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Blomdahl... e sono quattro!

"Lo svedese trionfa anche a Hurghada, e si conferma il n°1 incontrastato"
 

In Egitto, Hurghada, quinta delle sette prove previste nella stagione in corso. Se in Italia, nello stesso periodo, l’afa e le alte temperature si son fatte sentire segnando in alcuni casi anche primati stagionali, in Egitto le cose non erano certo migliori: temperature sempre sopra i 36°, con minime notturne intorno ai 30° e umidità palpabile. I biliardi soffrono anche più delle persone e gli ambienti condizionati non riescono spesso a ridare le condizioni ottimali per il gioco. Giusta premessa per capire e giustificare alcune prestazioni individuali non all’altezza delle aspettative, specialmente nei primi turni di gare; negli incontri successivi i più bravi sono anche i più veloci a adattarsi al materiale.


Frederic Caudron, fermato in semifinale da un ottimo Horn

Cominciamo con ordine e notiamo che il numero di iscritti è di circa due decine al di sotto del solito, non abbiamo allora le primissime qualificazioni (in genere riservate a chi non ha mai partecipato alle prove della coppa del mondo).

Le medie in questa fase sono piuttosto basse ed infatti anche qui solo un giocatore riesce a superare l’uno, l’olandese Velthuis Ben, la più bassa è del portoghese Correia, 0.271.

Nelle pre-qualificazioni ritroviamo il catanese Paolo Niceforo: nel suo girone c’è un forte olandese, Jorissen, che Paolo incontra nel primo match senza poter opporre una difesa adeguata (due set a zero con media oltre l’1.000 per l’olandese e 0.464 per il siciliano). Nel secondo incontro però, contro l’egiziano Hares, Paolo si riscatta subito e vince 2-0 con buona media, 0.750; ma la seconda vittoria dell’olandese toglie ogni possibilità per Niceforo di passare il turno: è secondo nel girone con una buona media, 0.632.

Alla fine delle pre-qualificazioni troviamo medie più alte, anche se non eccelse; molti vicini all’uno e soli tre che lo superano, un belga, uno spagnolo e un olandese. Passando alle qualificazioni, in pratica le ultime prima del torneo principale, anche qui un italiano, Emilio Sciacca: dopo il risultato abbastanza positivo nell’assoluto italiano (5° e media vicinissima all’uno), ci si aspettava qualcosa di più; invece Emilio non è riuscito a vincere e si accontenta di aggiudicarsi solo due set, la media è 0.692; naturalmente gli avversari non erano teneri: il giapponese Umeda è accreditato di oltre 1.400 ed infatti finisce primo nel girone con 1.272, il belga Spoormans è secodo con 0.746.

Nelle classifiche di questa fase molte ottime medie: la migliore quella dell’olandese De Brujin (il campione europeo e mondiale in carica nella specialità 1 sponda), 1.871.


Lo svedese Blomdahl, quattro vittorie su cinque
prove di World Cup nella stagione in corso

Il belga De Jaeger si presenta ai sedicesimi con 1.279 ed incontra subito il mitico Blomdahl; lo svedese viene da New York dopo la non troppo brillante prestazione al Sang Lee Memorial; non è riuscito a qualificarsi per il girone dei primi dieci e così è stato inquadrato nel girone B, classificandosi però primo nel gruppo e quindi 11° in classifica finale. Adesso, come dicevamo, incontra De Jaeger e vince in tre set ma con media di 1.250, l’avversario però delude fortemente con media di 0.685!

Marco Zanetti, assetato di vittorie e piazzamenti in alta classifica, incontra il portoghese Costa Rui Manuel; Marco perde il primo set (come spesso è successo nel recente passato per 15-14!), ma non ci sta e vince i successivi due; riperde il 4° set e nel decisivo raggiunge il 15° punto in 14 riprese, lasciando a 10 il rivale: la media è soddisfacente, 1.226. Da rimarcare che nel 4° set il portoghese aveva vinto in sole 4 riprese, quindi un 5° e decisivo set molto apprensivo e delicato per Marco che ha saputo gestire al meglio la fase decisiva, bravissimo!

Al quarto tavolo uno scontro tutto turco tra Semih Sayginer e l’amico (sic!) Tasdemir: anche stavolta il fuoriclasse Semih è costretto a cedere dopo 5 set tiratissimi; 2-1 per lui ma si riprende Tasdemir vincendo gli ultimi due set e lasciando fuori al primo turno Sayginer; questi al Carom Cafè di New York si era comportato benissimo perdendo per un solo punto con il futuro vincitore del trofeo, Frederic Caudron e arrivando terzo immediatamente dopo Sanchez.

Nelle altre partite spicca l’eliminazione di Eddy Merckx, detentore degli ultimi due titoli, europeo e mondiale; il connazionale Philipoom gli strappa l’ultimo set e vince anche se la sua media è più bassa del campione, 1.400 circa contro 1.600. Caudron vince alla sua maniera, cioè permettendosi anche di cedere un set, ma quelli vinti sono in 5, 7 e 8 riprese: 1.827 contro 0.931 del giapponese Umeda.

Altri incontri spettacolari quelli di Jaspers contro Kasidokostas (3-0 e 2.250) e dell’olandese Tyssens, anche lui 3-0 e 2.142 di media. Anche Forthomme veleggia tranquillo con la migliore serie al momento, 11, e 1.666.


Dick Jaspers, arriva in semifinale con una media generale di 2.593

Manca solo Daniel Sanchez tra i grandi e in serata il quadro degli ottavi è completato: il tedesco Rudolph è il più veloce a finire, 3-0 e un set in 3 riprese.

Grande delusione invece per l’eliminazione di Sanchez ad opera del turco Coklu Murat, 3-1 per quest’ultimo con buona media, 1.529 e serie di 11; 1.303 per lo spagnolo che al Carom Cafè era arrivato secondo!

Negli ultimi due incontri in programma, il tedesco Horn vince con grande facilità (3-0 e 1.875) sul coreano Hwang (0.545) e il greco Polychronopoulos sul connazionale Balogiannis (3-2 e 1.361 con serie di 11).

Iniziano gli ottavi e l’incontro che ci interessa di più è naturalmente quello tra Zanetti e Tasdemir. Il turco è caricato dal precedente incontro vinto contro Sayginer e vuole dimostrare che non è stato un caso isolato; entrambi, Zanetti e Tasdemir, si presentano con medie intorno a 1.200, avendo dovuto cedere un po’ di gioco a favore della difesa contro avversari ostici. La partita comincia bene per il nostro Marco che chiude in 10 riprese lasciando a 10 Tasdemir; il 2° set è però del turco che raggiunge i 15 punti in soli sei colpi; ancora di Marco il 3° set (15-10 in 10 riprese) ma nel 4° il turco si scatena e lascia l’avversario a 5 carambole chiudendo in 3 colpi; nel decisivo 5° set, Zanetti ce la mette tutta, il braccio risponde alla perfezione, la tattica è perfetta ed ecco che con 7 riprese, set e incontro sono di Marco: Tasdemir è rimasto a 4 punti. La media dell’incontro è di 1.485 per Marco e 1.529 per Tasdemir. Marco è già pronto per il successivo incontro, difficilissimo, contro Blomdahl che nel frattempo ha avuto vita difficile contro il francese Roux: 3-2 per lo svedese, entrambi con medie intorno a 1.200. De Backer vince con il coreano Kim, 3-2 e medie anche qui molto basse, un po’ meno di 1.100. Solo Jaspers spicca su tutti con 2.500, vincendo 3-1 con Philipoom (3, 4 e 4 le riprese di Jaspers nei set vinti). L’olandese si scontrerà nei quarti con il belga De Backer.


Marco Zanetti esce ai quarti contro lo svedese Blomdahl,
dominatore incontrastato della stagione in Coppa del Mondo

Nei successivi incontri di ottavi, "ET" Caudron si sbarazza in scioltezza del colombiano Tabares Pedro in soli 3 set e media in grosso aumento, rispetto agli incontri precedenti, 2.142 contro 0.684 del colombiano. Uno sguardo al tabellone ci dice che nel prossimi quarti "ET" se la dovrà vedere con il connazionale Forthomme. Il tabellone degli ottavi termina con le vittorie dei due tedeschi, Rudolph e Horn, 3-2 per entrambi medie molto simili, circa 1.600.

Nei quarti Zanetti comincia con un set formidabile, 15-3 in 4 riprese; la voglia di superare l’amico svedese è tanta, ma Blomdahl recupera e vince il 2° e 3° set, entrambi in 6 riprese; nel set decisivo ancora una stretta al cuore per noi supertifosi di Marco: 15-14 per lo svedese in 7 colpi, ancora quel pizzico di sfortuna che blocca il nostro campione, che finisce comunque, piccola soddisfazione, con una media superiore a quella di Blomdahl (1.903 contro 1.709). Grandissimo sull’altro tavolo l’olandese Dick Jaspers, che supera il belga De Backer in sole 14 riprese totali, cioè con media match di 3.214; in semifinale si troverà ancora di fronte a Blomdahl. La serata si chiude con gli altri due incontri dei quarti: Caudron, finalmente meno legato con Forthomme, vince 3-1 a 1.750 di media. L’incontro tra i due tedeschi vede prevalere facilmente Horn su Rudolph, 3-0 e 1.450 per il vincitore.

Semifinali, per riassumere, con Blomdahl-Jaspers e Caudron-Horn, con queste medie raggiunte nei tre incontri sin qui disputati:

Jaspers: 2.593
Caudron: 1.885
Horn: 1.591
Blomdahl: 1.355

Blomdahl, vincitore di tre delle quattro prove disputate, sembra indietro come qualità di gioco espressa; ma sappiamo bene che gli incontri a set offrono diverse chiavi di lettura, una delle quali è sicuramente l’importanza di andare avanti nel torneo a discapito, molto spesso, del livello delle medie. La distanza corta, 15 punti, che era stata programmata per un livello di gioco di circa 20 anni fa, forse non è più attuale.


Horn esulta dopo la vittoria con Caudron

Le medie qui sopra sembrerebbero dare importanti informazioni: ma il tre sponde non finisce mai di stupire e mentre sul tavolo 1 la partita si snoda attraverso una difesa attenta dei due giocatori e il 1° set va a Blomdahl, 15-13 in 9 riprese, sull’altro tavolo Caudron lascia a zero Horn nel 1° set, realizzando 15 punti sull’apertura e proponendosi sicuramente come primo dei pretendenti al titolo. Ma l’incredibile avviene: Martin Horn, che non depone mai il suo elmo con chiodo, inizia il 2° set come se nulla fosse avvenuto; dal canto suo Caudron, come pago per la sua prestazione, stanco e rilassato oltre ogni pensabile limite, non riesce più a vincere un set e perde così le successive frazioni del match facendo solamente 10, 12 e 7 punti contro i 45 del tedesco.

Horn finisce con media 1.956 (Caudron 2.000) e stringe la mano felice allo spiritato avversario: da non credere! Sul tavolo 1, dopo la vittoria di Blomdahl al 1° set, Jaspers fa suo il 2° in 4 riprese; la battaglia è ancora aperta e Blomdahl mette in gioco la sua migliore esperienza, vincendo i successivi due set e lasciando l’olandese a 7 e 8 punti rispettivamente. Ancora una volta Blomdahl fa valere la sua classe e la strategia di gioco, consolidata in anni d’esperienza; difesa e attacco al tempo giusto e nella giusta misura, grinta da leone e fiducia in se stesso.

Ma chi è Martin Horn, nome forse non tra i più famosi del biliardo ma che tuttavia, come si può vedere dall’elenco qui sotto, spesso rientra nelle alte classifiche? Ecco alcuni piazzamenti ottenuti negli ultimi anni nei Campionati Europei:

Anno Posizione Media generale
1994 1.425
1995 1.171
1997 1.304
1998 1.379
1999 14° 1.243
2000 1.377
2001 1.486
2002 23° 0.917
2003 1.468
2004 1.358
2005 22° 1.134
2007 23° 1.078

da notare che dopo le «brutte annate» Horn si piazza tra il 2° e 5° posto; anche nell’anno in corso, dopo un 23° posto eccolo di nuovo splendido in questa prova di Hurghada. Nel «Ranking World Player», aggiornato a Settembre 2007, si trova al 7° posto, mentre nel Ranking World Cup, dopo 5 prove, è 6°. Niente male.

I titoli di Blomdahl sono senz’altro più conosciuti, ricordiamo solo i 4 mondiali vinti e i 10 europei; la sua arma migliore rimane però l’incredibile capacità di concentrazione unita ad una tattica di gara che gli consente di tenere sempre a bada l’avversario.

Nella finale, infatti, comincia il set Horn che chiude in 3 riprese, lasciando a zero l’avversario, ma così come era successo a Caudron contro Horn, la performance del 1° set anche qui resta isolata ed è Blomdahl a condurre le danze nei tre set successivi; li chiude in 8, 7 e 12 riprese, tenendo a debita distanza il tedesco. Le medie del match di entrambi sino simili, intorno a 1.550, la serie massima di Blomdahl appena 6 ma, come dicevamo prima, è la sua tattica di gioco a prevalere su tutto. Onore al merito e al grandissimo campione! Le piazze d’onore ci mostrano medie molto superiori, quella di Jaspers di 2.259 e Caudron di 1.910, quella di Blomdahl è addirittura la settima ma è ancora la dimostrazione che il tre sponde è una specialità veramente complessa e che conserva sempre delle sorprese. Lo svedese così continua nel suo splendido percorso stagionale, 4 vittorie su 5 prove; rimangono solo due gare, entrambi extraeuropee, la prossima in Messico a metà Ottobre e l’ultima a Seoul (Corea) a Dicembre.


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