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A Shanghai trionfa «l'uomo dello spazio»

"Il gallese Dale torna alla vittoria a 10 anni dal suo primo titolo"
 

«Alcuni dei giocatori più titolati potrebbero pensare che la loro stagione inizi effettivamente in ottobre col Grand Prix, e comunque saranno tutti un pochino arrugginiti. [...] Ovviamente i campioni più esperti hanno chance di vittoria anche se non sono nella loro giornata migliore, ma pensare di poter essere più competitivi dà ai giocatori fuori dai primi 16 una bella iniezione di fiducia [...] Ho una nuova stecca firmata John Parris, mi sono allenato duramente e guardo con entusiasmo alla nuova stagione. Non mi capitava da molto tempo di avere così tanta fiducia nel mio gioco.»

Firmato: Dominic «The Spaceman» Dale.

Queste dichiarazioni, rilasciate alla vigilia della nuova stagione, potevano tranquillamente sembrare «di circostanza», un giusto e comprensibile auto-incoraggiamento da parte di uno dei tanti giocatori di qualità, ma pur sempre militante da molto tempo nelle seconde file della classifica. Un giocatore di 35 anni che aveva vinto una sola prova valida per la classifica mondiale, e ben 10 anni prima.


Dominic Dale, vincitore a sorpresa

La quotazione di 100 contro 1 che i bookmaker gli assegnano a inizio torneo conferma l'impressione che la candidatura di Dale per la vittoria finale è poco più che un sogno, ma i fatti dimostreranno invece che le sue parole erano tutto fuorché aria fritta.

Nuovo appuntamento nell'estremo oriente per lo snooker mondiale, nella cornice del Grand Stage di Shanghai, che con i suoi ben 7.000 posti a sedere ben si adatta ad accogliere l'entusiasmo dei tifosi cinesi, paese in cui questo sport sta conoscendo una notorietà senza precedenti e in rapidissima crescita. Basti pensare che gli sportivi più famosi di questo enorme paese, in ordine di popolarità, sono Yao Ming (cestista che gioca in NBA), Liu Xiang (primatista del mondo sui 110m ostacoli) e... proprio lui: Ding Junhui, il ragazzino che ha preso d'assalto il mondo anglosassone dello snooker, ottenendo risultati straordinari per la sua giovane età.
Junhui ha abbastanza deluso nella seconda parte della stagione passata: dopo l'inizio sfolgorante, in molti si erano preparati a salutare il primo campione del mondo cinese della storia; ma la cocente sconfitta patita nella finale del Masters ha dato inizio a una serie negativa per il cinese, atteso ora a una prova di maturità. Tutto il paese si augurava di potervi assistere a Shanghai, ma il giovane Ding ancora una volta ha disatteso le aspettative dei suoi tifosi: dopo una scontata vittoria al primo turno contro il connazionale De Lu, si è fermato agli ottavi di finale per mano dell'ex campione del mondo Dott, con un pesante 5-1. Junhui è un giocatore straordinario, ma i segnali che sta inviando sulle sue qualità mentali sono piuttosto preoccupanti: ha atteggiamenti da primadonna, rischia troppo sul tavolo come se fosse infallibile, e manifesta il suo disappunto in modo sempre più plateale. In una parola, manca di umiltà, e i risultati ne risentono. Dovrà saper cambiare atteggiamento, altrimenti il suo enorme potenziale rischia di andare parzialmente sprecato.


Ryan Day è alla sua seconda finale in pochi mesi

Un altro protagonista mancato è Ronnie O'Sullivan, idolo locale, che non si è neppure presentato per un dichiarato infortunio alla schiena. Non dev'essere comunque nulla di grave, anche perchè mentre stiamo scrivendo è già iniziata la Premier League, dove Ronnie sta andando a tutto vapore...
Le brutte notizie per gli organizzatori non finiscono qui: il contingente cinese, ridotto al solo Junhui dopo il primo turno, come abbiamo visto è già azzerato dopo gli ottavi di finale, e al primo turno il torneo perde anche l'attesissimo Robertson (schiantato 5-0 da Stevens) e gli ex campioni del mondo Ebdon (per mano di Harold) e Murphy (il quale era mentalmente lontano dal tavolo: la sua casa in Inghilterra era stata appena devastata da un'inondazione). Perde anche il giovane emergente Cope, opposto al n°1 e campione del mondo in carica John Higgins. Intanto Dale, proveniente dalle qualificazioni, causa un'altra sorpresa nei sedicesimi eliminando Doherty, e poi approfitta del buco creatosi nel tabellone per approdare facilmente fino alle semifinali, dove si scontrerà con Mark Selby. L'inglese vice campione del mondo ha immediatamente la chance di prendersi una piccola rivincita sul suo giustiziere in quella fantastica finale, e non se la lascia scappare: dopo un inizio favorevole a Higgins (3-1) infila 4 frame consecutivi con serie di 90, 74, 131 e 57, per il 5-3 finale.

Nel frattempo Stevens, dopo Robertson, compie un'altra impresa superando lo scozzese Maguire: questi si era portato in vantaggio per 4-0, ma Stevens tira fuori tutta la classe di cui è dotato per rimontare spuntandola incredibilmente alla nona e decisiva partita. Ma il successivo incontro ha dimostrato una volta di più che questa classe non è adeguatamente supportata dal carattere e dalla freddezza, quando in vantaggio 4-3 (sul gallese Day) Stevens fallisce la rossa, poco più che elementare, che gli avrebbe assicurato il passaggio del turno. Manco a dirlo, Day coglie l'occasione e spazza via l'avversario al nono frame, dove solo un «kick» ha arrestato la sua corsa verso un possibile 147.


Ding Junhui, ancora una delusione di fronte al suo pubblico

Saltiamo dunque alle semifinali: da una parte Dale-Selby e dall'altra Day-Dott. Il pronostico è piuttosto chiuso in entrambi i match, ma la Cina ci ha abituato alle grandi sorprese, e questo torneo non fa certo eccezione.
Dale-Selby è stata una partita estremamente tattica, lunghissima (quasi 5 ore), priva di serie particolarmente entusiasmanti. Conoscendo le caratteristiche di attaccante del gallese, Selby sembra voler adottare la stessa strategia che gli portò molta fortuna al mondiale, rallentando il gioco allo spasimo e cercando di mandare l'avversario fuori ritmo. La tattica in questo caso gli si ritorce contro però: è infatti lui a non trovare il feeling con le biglie, mentre Dale mantiene la calma e dimostra grande sicurezza nelle varie fasi di gioco imponendosi 6-3.
Dall'altra parte Ryan Day non si fa intimorire dalla caratura dell'avversario (un po' spento in questa semifinale), e colleziona un centone e altre 3 serie importanti (65, 88 e 94) per una facile, ancorchè inattesa, vittoria per 6-2.

Abbiamo quindi la prima finale tutta gallese dal mondiale del 2000 (quando Williams superò Stevens). Per Day, giocatore in rapida crescita, è la seconda finale in pochi mesi (dopo la Malta Cup della scorsa stagione); il digiuno di Dale durava da molto più tempo (ben 10 anni), ma in quell'occasione il simpatico Dominic riuscì a far suo il titolo, impresa non ancora riuscita al suo avversario.
Nella sessione pomeridiana tutto lascia presagire che la prima volta di Day sia dietro l'angolo, poiché dopo un iniziale vantaggio di 2-1 per il suo avversario, inanella 5 frame consecutivi per portarsi sul 6-2 con all'attivo serie di 105, 115, 53, 74 e 59, prima del frame conclusivo della sessione che restituisce un po' di speranza al suo avversario. Il grande gioco di serie del gallese ha avuto ampio spazio di esprimersi, e Dale pare soverchiato. Ma l'intervallo deve aver schiarito le idee al 35enne appassionato di musica lirica (è anche un ottimo cantante, come potrete constatare voi stessi dal filmato qui sotto...) e piuttosto stravagante nell'aspetto (in questa occasione si è presentato coi capelli biondo platino e la camicia fucsia... de gustibus). Prende il controllo sin dal decimo frame, e non si volterà più indietro: dopo uno strepitoso 143, il valore delle singole serie non sarà più eccezionale, ma Dale dimostra di avere un repertorio molto più completo dell'avversario, passa con maggior disinvoltura dalle fasi di attacco a quelle di difesa (nelle quali Day si trova decisamente a mal partito) e non si concede pause di concentrazione: nella sessione serale lascia al palo il suo avversario, che non riesce a conquistare neppure un frame! E' 10-6 per Dale, che a grandissima sorpresa fa suo il torneo, portandosi al 16° posto nella classifica provvisoria.
Appuntamento rinviato ancora una volta per Day, che tuttavia potrà essere una delle sorprese della stagione a patto di migliorare nelle schermaglie difensive, che lo vedono troppo spesso sconfitto.


«The Spaceman», durante la conferenza stampa post-gara,
fa sfoggio del suo eclettico talento...

Il circuito si prende ora una lunga pausa, ritornando in ottobre con il Grand Prix di Aberdeen. Nel frattempo, come già accennato, è partita la Premier League, campionato a inviti promosso dal sito di scommesse Betfred. Vi terremo ovviamente aggiornati su questa e sulle altre competizioni con le nostre news e articoli, seguiteci sempre!


Visualizza il tabellone completo del torneo


 
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