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Speciale S. Vincent 2008

"Successo di Antonio Girardi nella massima categoria, Cavazzana vince tra i Nazionali"
 

Articolo tratto dallo «Speciale S. Vincent 2008», pubblicato alla vigilia dei Mondiali di Sarteano

Come ormai consuetudine per gli appassionati, anche la stagione 2007/2008 del biliardo a stecca si conclude nella suggestiva cornice del Palais di S. Vincent, dove per dieci giorni oltre 1500 giocatori si sono dati battaglia per l'assegnazione di ben undici titoli italiani. Il programma ricalca in buona parte quello delle precedenti edizioni, con la notevole eccezione della carambola a 3 sponde, unica specialità non compresa tra i giochi a birilli che trovava posto in questa kermesse finale, e che invece quest'anno è stata spostata a Castelraimondo nelle Marche; questa scelta, dettata da esigenze organizzative, non ha mancato di suscitare qualche perplessità e in particolare la delusione dei carambolisti che perdono così la vetrina più importante dell'anno, una delle rare occasioni di mostrarsi a un pubblico numeroso formato da non addetti ai lavori, e quindi potenzialmente di allargare il bacino di appassionati della specialità.


Antonio Capasso, titolo Juniores, Vincenza Grimaldi, cat. Femminile e Cinzia Ianne, settimo titolo Naz.Femminile

Ma torniamo alle gare in programma, che si aprono con uno dei titoli più interessanti in palio: quello di prima categoria a 5 birilli. I primi 4 classificati saranno infatti promossi alla categoria Nazionali, obiettivo di grande prestigio per tutti. La concorrenza è agguerritissima, come confermano le eliminazioni premature di alcuni grossi nomi come Caria, Crepaldi, Palazzolo (il quale avrà ampiamente modo di rifarsi, come vedremo in seguito), Putignano (peraltro già promosso in categoria d'eccellenza grazie alla classifica BTP conseguita). Si fanno invece notare in positivo i giovanissimi Mignolo (solo l'anno scorso vincitore del titolo Juniores) e La Manna, già protagonista di ottime prestazioni in torneo e da molti pronosticato come un futuro campione. Ma mentre Mignolo si ferma a un soffio dalla promozione, il napoletano La Manna vuole andare fino in fondo e supera nel girone finale Gatta e Scorza, per andare a giocarsi il titolo con un nome molto noto ai tifosi: Eliomar Berruti. Il giocatore uruguayano si è ormai stabilito a Brescia da moltissimi anni, e ottiene sempre risultati di rilievo nel circuito lombardo. Qui a S.Vincent ha piazzato la zampata del vecchio campione, ottenendo il pass per la categoria che più gli compete. Ma in finale non ci sarà gloria per lui, contro un La Manna in forma strepitosa che non lo fa letteralmente giocare per un set e mezzo, riuscendo infine a rintuzzare il tentativo di rimonta di Berruti e portandosi a casa il meritatissimo titolo! Insieme a questi due, passano nei Nazionali anche Vico (SV) e Scorza (CS).

Altri due titoli assegnati il giorno seguente: tra i terza categoria vince Greco (TA) in finale su Morettini (PG). Fa piacere notare due giovanissimi sul podio: Barone (RG) e Baldi (FI), certamente già pronti a ben altri traguardi. Tra le aspiranti femminili, si impone Grimaldi (RC) in finale su Biondolillo (PA). Insieme a queste due ragazze, sono promosse e faranno parte del gruppo delle Nazionali nella prossima stagione anche Loro Milan (BI) e Polese (CA).


I campioni italiani di 1a, 2a e 3a categoria, da sinistra: Antonio La Manna, Giuliano Sarnataro e Giuseppe Greco

Ancora Dario Barone protagonista l'indomani, ma neppure tra gli juniores gli riesce il colpaccio: si classifica nuovamente terzo, insieme a Di Leo (SA), mentre il titolo se lo giocano Capasso (NA) e Battiata (VA). Si impone il più «esperto» (se così possiamo dire) Capasso, ma il 14enne Battiata ha già mostrato i numeri per rifarsi con gli interessi nei prossimi anni!

Nel frattempo prendono il via anche la gara dei Nazionali, che oltre al titolo mette in palio un ultimo biglietto per giocare nella massima categoria l'anno prossimo, e la categoria Nazionale femminile. Tra gli uomini, si giocano la finale i due primi classificati tra coloro che non erano stati già promossi Nazionali-Pro: Fabio Cavazzana e Francesco Ferraiolo. La miglior finale possibile quindi, che mette in palio sia il titolo che il salto di categoria: una posta molto alta che si riflette sul livello di gioco altalenante di entrambi; ne viene fuori una durissima battaglia fino alla frazione decisiva, quando sulla freschezza di Ferraiolo finisce per imporsi la maggior esperienza di Cavazzana, che dopo aver chiuso partita si lascia andare a una commozione che la dice lunga su quanto fosse sentito il match. Sempre molto corretto e sorridente anche dopo la più amara delle sconfitte, Ferraiolo è uno dei volti nuovi più interessanti del biliardo italiano, e siamo certi che lo rivedremo molto spesso nelle fasi finali delle gare più importanti nei prossimi anni.


La Lazio Biliardo, serie A e... la Lazio Biliardo, serie B, formazioni vincitrici dei rispettivi campionati a squadre

Che dire invece delle donne? Dopo un'annata in cui la Ianne era stata messa talvolta in difficoltà, qualcuno cominciava a ventilare un possibile «ribaltone», ma la vincitrice di sei (ora sette) titoli italiani consecutivi ha messo a tacere tutti con una prestazione magistrale che non ha lasciato scampo alle avversarie: 5 vittorie su 5 partite, 15 set vinti, 0 persi. La finalista Fiori paga probabilmente un po' di emozione giocando al di sotto delle sue possibilità, ma è apparso chiaro come la strada da fare per «detronizzare» Cinzia sia ancora piuttosto lunga. Merita una nota la formula di gara: è stato introdotto a titolo sperimentale il «doppio ko», soluzione che a nostro avviso si fa nettamente preferire rispetto ai classici gironi all'italiana, e che auspichiamo di rivedere nella prossima stagione.

Non solo gare individuali a S.Vincent, ed ecco quindi affrontarsi le migliori formazioni di tutta Italia nelle finali del campionato a squadre di Serie A (caratterizzato dal tanto discusso esperimento del biliardo con 4 buche) e di Serie B. Ne viene fuori un dominio assoluto della capitale, con la vittoria nella Serie A della Lazio Biliardo (Belluta, Montereali, Mannone, Auletta, Rizzo, Ianne, Scorza e Bego) sul CSB Roma (Quarta, Martinelli, Caruso, Mascolo, Romeo, Riondino e Donati), e nella Serie B della... Lazio Biliardo! (Margutti, Diomajuta C., Grossi, Virelli, Di Mauro, Sansone e Chicca) sul Bull Dog di San Benedetto, unica «intrusa» in questa sorta di mega-derby romano.


Palazzolo e Girardi, vincitori del titolo a coppie "Tutti doppi", e Fabio Cavazzana, campione italiano cat. Nazionali

Ci avviciniamo alle giornate conclusive della manifestazione, che culminerà ovviamente con l'assegnazione del titolo italiano assoluto maschile della specialità 5 birilli. Prima del gran finale, ancora il tempo di fare un accenno alla gara a coppie specialità «tutti doppi», che vede la vittoria del team comasco Girardi-Palazzolo in finale su Micucci-Diomajuta (Macerata), e al titolo di seconda categoria, conquistato dal favorito Sarnataro (LO), già da tempo conosciuto nella sua zona per risultati che lo collocavano idealmente nella categoria superiore, sul varesino Parmigiani.

Siamo finalmente alla gara più attesa, che come è giusto che sia chiude anche la lunga manifestazione. Otto giocatori, i migliori della classifica BTP 2007/2008, si giocano tutto in un girone a eliminazione diretta; 4 set su 7 ai 60 punti in cui tutto può succedere, e infatti anche questa volta i pronostici più «ovvi» sono immancabilmente saltati, garantendo al pubblico grande spettacolo e alternanza di emozioni. Prima grande sorpresa nei quarti di finale: Andrea Quarta, indicato da molti come il favorito n°1, esce subito per mano dell'outsider Campostrini. Il campione europeo manca due comode chiusure per portarsi avanti 3-1, e non si riprende più lasciando via libera all'avversario che godrà anche di due episodi fortunosi in chiusura di 5° set. Il giocatore di Ivrea affronterà poi in semifinale Antonio Girardi, che dopo essere stato sull'orlo dell'eliminazione prevale su Daniel Lopez, il quale commette un errore imperdonabile sul 3-2 in suo favore, pagando 4 punti e partita su un traversino di sfaccio, con 6 punti a chiudere l'incontro. Scampato questo pericolo, Girardi supera agevolmente Campostrini per 4-1 e si porta in finale, dove aspetta il vincente del derby pugliese Maggio-Triunfo (che secondo pronostico superano rispettivamente un opaco Belluta e Andrea Paoloni). Giovanni Triunfo si è spesso dimostrato avversario assai pericoloso per il plurititolato Maggio, e non farà eccezione questo match caratterizzato da un grande equilibrio sin dalle prime battute, con chiusure di set quasi sempre all'ultimo tiro. Triunfo si porta avanti 2-1, poi 3-2, ma si fa sempre raggiungere da Maggio che forza la settima partita con alcune delle sue celebri scelte coraggiosamente offensive. Un determinato Triunfo non si demoralizza e si porta fino a un passo dal successo, con un confortante vantaggio di 50-23, ma da qui comincia una sequenza di tiri perfetti di Maggio, che realizza pieni su pieni e ribalta incredibilmente il risultato. Un poco di buona sorte  l'ha aiutato nelle rimanenze, ma mai come in questo caso vale il detto «la fortuna aiuta gli audaci».


Da sinistra: Antonio Girardi, Crocefisso Maggio, Ennio Campostrini e Giovanni Triunfo

Finale Girardi-Maggio dunque, con pronostici tutti dalla parte del brindisino. Più colpitore, più abituato a questi palcoscenici, più «cattivo», dicono gli esperti. Nessuno di loro, e forse neppure lo stesso Maggio, aveva evidentemente fatto i conti con la maturità agonistica e la sagacia tattica di Antonio Girardi, che sin dall'inizio domina il gioco con un sapiente mix di rinunce, gioco sul pallino, realizzazioni piene, sempre all'insegna della chiusura del gioco all'avversario e dell'ottenimento del massimo risultato col minimo rischio. Solo un passaggio a vuoto nel terzo set, che sembrava aver rimesso in partita Maggio, poi più nessuna concessione a un avversario frastornato e incapace di reagire come poche altre volte lo si è visto in carriera. Cadono gli ultimi birilli sulla bricolla conclusiva di Girardi, le cui braccia si alzano al cielo in segno di esultanza, e il folto pubblico presente esplode in un'ovazione quasi incredula. Maggio non si capacita della sconfitta, nelle dichiarazioni a caldo l'attribuisce per buona parte alla fortuna dell'avversario, poi comunque i due si spiegano e si può dare il via alla festa del giocatore di Como, che ottiene una straordinaria doppietta individuale-coppie legittimando così in pieno, se ancora ce ne fosse bisogno, la sua presenza nella massima categoria del biliardo italiano. D'ora in poi, ancora di più, chiunque vorrà fregiarsi di qualche titolo importante dovrà fare i conti anche con lui, a partire dal Campionato Mondiale di Sarteano, dove ci si aspettava, a ragione, un'immediata sete di rivincita da parte di Maggio e Quarta, senza dimenticare gli altri portacolori azzurri Lopez, Paoloni e il grande assente di S.Vincent: il campione del mondo in carica Michelangelo Aniello.

Ma sentiamo cosa hanno dichiarato alcuni neo-campioni italiani...


Antonio Girardi (Campione italiano assoluto 2007/2008)

bweb: Campione Italiano, ci avevi fatto un pensierino quando sei arrivato qui?
“Assolutamente, è stata una vittoria davvero inaspettata. Mi sono guadagnato la poule finale certo ma quando sono arrivato qui sapevo di dovermi confrontare con alcuni dei migliori giocatori in Italia con i quali avrei potuto perdere al primo incontro.”

bweb: Qualche dedica particolare per questo primo posto?
“Una dedica che non ho fatto in tv ma alla quale tengo in modo particolare: a mio nipote, scomparso qualche mese fa, se sono arrivato in fondo a questo percorso è stato anche grazie a lui.”

bweb: Tutti hanno visto in tv Maggio non molto soddisfatto del suo risultato. Cosa pensi della sua polemica a fine partita?
“Io con Maggio ho un ottimo rapporto. Penso che sia uno di quei giocatori poco abituati a perdere e probabilmente, dopo l’uscita di Quarta, sentiva il titolo già suo. Ma un po’ lo conosco, lui è fatto così, sbotta subito ma ci mette anche un attimo a farsi tornare il sorriso.”

bweb: Tra una settimana ci saranno i Mondiali a Sarteano (SI) e tu sarai tra gli azzurri... cosa pensi in questo momento?
“Penso quello che ho pensato quando sono arrivato qui: devo confrontarmi con giocatori molto più forti di me, ma penso anche che... è una partita! E quindi tutto può succedere.”


Fabio Cavazzana (Campione italiano cat. Nazionali)

bweb: Finalmente Professionista! Come è stata questa vittoria Fabio?
“E’ stata una vittoria davvero sofferta, dopo aver perso il primo set a 59  ho però trovato la giusta concentrazione e la serenità per andare avanti... e alla fine sono stato premiato; consideriamo pure il fatto che giocavo contro Ferraiolo, un giocatore molto forte e che stimo molto per la sua umiltà e correttezza. Purtroppo questo è un gioco che non  perdona, soprattutto nelle partite ai 60 punti dove se un episodio ti gira  storto... hai praticamente perso partita.”

bweb: Ti abbiamo visto molto commosso alla fine, solo lacrime di gioia o nascondevano qualcos’altro?
“E’ stato uno sfogo, ma non della giornata, di tutta una stagione che è girata storta... ormai non ci credevo più. Poi a guardarmi c’era mio padre, cosa che non accade spesso, e il mio sponsor Cittadino.”

bweb: E adesso?
“Adesso viene il bello... staremo a vedere!”


Antonio La Manna (Campione italiano di 1a categoria)

bweb: Raccontaci di questa vittoria Antonio.
“Sono felicissimo! La finale è stata una partita dura, soprattutto nel secondo set nel quale Berruti mi ha rimontato portandosi quasi in chiusura. Dedico questa vittoria... a me stesso, e a mio padre che mi ha sempre sostenuto e che mi ha sempre incitato e convinto a riprendere nelle varie volte in cui avevo rinunciato per dedicarmi ad altro.”

bweb: Classe 1982, sei giovanissimo! Quando hai iniziato a giocare?
“Ho iniziato presto, a 13 anni mi sono avvicinato al pool, poi ai birilli. A 16 anni ho vinto il campionato di terza categoria.”

bweb: Cosa ti auguri per la prossima stagione da Nazionale?
“Di arrivare sempre più in alto!”




Il tabellone della poule finale della categoria Naz-Pro

 

(Si ringrazia il sito FIBiS ed Ennio Finelli per le immagini fotografiche pubblicate in questo articolo)

 
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