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Quarta nella storia

"Andrea vince a Sarteano la XX edizione del Campionato del Mondo"
 

Per questo articolo è disponibile una galleria fotografica

 

Finalmente un pronostico azzeccato, ed in questi ultimi anni davvero non ci eravamo più abituati.

Anche in questa stagione, nell'immediata vigilia della XX edizione dei Campionati del Mondo, in molti aspettavano l'ormai consueto risultato a sorpresa; ultimo verdetto inaspettato in ordine di tempo quello della poule finale di Saint Vincent che proclamava Campione Italiano Antonio Girardi, in barba a tutti i sondaggi che davano nettamente favoriti i soliti Maggio e Quarta. Lo stesso Maggio, nell'intervista a caldo pochi minuti dopo la finale, aveva esordito dicendo che la settimana successiva, per il titolo iridato, ci sarebbe stato un altro biliardo.

Ennesimo grande incontro tra Aniello e Quarta,
questa volta per una semifinale mondiale

Certo, nessuno si aspettava l'exploit di qualche giocatore che non fosse italiano o argentino: ma se da una parte i favoriti della vigilia erano gli abituali tre degli ultimi periodi (Aniello, Quarta e Maggio), dall'altra non c'erano di certo giocatori di poco conto. Lo stesso Girardi la settimana precedente aveva messo in riga tutti al Palais e Lopez e Paoloni non sono certo giocatori di secondo piano. Inoltre la pattuglia degli argentini, capitanata da Torregiani, poteva tranquillamente giocarsi le proprie carte.

Nei turni eliminatori non ci sono state grosse sorprese, con tutti i giocatori più blasonati che riuscivano piuttosto agevolmente ad accedere al tabellone finale. Da segnalare, fin dalle prime battute, l'ottima forma di Torregiani che chiudeva la prima fase con la miglior media punti avendo anche la meglio su Girardi. Unico risultato inaspettato, ma con conseguenze di poco conto vista la qualificazione di entrambi, è stata la vittoria piuttosto netta dell'argentino Marcelo Mendy su "Fisso" Maggio per 3 a 1.

Sabato 12 il torneo è entrato nel vivo, con l'inizio delle partite del tabellone finale: gli accoppiamenti, formati in base alla media punti dei gironi eliminatori, proponeva da subito alcuni incontri interessanti: Aniello doveva vedersela in uno scontro fratricida con Girardi e, per ironia della sorte, Maggio era chiamato a riscattare la sconfitta del giorno precedente su Mendy. Scontro tra connazionali anche per Torregiani e Di Bella.

Nulla da fare per Maggio, che perdeva nuovamente contro Mendy per 4 a 2 e per Girardi, che veniva eliminato per 4 a 1 dal detentore del titolo Aniello. Quarta avanzava in scioltezza, obiettivamente fortunato per il posizionamente nella parte bassa del tabellone che lo opponeva ad avversari piuttosto abbordabili. Nella parte alta, invece, il tasso tecnico degli incontri del secondo turno diveniva ancor più notevole. Torregiani, fino a quel momento perfetto, subiva il gioco brillante di Lopez che predominava con un secco 4 a 1, mentre Marcelo Mendy inanellava un'altra vittoria su un azzurro: questa volta a farne le spese era Andrea Paoloni, che cedeva il passo al set decisivo.

Il podio del mondiale di Sarteano, dal gradino più alto:
Quarta, Lopez con la figlia, Aniello e l'argentino Mendy

Nella prima semifinale Daniel Lopez fermava il cammino del sorprendente Mendy, regolandolo per 4 a 0.

Nota particolare per l'altra semifinale, che vedeva l'ennesimo capitolo degli scontri tra Andrea Quarta e Michelangelo Aniello: clima da finale anticipata, con i due pugliesi ancora una volta opposti in un incontro al cardiopalma. E lo spettacolo non è certo mancato: molti botta e risposta e punteggi spesso appaiati.
Da sottolineare, in questo incontro, un episodio che poteva essere fatale per Andrea Quarta: nel secondo set Aniello trova 11 punti su una bilia fortunosa, pronta la risposta di Quarta che con un filotto da 11 punti sembra riprenderlo ma... un rimpallo di terza passata gli fa bere 13 punti e porta Aniello in chiusura. Realizza gli 11 punti che gli servono per portare a casa il set! Brutto colpo per Quarta che però non si demoralizza, si rimette in gioco con grinta e determinazione dimostrando una nuova maturità biliardistica e nel set successivo si impone senza troppe difficoltà.
Per decretare il vincitore tra i due ancora una volta è stato necessario l'ultimo set: ad avere la meglio, in questa occasione, è Quarta che riscatta la sconfitta nella finale della scorsa edizione di Siviglia nel 2006.

La finale del XX Campionato del Mondo era quindi tra l'italo-argentino Daniel Lopez ed il giovane pugliese Andrea Quarta. Palazzetto dello sport gremito di appassionati e tifosi a Sarteano, in riscatto all'atmosfera fredda che in molti avevano percepito durante le riprese di Siviglia. In quell'occasione il biliardo a birilli era una specialità marginale e poco seguita in terra spagnola; ma qui è un'altra cosa, l'atmosfera è quella dei grandi eventi. Applausi a scena aperta ad ogni esecuzione brillante a cui solo nelle finali di grandi competizioni si può e si deve assistere.

Lopez parte alla grande. Nel primo set riesce a prendere il largo a seguito di una scelta di tiro poco difensiva dell'avversario (angolo con pallino da 4). Quarta risponde con la vittoria nella seconda frazione. Lopez pare più fresco ed in grado di compiere l'impresa di ribaltare un pronostico che oggettivamente lo dava per leggermente sfavorito: gioco pulito ed efficace, con qualche perla a vista che la dicono lunga su quanto possa giocarsi le proprie chances.

Braccia al cielo per il pugliese
Andrea Quarta, neocampione del mondo
Quarta però non si fa intimidire. Micidiale come sempre sulle bilie a vista sembra però soffrire su qualche esecuzione perfetta dell'avversario. Tant'è che Daniel sembra riuscire ad approfittarne portandosi fin sul 3 a 2. In tanti, a quel punto, hanno pensato che l'incontro avesse preso una piega irreversibile. Invece Quarta non demorde, sa di avere le capacità ed il talento per poter rimediare. Infatti è 3 pari.

Tutto si decide nell'ultimo set. Tutto in 50 punti. Più cardiopalma di così non si poteva immaginare prima dell'inizio: anche Michelangelo Aniello, improvvisatosi commentatore televisivo con ottimi risultati, fa traspirare dal microfono tutta l'emozione di uno spettatore più che interessato. Chi sarà il suo successore? Chi scriverà il proprio nome nell'albo dei grandi, assieme a miti come Cifalà, Gomez, Zito? Nota curiosa: fino a quel momento chi aveva aperto il set lo aveva perso. A partire nell'ultima frazione è Quarta.

I due rimangono ancora appaiati. Il punteggio non sembra volerne sapere di dare ragione ad uno dei due. Prima o poi è chiaro che l'equilibrio sia destinato a cadere e tutto succede sul 34 pari: Lopez vede bilia, ma in posizione non impostata per un tiro classico, con bilie trasversali a mò di angolo largo. Quelle posizioni che ti obbligano a ragionare su più scelte ed a rimanere lucido: prassi durante un incontro normale ma prova di forza psicologica a tutti gli effetti nelle battute decisive di una finale mondiale. Lopez sceglie la soluzione per realizzare anche un pallino da 4. Non marca punti e lascia a Quarta bilia a vista ancor più ambigua: il leccese invece dimostra freddezza, rinuncia ai birilli e incastra Lopez in steola di pallino. Daniel, costretto ad un giro largo di calcio realizza 2 punti ma lascia a Quarta l'opportunità di marcare grosso con un giro e pallino da 4. Manco a dirlo Andrea realizza il massimo, chiudendo il set dopo pochi scambi.
Grande gioia per il pugliese, che al termine esulta circondato da tutti, semplici appassionati ed affetti più cari, a cominciare da mamma e papà.

Alla fine Andrea ha meritato la vittoria: dopo tante sconfitte in finale (ultima quella del Campionato a Squadre di serie A) ora è lui il detentore del titolo iridato, oltre a quello Europeo conquistato per due volte consecutive.

Un talento riconosciuto da tutti fin dai tempi in cui era juniores che ora, a soli 26 anni, scrive il suo nome tra i miti che hanno fatto la storia di questo sport. Una storia che pare attendere ancora molte pagine dal «fenomeno» Quarta.

Risultati completi e dettagli, anche della fase eliminatoria, nella pagina dedicata sul sito FIBiS.

 


Il tabellone della fase finale

 

(Si ringrazia Giancarlo Tomassini per le immagini fotografiche presenti in questo articolo e nella galleria fotografica del Magazine)


 
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