Dopo l’eliminazione ai quarti di finale dell’anno scorso, ad opera della Danimarca, la Spagna quest’anno non scende in campo con i migliori giocatori (Sanchez non ha partecipato), ma riesce tuttavia a strappare al favoritissimo Belgio il primo posto. Il Belgio infatti si era deciso a schierare due fortissimi, ed in strepitosa forma, giocatori: Eddy Merckx e Roland Forthomme, proprio per riportare il titolo alla nazione, dopo lunga assenza.

Gli spagnoli Legazpi e Palazon,
nuovi campioni europei in carica

Finiti i gironi eliminatori, il Belgio A incontra nei quarti la squadra del Belgio B (Philipoom e Kurt Ceulemans); Merckx accusa le prime fatiche contro Philipoom, vincendo per 2 a 1 e media bassa, appena 1.193; l’altro componente la squadra, Forthomme, invece spicca per la netta vittoria per 3 a 0 su Ceulemans e media 2.250 con 12 di serie massima. Dal canto loro gli spagnoli vincono nei quarti contro la Nazione detentrice del titolo, la Danimarca A (Lohse e Andersen).

Gli altri semifinalisti sono la Turchia, che rimpiazza con Cenet e Yasin i nomi più illustri che sono ormai fuori per i noti problemi con la loro federazione, poi l’Olanda, con Burgman e Van Erp; l’Austria supera la Germania e completa il quadro dei quattro semifinalisti.

Nella penultima fase del campionato la Spagna supera la Turchia e il Belgio vince sull’Austria; Merckx vince contro Efler per 3-2 e Forthomme, contro Kronlachner, vede l’incontro sospeso sul 2-2 perché ormai inutile il proseguimento per differenza punti.

Ma la vera sorpresa avviene nella finale tra Merckx e lo spagnolo Legazpi: quest’ultimo vince con un secco 3-0, medie 1.451 e 0.931.

Forthomme deve vincere a sua volta per 3-0 con media superiore a Palazon per poter sperare nel primo posto, ma sull’1-1 l’incontro viene interrotto, per gli stessi motivi accennati prima, decretando così la vittoria del team spagnolo. Le nazioni partecipanti erano 20, molte delle quali con due squadre, la Francia, paese organizzatore, aveva tre squadre. La Spagna realizza una buona media, oltre 1.400, inferiore di un soffio a quella olandese. Ancora abbastanza indietro come livello di gioco le squadre della Repubblica Ceca, il Montenegro e il Lussemburgo (finiti i bei tempi del grande Fonsy Grethen). Inutile dire che i giocatori migliori in assoluto di ogni nazione come Blomdahl, Jaspers, Caudron, etc, erano assenti. Forse è un bene perché così si da spazio a giocatori emergenti che spesso sono letteralmente soffocati dai più titolati nelle competizioni intenazionali.

Italia assente per apatia (!). L’anno scorso eravamo presenti con Oddo e Mancini. Il futuro è nelle mani dei volenterosi.

(Si ringrazia la produzione Kozoom per le immagini fotografiche presenti in questo articolo; nel sito ufficiale potete trovare la galleria fotografica completa e un'interessante Video Magazine)