuito purtroppo), e si sorteggiano i gironi all’italiana.
Alcuni gironi sono davvero molto duri, ben due i casi critici:
- Il girone dove ad affrontarsi sono: Raffaella Uggè, Alice Bertoncelli e la sottoscritta (Paola Luzzi, ndr). Il girone si conclude con una vittoria ed una sconfitta a testa, tutte con lo stesso risultato: 2 set a 1. In questi casi è il triste meccanismo della media punti a decidere, una soluzione estrema che non lascia scampo anche perché a passare come prima di girone è chi ha la media punti più alta e tra le altre due atlete vale lo scontro diretto; un misto tra fortuna e… fortuna insomma! La sorte è dalla mia, passo come prima di girone e lo scontro diretto favorisce Uggè su Bertoncelli che lascia la gara.
- Altro girone sofferto è quello composto da Anna Zuccari, Monica Lanza e Paola Mantovani. Qui l'ordine di classifica è più facilmente individuabile, in quanto c’è una differenza set a definire che Lanza è la prima del girone, mentre tra le altre due ragazze vale lo scontro diretto ed è Mantovani ad aver vinto su Zuccari e quindi a passare il turno.
Il tabellone da 16 è quindi completo e le atlete si dividono tra la sala e la chiesa sconsacrata per continuare gli incontri dai quali usciranno i 4 nomi delle semifinaliste.
Nella sede esterna Raffaella Uggè incontra subito Cinzia Ianne: verdetto favorevole per Cinzia che per 2 a 0 si porta ai quarti dove ad aspettarla c’è Paola Mantovani, vincitrice su Daniela Quadrelli per 2 a 1.
Nella parte alta del tabellone sono Marilina De Laude e Cristina Fiori a guadagnarsi l’accesso ai quarti di finale rispettivamente su Giulia Marinelli e Laura Spirito.
Assente alla prova di S.Vincent, alle altre due prove di
campionato due finali per Francesca Marino
Continua la sua corsa inarrestabile Cinzia Ianne che in 2 set liquida Paola Mantovani. Anche Cristina Fiori sembra determinata e in ottima forma e si impone per 2 a 0 sulla sempre inossidabile Marilina De Laude.
Nella sala «Michelangelo», nel frattempo, io sono alle prese con una Simona Agostini un po’ sottotono che non oppone molta resistenza e cede l’incontro in 2 set. Francesca Marino sarà la mia avversaria per un posto in semifinale dopo aver battuto Monica Lanza per 2 a 1.
Una splendida Elisa Capitanio, in ritrovata forma dopo un inizio di stagione un po’ incerto, ha la meglio su Costanza Bettoni per 2 a 0, stesso risultato ottiene Sara Sironi su Cristina Giannelli.
Purtroppo l’ora si è fatta tarda e la stanchezza inizia a farsi sentire e mentre la Capitanio chiude il secondo set in suo favore su Sironi, aggiudicandosi il posto in semifinale, io e Marino iniziamo l’incontro: porto a casa il primo set ma Francesca non demorde e si aggiudica il secondo; nel terzo non c’è niente da fare, Marino sembra non accusare la stanchezza e con una serie di tiri ottimamente eseguiti si porta in grande vantaggio, tento di recuperare ma mancano le forze, soprattutto mentali, e qualche errore di troppo non mi consente di raggiungere la mia avversaria che chiude il terzo set. Fine dei giochi per oggi, tutti a nanna!
Domenica ore 13.00, iniziano le semifinali: Ianne-Fiori e Capitanio-Marino.
Poco combattuta la prima dove Cinzia si impone per 2 a 0, un po’ più sofferta la seconda dove Marino concede un set alla sua avversaria per poi chiudere a suo favore l’incontro.
La finale la lascio raccontare ad una delle protagoniste che, per la seconda volta consecutiva, tenterà di portare via il primo posto a Cinzia. Anche stavolta non ci è riuscita ma… buona lettura!
Io vi aspetto a Mozzate (Co) per la 4a prova del circuito femminile, il 10 e 11 Maggio, prima della lunga trasferta di Mirabella Eclano prevista per il 7-8 Giugno dove si terrà la prova conclusiva del nostro Campionato.
La griglia finale della prova femminile e la premiazione della vincitrice, Cinzia Ianne
“«E così sia... verrebbe da dire, data l’inusuale, ma suggestiva ambientazione, la Chiesa sconsacrata di San Giuseppe ad Asti, in cui si sono svolte parte delle fasi eliminatorie e le finali di questa terza prova di campionato.
Wow! Un’altra volta in finale! E quasi faccio lo scherzetto alla Regina!
La chiesa era gremita: sul biliardo televisivo si sfidavano Maggio e Quarta, la prima delle due semifinali, su quello vicino al nostro cominciava l’altra, con Campostrini e Paoloni.
Cinzia aveva incontrato in semifinale Cristina Fiori vincendo per 2-0, io avevo avuto la meglio alla bella su Elisa Capitanio. Ora toccava di nuovo a noi, come la volta scorsa ad Alatri.
Seconda finale consecutiva tra
Cinzia Ianne e Francesca Marino
Un piccolo pubblico, incuriosito, composto per lo più da persone anziane, tifava soprattutto per me, ma si sa, viene naturale sostenere il più debole. Così, dopo aver guadagnato una biglia libera con una bella steola, realizzo 14 punti di acchito e vinco la prima partita con mia (ma non solo) grande sorpresa. Poi inizia il secondo incontro, e Lei parte decisa, allungando il vantaggio di venti punti. Stavolta resisto, insisto, non desisto e piano piano le arrivo a due punti: 22-20. Mi rendo conto che soffre un poco, cosa che per Cinzia significa non realizzare il pieno... e si presenta l’occasione perfetta: uno sfaccio sulla lunga che mi permetterebbe di passare in vantaggio in un momento critico, e cioè quando l’avversaria è in debito di una partita e si è appena fatta rimontare nella seconda e decisiva. Maaa...
C’è un Ma. O meglio... non ci sarebbe, ma io riesco a trovarlo (Korra era sicuro che ci sarei riuscita a complicarmi la vita...).
Un pallino riposa vicino al castello, e io che penso?
Condizionata dall’ossessiva idea della messa, sempre e ovunque, opto per un retro di misura, anziché sparare proprio su quel pallino (cosa che provata in allenamento il giorno dopo mi permetterà di realizzare al primo tentativo 11 punti!).
Aaaarrrgh! La mia palla sfiora gli omini e si presenta per la risposta di Cinzia che non si fa attendere e non sbaglia, Lei!
La terza e ultima partita è giocata da entrambe a buon livello ma Cinzia, rinfrancata, mi tiene a distanza fino alla vittoria. Al termine si complimenterà con me per aver giocato la mia migliore partita quando anche Lei giocava bene, e non è cosa da poco!
Nonostante un sabato difficile non posso che esser contenta. Mi resta l’amaro di non aver saputo approfittare di quella seconda partita.
Carlo Cifalà, che poco prima avevo salutato, mi ha detto sapendo che incontravo la Regina: “Ci vuole cervello per giocare a biliardo. Cervello e fede.” - Beh, gli ho risposto, - allora non sono messa molto bene: fede, nulla, cervello, a tratti... Ha dimenticato di dirmi che ci vuole anche Coraggio!»
”
di Francesca Marino
(Si ringrazia Corrado Giavara per le immagini pubblicate nell'articolo e nella galleria fotografica)