Grand Prix di Saint Vincent: Caria mette il secondo sigillo
Di Paola Luzzi, in Stecca - Articoli - dicembre 2007

Il mese di Novembre, per gli affezionati del nostro bellissimo sport, ha un significato ben preciso: Grand Prix di Goriziana di Saint Vincent, che quest’anno arriva alla 32a edizione.

Il Grand Prix è «la gara» per eccellenza, quella alla quale non si può mancare e le numeriche lo dimostrano ampiamente; anche quest’anno più di 1700 giocatori si sono spostati dalle varie zone d’Italia per raggiungere la splendida località di Saint Vincent, sede della prestigiosa manifestazione organizzata dalla New Project sotto l’egida della FIBiS, con il patrocinio della Regione Autonoma Valle d’Aosta e del Comune di Saint Vincent e grazie alla collaborazione del Casinò de la Vallèe. In questa marea di giocatori c’era anche la sottoscritta in veste di inviata per i nostri lettori e di… giocatrice! Anche quest’anno, infatti, nelle giornate delle finali, 23, 24 e 25 Novembre si è tenuta anche la prima prova del Campionato Italiano Femminile.

Questa 32a edizione è stata vinta da Massimo Caria, 47 anni, di Milano. Massimo è un giocatore molto conosciuto per le sue eccelse doti tecniche soprattutto nei giochi che prevedono i 9 birilli (goriziana e tutti doppi), in molti si chiedono quale sia il suo segreto soprattutto per quanto riguarda i tiri di sponda che lo contraddistinguono per precisione e misura, lui scherzosamente risponde dicendo che da anni sta mettendo a punto uno studio tutto suo, innovativo e rivoluzionario... il “Per me va bene li”!

E’ chiaro a tutti che questa teoria non è applicabile seguendo un corso o frequentando una scuola di biliardo particolare ma racchiude in se l’essenza di questo giocatore: nessun conteggio, nessuna diagonale e nessun riferimento per andare a prendere una bilia che sta al di là del castello.

Solamente intuizione, steccata morbida e… sensibilità.

Ma iniziamo dal principio, o quasi.. eccomi a girare per le viuzze di Saint Vincent, con ombrello obbligatorio vista l’inclemenza del tempo, per recarmi al Palais dove stanno per avere inizio le fasi finali della manifestazione.


Massimo Caria, Claudio Bono, Andrea Mancino e Vincenzo Consagno
fra due splendide hostess del Palais di Saint Vincent

215 i finalisti di questa manifestazione che per la prima volta quest’anno prevede la qualificazione con la classica batteria ad 8 giocatori, ma andiamo con ordine. La manifestazione è iniziata il 10 di Novembre e per 15 giorni 1720 giocatori si sono dati battaglia sui 17 tavoli predisposti all’interno del Palais; 12 ore al giorno di qualificazioni che hanno visto esclusioni inaspettate come quella di Nestor Gomez, Fabio Cavazzana, Marco Sala e del neo vincitore della prima prova BTP di San Giovanni Rotondo, Antonio Girardi. Nella specialità della «goriziana» non di rado ci troviamo di fronte ad esclusioni importanti, è un gioco particolare dove anche un minimo errore può costare la partita e, oltre ai nomi già citati, ne sa qualcosa Gustavo Torregiani: vincitore di ben due edizioni di questo Gran Premio che quest'anno perde, nel girone di qualificazione, per mano di uno sconosciuto ai più, Raffaele Trevisan di Milano. «E che c’è di strano?».
Direte voi.

Di strano c’è che Gustavo Torregiani lo scorso anno perdeva per entrare negli 8 con… Raffaele Trevisan, una coincidenza alquanto rara.

Nella stessa giornata arriva però anche una bellissima novità, un nuovo record viene infranto al Grand Prix di Saint Vincent: una donna arriva alle fasi finali della gara. La donna in questione è la 6 volte Campionessa Italiana Cinzia Ianne che non si accontenterà di arrivare nella fase finale ma vincerà altri due incontri perdendo il terzo per entrare nei 32 finalisti. Ottimo successo personale di Cinzia, e grande risultato del biliardo femminile del quale Cinzia è la massima esponente.

Dopo 15 giorni di durissimi incontri che, ricordo, si sono disputati al meglio delle 3 partite ai 400 punti, il tabellone finale è quindi completo di tutti i più grandi nomi del biliardo italiano: Aniello, Quarta, Albrito, Mannone, Caria, Marcolin, Cifalà, Rizzo, Martinelli, Lopez, e tanti altri.

Le fasi finali si svolgono in 2 giornate, venerdì 23 e sabato 24 Novembre, dalle quali usciranno i 16 finalisti che si contenderanno il titolo. Vediamo cosa è successo in queste due giornate.

Venerdì 23 novembre

Il primo ad approdare alle fasi finali di domenica 25 novembre è il toscano David Martinelli, quattro incontri ben disputati concedendo solamente due set; uno alla seconda partita a Socci Roberto (LI) e uno nella finale di batteria contro Juan Fillia. Il secondo finalista è Domenico Gabriele, di Foggia, promosso alla categoria Nazionale quest’anno, disputa una bellissima finale con il neo Nazionale-Pro Ernesto Giangregorio. Si ferma al secondo incontro il Naz-Pro Gaetano Romeo (AG) altro favorito della batteria.


Premiazione di Salvatore Mannone

Terzo finalista un altro protagonista della prima prova BTP, dove ha terminato al secondo posto, Ciro Davide Rizzo, vincitore di un girone «di ferro» dove ha battuto, in ordine e senza perdere nemmeno un set: Gerardo Mascolo (SA), Gianni Bombardi (BI) e Paolo Diomajuta (LT). Splendida finale di batteria con Daniel Lopez (RN) che lo costringe alla bella ma Rizzo non cede e mette il sigillo per il tabellone finale di domenica.

Alto nome del biliardo italiano il quarto classificato della giornata, Salvatore Mannone (MI), che si aggiudica l’accesso alle finali battendo all’ultimo incontro il Campione Italiano a Coppie Davide Tommasello (PA).

Scontato ma combattuto il passaggio alle fasi finali del Campione del Mondo in carica Michelangelo Aniello (AV), che supera in finale, alla bella, Andrea Paoloni (AN). Mentre Vincenzo Consagno passa al turno domenicale battendo il pluricampione Carlo Cifalà (FI).

Pietro Guerrera (ME) e Davide Vico (SV) completano la rosa degli 8 di questo venerdì.

Inutile dire che il pubblico è stato numerosissimo in tutte e tre le giornate delle finali, ma veniamo al sabato.

Sabato 24 Novembre

Massimo Caria (MI) è stato il protagonista indiscusso di questa giornata, nello stesso girone elimina il secondo classificato della 30° edizione, Andrea Quarta (TO) e in finale di batteria il vincitore della passata edizione Daniele Montereali (RM).

Entra nei 16 finalisti anche Riccardo Belluta (MI) vincitore di una bella e sudata finale con Giovanni Cioffi (MI).

Il terzo finalista è Ennio Campostrini, che esce vittorioso dall’incontro più temibile in batteria contro Crocefisso Maggio (BR). Raggiunge le fasi finali anche Rocco Summa (BS), uno tra i favoriti di questa manifestazione. E tra i favoriti non poteva mancare Arturo Albrito (TO), specialista dei 9 birilli che esce vincitore prima con Rossano Rossetti (AN) e, all’ultima partita della giornata, con Pasquale Riccardo (MI).

Non riesce a raggiungere il traguardo della finale Riky Nuovo (BG), finalista dell’edizione del 2005 battuto in finale di batteria da Salvatore Calleri di Pavia. A completare il tabellone finale Ivano Merli (AN) e Giuseppe Liccardo (CH).

Nella stessa giornata hanno inizio le qualificazioni della prima prova del Campionato Nazionale femminile con i consueti gironi eliminatori all’italiana, ognuno composto da 3 giocatrici.

testo alternativo

Le sedici finaliste disputano la prima partita per accedere al tabellone da 8 previsto per la giornata di domenica. Costanza Bettoni (BS) supera agilmente Simona Agostini (FI), Laura Spirito (RE) vince su Sara Sironi (MI), stesso risultato per Angela Giliberti (AV) che ha la meglio su Cristina Giannelli (VA). Giulia Marinelli (TO) guadagna battendo, dopo una dura rimonta, Raffaella Uggè (PC) e Patrizia Tuzza (MI) perde per mano di Marilina De Laude (IM) vincitrice proprio qui a Saint Vincent nel 2006. Io incontro Daniela Quadrelli (PC) che mi perdona qualcosa di troppo e mi agevola così il passaggio al turno successivo.

A completare il girone da 8 Cristina Fiori (RM) e Cinzia Ianne (MI).

Domenica 25 novembre

In una splendida giornata di sole, dopo tanta pioggia, hanno inizio le fasi finali del Grand Prix di Goriziana e della prima prova del Campionato Nazionale femminile, partiamo da quest’ultima.

Ore 10, tutte pronte ai nastri di partenza. Nella parte bassa del girone Cinzia Ianne incontra la giovane Giulia Marinelli che riesce a tenere testa alla pluricampionessa, almeno nella prima parte della partita, poi la classe e la bravura di Cinzia prendono il sopravvento e per Giulia non rimane che deporre le armi e stringere la mano alla sua avversaria. Stessa sorte tocca a Marilina De Laude contro un’agguerrita Cristina Fiori che conquista l’accesso alla semifinale.

Partita molto tirata quella tra la sottoscritta e Costanza Bettoni dove quest’ultima sbaglia, in finale di partita, concedendomi la possibilità di chiudere l’incontro.

Molto sofferta anche la vittoria di Angela Giliberti su Laura Spirito: quest’ultima parte bene aggiudicandosi un vantaggio di un centinaio di punti sulla giocatrice avellinese che però non si da per vinta e grazie ad un’ottima rimonta si aggiudica la vittoria.

Ore 15.30, semifinali. Parto bene con Angela Giliberti,che inizialmente incontra alcune difficoltà ad adattarsi al biliardo, realizza poco sia sui tiri diretti che su quelli di sponda e mi permette di raggiungere un discreto vantaggio che, nonostante la rimonta della mia avversaria iniziata comunque un po’ tardi, mi permette di accedere alla finalissima.

Sull’altro tavolo Cristina Fiori tenta di mettere in difficoltà Cinzia Ianne che però esprime sempre un gioco di altissimo livello e non trova grosse difficoltà a guadagnarsi il passaggio all’ultimo turno di gioco.

Finale poco spettacolare quella mia e di Cinzia, lei nettamente superiore sia sui tiri diretti che di sponda, prende subito un largo margine di vantaggio che le permette di gestire in suo favore la partita. Quando Cinzia gioca così è difficile, quasi impossibile, tenerle testa. Brava Cinzia, bella e meritata vittoria!

Chiusa la parentesi femminile, torniamo a parlare del Grand Prix di Goriziana. Siamo agli ottavi di finale dove uno strepitoso Mannone ha la meglio su Rizzo, Martinelli esce vittorioso dall’incontro con Gabriele, Caria vince su Liccardo, Belluta si impone su Campostrini e Merli manda a casa uno dei favoriti di questa manifestazione, Rocco Summa. A dimostrazione di quanto la goriziana sia un gioco impegnativo e fatto di piccole differenze va sottolineato che tutti questi incontri si sono conclusi all’ultimo set e, in molti casi, con differenze di punteggio minime tra i giocatori.

Molto più agevoli invece i passaggi di Consagno su Guerrera, Aniello su Vico e Albrito su Calleri, terminati tutti per due set a zero.

Quarti di finale, per i quali non sono esistite vittorie nette, ma in tutti e quattro gli incontri si è sempre andati alla bella. Ottima la prestazione fino a questo momento di Martinelli che però si scontra con un Mannone in ottima forma che si aggiudica il primo posto in semifinale. Sconfitta assolutamente non pronosticata quella di Michelangelo Aniello per mano di un giovane e quanto mai nuovo a questo tipo di manifestazione Vincenzo Consagno. Altro match molto seguito quello tra Massimo Caria e Riccardo Belluta, due esperti di questa specialità che hanno offerto uno spettacolo unico che però ha visto Belluta cedere il passo ad uno strepitoso Caria.


Claudio Bono premia Arturo Albrito

L’ultimo posto in semifinale se lo aggiudica Arturo Albrito, giocatore di innato talento che sta un po’ in disparte dalle competizioni nazionali ma che di questa specialità è un vero e proprio maestro. Buona comunque la prestazione del suo avversario Ivano Merli di Ancona.

Le semifinali vedono Salvatore Mannone affrontare Vincenzo Consagno e Massimo Caria contro Arturo Albrito. Senza nulla togliere alla prima, dove Consagno impone il suo gioco sbagliando pochissimo e lasciando poche chance al plurititolato Mannone, è stata la seconda semifinale a dare vero spettacolo: Caria e Albrito, due specialisti della goriziana, hanno dato vita sul biliardo televisivo ad un grande incontro caratterizzato da colpi di grande maestria e misure delle forze di assoluta precisione.

Nonostante una bellissima rimonta di Albrito è Caria a vincere e passare in finale nel Grand Prix di Saint Vincent.

Finalissima attesa quella che sta per iniziare qui al Palais, da una parte Massimo Caria, giocatore dalla classe innata, esperto gorizianista e determinato a scrivere per la seconda volta, dopo il 1998, il suo nome nell’albo d’oro di questa manifestazione. Dall’altra Vincenzo Consagno, giocatore molto più giovane, meno avvezzo a questo gioco anche se ha dimostrato di saperci fare e parecchio!

Inutile dire che i pronostici sono per la maggior parte a favore di Caria, soprattutto per la grande esperienza in questa specialità e il risultato non si fa attendere molto. Caria inanella due set consecutivi lasciando poco spazio al giocatore salernitano che, probabilmente, è già appagato dall’ottimo piazzamento e non oppone grosse resistenze; un abbraccio finale tra i due giocatori sancisce la grande armonia, la sportività e la gioia di entrambi per questo splendido risultato: Massimo Caria è il vincitore della 32a edizione del Grand Prix di Saint Vincent!

Il prossimo appuntamento della stagione è al Palafiori di Sanremo dal 18 al 23 di Dicembre per il 1° Gran Premio Città di Sanremo.

Ma leggiamo impressioni, sensazioni e stati d’animo di alcuni dei protagonisti di questa manifestazione:

Massimo Caria

BW: Vincere il GP di Saint Vincent, che significa per te?
testo alternativo
Vincere una gara così importante è stata per me una gratificazione di quello che faccio quotidianamente in sala, un premio per la serietà e la costanza nell'allenamento. E poi la mia compagna Monica, prima della gara, mi aveva chiesto di dedicarle questa vittoria e l'ho fatto con grandissima soddisfazione. Da diverso tempo Monica rappresenta un punto fermo nella mia vita, abbiamo due stupendi figli insieme, è una donna che ha saputo darmi tantissimo e dedicarle questa vittoria è il minimo che posso fare.
La goriziana è un gioco dove il tocco di sponda conta tantissimo e per il quale mi sento particolarmente portato, poi l'insieme delle cose, la giusta concentrazione, quel pizzico di fortuna che ci vuole sempre, la giusta condizione fisico mentale mi hanno portato a questo successo.

BW: Hai vinto anche nel 1998. Quale vittoria ti ha dato più soddisfazione? Perché?
Sicuramente questa è stata, sotto l'aspetto della tensione, quella che mi ha dato di più. Vincere è stato davvero difficile, ho dovuto battere giocatori fortissimi: Monterali, Quarta, Belluta fino alla semifinale con Albrito.

BW: Quale è stata la partita più dura?
Sicuramente la semifinale con Arturo, una partita carica di tensione giocata sul filo della precisione. Ma ricorderò per un bel po' anche la partita con Liccardo, nella quale me la sono vista davvero brutta: 386 pari alla bella e tirava lui! Fortunatamente ha fatto 4 mancando la chiusura per un soffio... sono quelle partite che si ricordano per tutta la vita.

Vincenzo Consagno

BW: Sei uno dei giovani emergenti di questo sport, e un secondo posto a Saint Vincent è un bel biglietto da visita per la stagione: cosa ti aspetti dopo questa vittoria?

testo alternativo

Di continuare così! (sorride) La stagione è iniziata molto bene, ho vinto il girone di qualificazione alla prima prova BTP perdendo poi alla seconda con Mignolo. Questo grandissimo risultato mi porta 21° in classifica generale quindi i presupposti ci sono, spero di continuare a giocare bene.

BW: Cosa ti è mancato in finale con Caria?

Beh… sicuramente mi sentivo molto appagato dall’essere arrivato in finale ad una gara tra le più importanti in Italia. Mi sono rilassato troppo, non ci ho messo la grinta che serviva ma va benissimo così, sono molto soddisfatto della mia gara.

BW: La goriziana è un gioco per il quale ti senti portato? O preferisci comunque l'italiana?

A dire il vero, fino a qualche giorno fa, nessuno credeva fossi portato per questo gioco, mio padre per primo che mi ha detto più di una volta «tu di questo gioco non capisci niente», ora però si è dovuto ricredere (sorride). Al di la di questo ottimo risultato, preferisco comunque l’italiana, la sento più mia come specialità.

BW: La partita più impegnativa?

Beh... sono state due, la prima con De Feudis nel girone di qualificazione per entrare nei 16, partita tiratissima e poi senz’altro quella contro Michelangelo Aniello, conclusasi alla bella. Quella invece che mi è piaciuta di più è stata quella con Salvatore Mannone, nella quale ho fatto pochissimi errori esprimendo un bel gioco.

BW: Qualche dedica speciale?

Sicuramente alla mia famiglia. Ma voglio dedicare questo secondo posto alla mia fidanzata, Gerarda, che sopporta instancabile tutte queste lunghe trasferte. Parte di questo successo lo devo anche a lei che mi fa stare sereno e accetta con sacrificio questa vita un po’ da nomade che conduco.

Salvatore Mannone

BW: Soddisfatto del tuo piazzamento?

testo alternativo

Sono contentissimo di questo terzo posto. Ho sempre detto e sostenuto che in un ambiente come quello di Saint Vincent è difficile trovare le condizioni ideali per esprimersi al meglio. Lo scorso anno arrivavo vincitore dalla prima prova di Spadafora e, nonostante fossi in una forma strepitosa, ho perso alla prima partita di qualificazione. La goriziana è un gioco fatto di piccole sfumature e basta davvero un niente per perdere una partita.

BW: Cosa nei pensi del vincitore, Massimo Caria. Vittoria meritata?

Assolutamente si. Ha vinto delle partite durissime sulla carta, ha battuto il vincitore dell’ultima edizione Daniele Montereali, poi Riccardo Belluta e Arturo Albrito, giocatori durissimi in questa specialità. Ha sicuramente dei grossi meriti, sta giocando bene ed è riuscito a trovare la condizione mentale ideale per giocare bene e vincere, sono molto contento per lui.

BW: Dopo due ottime prestazioni con Rizzo e Martinelli hai ceduto il passo al giovane Consagno, cosa ha determinato la tua sconfitta?

Sono state sicuramente due partite anomale nelle quali non sono mai riuscito a trovare la possibilità di rimettermi in partita. Va detto che Vincenzo ha giocato molto bene sbagliando davvero poco.

(Si ringrazia il Sig. Ennio Finelli per le immagini fotografiche pubblicate in questo articolo)


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