Eccoci qui a raccontare, come in un bel sogno, di Marco che riconquista il prestigiosissimo titolo mondiale dopo quello del 2002. Stavolta la soddisfazione è ancora maggiore perché la vittoria è venuta in una combattutissima finale contro il campione per eccellenza nella carambola tre sponde mondiale, e cioè Torbijon Blomdahl: più volte campione del mondo e vincitore di innumerevoli tornei e campionati, è considerato al momento l'erede dell'insuperabile "Mr.100, Raymond Ceulemans", il belga che più di ogni altro ha vinto titoli in tutte le specialità della carambola.
Marco durante il mondiale appena vinto
Tre a due il punteggio finale con una rimonta nell’ultimo set del nostro beniamino che era indietro 13 a 7; ma la classe e il temperamento da grande campione son venuti fuori al momento giusto e con una bricolle non proprio facile Marco terminava, con manifesta commozione e gioia, la sua gara.
Vi rimandiamo all’articolo dettagliato sul campionato del mondo e in questo spazio lasciamo il posto ad una intervista fatta a freddo, tre giorni dopo la vittoria, ma ricca ancora di emozione e di palpitante gioia per la superba prestazione. E’ una vittoria di tutto il biliardo sportivo italiano, non solo della carambola. La FIBiS è stata sempre vicina ed attenta alla carambola, anche se numericamente minoritaria rispetto alle altre discipline, e Marco Zanetti ha avuto sempre la comprensione dei dirigenti nazionali. Il Presidente Mancino si trovava a St. Wendel per il congresso annuale dell’UMB ed aveva seguito il percorso di Marco sino alle semifinali; purtroppo è dovuto rientrare in Italia prima delle finali e non ha potuto partecipare alla cerimonia di chiusura con l’inno italiano per il primo posto di Marco.
Ecco adesso la breve intervista che Marco Zanetti ha concesso per il bweb Magazine (ricordandovi anche l'intervista che ci ha rilasciato circa due anni fà).
bweb: «Marco, siamo in finale col punteggio 13 a 7 per Blomdahl; ti ricordi le emozioni e cosa ti è passato in testa in quel momento?»
«All'inizio partita mi ero ripromesso di giocarmela fino in fondo e la fine non era ancora giunta, non mi arrendo mai fino all’ultimo punto...»
bweb: «Tutto era passato liscio nel girone eliminatorio e poi negli ottavi e quarti di finale; Bury è stato, a parte la finale, l'avversario più ostico?»
«Non va dimenticato che il tedesco Horn aveva iniziato benissimo il nostro incontro, e che Kasidokostas mi ha praticamente lasciato sulla sedia per tutto il terzo e quarto set. Certamente l'incontro con Bury è stato il più snervante in quanto avrei potuto chiudere già al terzo set, e questo pensiero mi ha accompagnato per il resto della partita. Per fortuna nel finale avevo ancora a disposizione 2 time-out che ho utilizzato per gli ultimi due punti che erano entrambi di non facile esecuzione.»
bweb: «Sappiamo che in tribuna c'erano anche Martina e il piccolo Samuel; scommettiamo che hai dedicato la vittoria anche a loro, è vero?»
«La presenza della mia famiglia è stata determinante per trovare un equilibrio, specie nelle fasi del dopo-partita. Però voglio anche ringraziare l'altro giocatore italiano, Salvatore Papa di Catania, che mi ha fatto sentire tutta la sua vicinanza e che mi ha dato una bella carica nei momenti importanti degli incontri. Poi penso anche ad Antonio Oddo, che sta attraversando un periodo molto particolare, al quale auguro di tutto cuore una piena guarigione. Dedico questo titolo mondiale a tutti gli amici italiani che mi danno il loro supporto e che trepidano con me durante le gare. La mia vittoria è per tutti voi!»
Secondo titolo mondiale per Marco dopo quello conquistato nel 2002 in Danimarca
bweb: «Ti abbiamo visto commosso ed emozionato quando hanno suonato l'inno nazionale durante la cerimonia di chiusura.»
«Veramente la grande emozione è uscita un pò prima quando il Presidente UMB, con un timbro di voce adeguato alla circostanza, mi ha proclamato Campione del Mondo invitandomi sul podio. In quel momento ho scaricato tutta le tensione accumulata in questa indimenticabile giornata, e ho capito che è proprio vero che le vittorie più belle sono quelle più sofferte!»
bweb: «Trovi qualche differenza, a parte il prestigio del titolo in palio, tra il campionato del mondo e una delle tante prove di coppa del mondo?»
Zanetti e il massè
«Certamente sì, il Campionato del Mondo è l'evento più prestigioso della stagione, quello che tutti vorrebbero vincere se potessero scegliere.»
bweb: «Marco, sei nato nel 1962, e dopo tanti anni di carambola, credo più di 30, vinci il tuo secondo titolo mondiale e non sembri nemmeno sazio; al contrario di tanti altri sport, il biliardo non ha limiti di eta?»
«Nel biliardo una buona coordinazione psico-fisica è l'elemento fondamentale. Mi piace paragonare il biliardo al golf, anche in questo sport l'età non è così determinante essendo sport di non pura fisicità.»
bweb: «La carambola in Italia soffre di "separazione forzata"; tu a Bolzano e in giro per il mondo e il restante 98% dei carambolisti a oltre 1500 km di distanza: cosa si può fare?»
«Le decisioni su quali discipline promuovere e su come farlo riguardano le strutture federali, questa domanda andrebbe rivolta a chi ne detiene la competenza. Certamente più opportunità di vedermi giocare potrebbero fare solo del bene a tutto l'ambiente.»
bweb: «Ancora complimenti, a nome di tutta la redazione del Magazine e di tutti gli amanti del biliardo in Italia; ci puoi dare un consiglio per migliorare a carambola?»
«Semplificare le cose anzichè renderle più complesse, cercando di standardizzare i modi di colpire la propria bilia. Giocare anche molto con la bilia n° 2 per evitare rimpalli e per cercare di posizionarla favorevolmente. Allenarsi da solo è molto più produttivo che in due in quanto si possono ripetere certi tiri quanto si vuole. Evitare le sbracciate incontrollate e i colpi "strappati". Se si vuole una forte reazione, lavorare sulle velocità e l'inclinazione della stecca. Io stesso lo faccio regolarmente ed è sorprendente, nonostante la mia esperienza e le migliaia di ore trascorse sul biliardo, continuare a scoprire cose nuove. Se questo riguarda il sottoscritto, ciò può essere valido anche per chiunque altro, a condizione di possedere capacità di osservazione e uno spirito attento.»
Grazie Marco per queste tue parole, in bocca al lupo per le prossime prove internazionali e un saluto caloroso dal mondo del biliardo italiano!
Durante l'intervista Zanetti dedica la sua vittoria, fra gli altri, anche ad Antonio Oddo. Oddo sarà purtroppo assente dai tavoli di gioco per un bel pò a causa di una malattia che lo costringe all'inattività; Antonio
sta riprendendosi lentamente e così la redazione di bweb gli fa i
migliori auguri di pronta guarigione nella speranza di vederlo al più presto
sui campi di gara: AUGURI ANTONIO!
Campione del Mondo!