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Northern Ireland Trophy 2007

"Torna al successo lo scozzese Maguire"
 
Stephen Maguire
Stephen Maguire torna al successo dopo 2 anni difficili

Anno 2004, nasce una nuova stella. Giunta al tramonto l’era Hendry, lo snooker era da alcune stagioni dominato dai tre «gemelli» (così chiamati perché nati nello stesso anno, il 1975) che avevano detronizzato il sette volte campione del mondo: O’Sullivan, Higgins e Williams, il quale nella stagione precedente aveva siglato il Grande Slam vincendo UK Championship, Masters e Campionato del Mondo. Un nuovo nome si affaccia alla ribalta, imponendosi a sorpresa tanto nello European Open come nel prestigiosissimo Campionato del Regno Unito: il giovane scozzese Stephen Maguire.

Simili vittorie non avvengono per caso, e tutti si aspettavano di aver trovato il possibile «quarto incomodo». Invece Maguire si ferma, smarrisce la strada che aveva portato il suo indiscusso talento a quei grandi successi, si siede e lentamente scivola indietro in classifica. Fino al 2007, anno nel quale il ragazzo scozzese che gioca senza il cravattino (ha ottenuto una deroga speciale per problemi di allergia al collo) dà ai suoi tifosi incoraggianti segnali di ripresa, raggiungendo tre volte le semifinali, l'ultima delle quali al Campionato del Mondo, dove contro Higgins gioca un biliardo spettacolare fino al 14-10, lasciandosi poi sopraffare nel finale dalla tensione e dal più esperto avversario (che andrà in seguito a vincere il titolo).

La stagione 2007/2008 comincia in sordina per il ragazzo di Glasgow, con due sconfitte contro pronostico negli ottavi di finale (particolarmente dolorosa quella contro Stevens allo Shanghai Masters, quando si fa rimontare dal 4-0 per il 4-5 finale), ma lo snooker di questi anni è fatto così: non ci sono più giocatori imbattibili, il livello medio si è alzato enormemente, e ad ogni torneo assistiamo a numerose sorprese e avvicendamenti al vertice.
Non fa eccezione questo Northern Ireland Trophy, il cui nome del vincitore (ormai l'avrete capito) è quello «nobile» di Maguire, ma che a partire dal finalista (il non più giovane e piuttosto arretrato in classifica O'Brien) ci conferma quanto sia oggi difficile fare dei pronostici e individuare dei chiari favoriti per la vittoria finale.

Premier League:
prosegue il regno di O'Sullivan


Ronnie O'Sullivan si aggiudica per la settima volta in carriera (la quarta consecutiva) la Premier League, campionato che si svolge da settembre a dicembre tra 7 dei giocatori più rappresentativi del circuito. La prima fase, di gironi all'italiana, si è conclusa col cinese Junhui in testa, seguito da Hendry, O'Sullivan e Higgins. Questi quattro si sono disputati il titolo a eliminazione diretta; la finale è stata tra i primi due giocatori in classifica mondiale, con O'Sullivan che ha superato Higgins per 7-3 incassando un premio complessivo di 83.000 sterline.

Cominciamo questa cronaca proprio dall'irlandese Fergal O'Brien, giocatore roccioso, grintosissimo, ma ormai apparentemente in declino: da molti anni a questa parte la sua classifica finale è inferiore a quella dell'anno precedente, e l'età non è più tale da far pensare a un'inversione di tendenza. Ma come abbiamo detto poco fa, e come ci hanno già mostrato Dominic Dale e Marco Fu nei primi due tornei della stagione, chiunque tra i primi 30-40 giocatori del mondo, azzeccando la settimana giusta, può mettere in fila giovani emergenti e «mostri sacri» senza alcun rispetto. E succede così che l'irlandese O'Brien, presente in una finale per l'ultima volta nel 1999 (quando vinse il British Open), parte dal turno di wild card e si fa strada verso la finale lasciandosi dietro nientemeno che i primi due giocatori del mondo (Higgins e O'Sullivan) oltre a Dave Harold, Barry Hawkins e il giovane Mark Allen, sempre più proiettato verso risultati di grande prestigio. Davvero niente male! Particolarmente rimarchevoli la rimonta finale dal 3-4 al 5-4 contro Higgins (ancora un difficile avvio di stagione per lui) e la straordinaria prestazione che lo ha portato ad annichilire per 5-2 Ronnie O'Sullivan. «The Rocket» proveniva da una straordinaria impresa compiuta il giorno prima contro Allister Carter: sigla la sua vittoria per 5-2 con 5 centoni (è la prima volta nella storia che ciò avviene in una partita al meglio dei 9 frame) tra cui un 147! Vincitore o perdente, Ronnie è sempre al centro della cronaca.

Niente affatto più agevole è stato il cammino di Maguire: a parte un facile primo turno (contro David Gray), lo scozzese ha dovuto superare uno dopo l'altro tutti i migliori prodotti delle ultime generazioni di giocatori: prima il cinese Junhui (che finalmente vince una partita, ma è ancora lontano dai suoi giorni migliori), poi l'australiano Robertson, e in una splendida semifinale l'acerrimo rivale Shaun Murphy. Vale la pena ricordare l'episodio che dette il «la» alla disputa tra i due, che non nascondono affatto di detestarsi a vicenda: torniamo per un attimo al 2004, Grand Prix, primo turno, si affrontano i due giovani emergenti Shaun Murphy e Stephen Maguire. L'incontro sta per iniziare ma Maguire si accorge di aver dimenticato il gessetto negli spogliatoi, e chiede all'arbitro il permesso di assentarsi qualche minuto per recuperarlo. Durante la sua assenza, Murphy parla con l'arbitro, viene convocato il direttore di gara, e al suo ritorno Maguire scopre di essere stato penalizzato di un frame per non essersi presentato in orario. Per la cronaca, un furibondo Maguire vincerà comunque quel match per 5-2, ma lo scozzese non ha perdonato lo scherzetto a Murphy, e da allora i due non si risparmiano «complimenti». Va detto comunque che i loro match si svolgono nel massimo della correttezza, cordiale stretta di mano finale compresa, anche se poi… proseguono immancabilmente in conferenza stampa. Una rivalità salutare per lo sport in ogni caso, di quelle che aggiungono un qualcosa in più a quelli che altrimenti sarebbero «solo» degli incontri tra due grandi campioni. Noi, da spettatori, ci auguriamo di vedere tanti altri duelli di questo livello in futuro, quali che siano le motivazioni che spingono i due contendenti!

Prima di venire alla finale, parliamo anche delle delusioni di questo Northern Ireland Trophy: oltre ai già citati Higgins, che ha trovato un durissimo scoglio al primo turno, e il campione uscente Junhui (al quale peraltro nessuno accordava grandi chance di ripetersi, alla luce degli ultimi risultati), ancora un boccone amaro per Selby (fuori al primo turno per mano di Hawkins) e per Dale, sul quale Ryan Day si prende una sonora rivincita per 5-1. Non fanno ormai più notizia le sconfitte di Williams e, spiace dirlo, di Hendry, il quale si salva in qualche modo contro lo sconosciuto Martin Gould per poi soccombere con facilità per mano di Murphy. Fuori addirittura nel turno di wild-card sia Matthew Stevens che il vincitore del recente Grand Prix Marco Fu.

Fergal O'Brien
Tutta la grinta di Fergal O'Brien

Eccoci dunque all'atto conclusivo di questo torneo, una bella partita che si è mantenuta sul filo dell'equilibrio per molto tempo: un solo centone nella prima sessione (sarà anche l'unico del match) che si chiude sul 4-3 Maguire; lo scozzese inizia bene anche la sessione serale e O'Brien fatica a restargli dietro, pur giocando una buonissima partita; 5-3, 5-4, 6-4, 7-4. L'irlandese non si dà ancora per vinto e strappa il dodicesimo frame, per poi sprecare un'occasione d'oro nel successivo, che l'avrebbe riportato a un frame di distanza. E' invece Maguire a farlo suo con una splendida serie, e a suggellare il trionfo con un 56 nel quattordicesimo e conclusivo parziale.

Stephen Maguire: «E' una sensazione incredibile tornare alla vittoria dopo 3 anni, un altro sogno che si avvera. Ora sono stanchissimo, ma tocco il cielo con un dito. Dopo diversi anni di difficoltà, la gioia che provo è davvero grande. Dopo la vittoria allo UK Championship ero un andato un po' fuori di testa. Bevevo troppo e ho messo su peso. Tutto ciò mi è costato un'intera stagione, e forse anche metà della successiva. Ci sono state volte in cui mi sono chiesto se avrei mai più vinto un torneo. Diventare padre mi ha cambiato, mi fa impegnare di più; ho la possibilità di guadagnare tanti soldi con lo snooker, e voglio che il mio ragazzo abbia tutto il meglio.»

Fergal O'Brien: «Penso che alla fine abbia vinto il migliore. E' stata una grande settimana per me, non posso certo lamentarmi. Mi sono divertito e spero che in futuro diventi la normalità: non voglio aspettare altri 8 anni per una finale…»

Prosegue senza sosta il circo mondiale dello snooker, e il Campionato del Regno Unito è già alle porte: chi sarà ad aggiudicarselo? Visti i risultati di inizio stagione, ci guardiamo bene dal fare pronostici… Seguite il torneo in diretta sulle nostre pagine, e un arrivederci al prossimo mese per la cronaca completa!


Visualizza il tabellone completo del torneo


 
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