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Le Traiettorie del Biliardo - pt. 20

"Lezione n°20: gli arrivi del 3sponde sulla terza sponda (seconda parte)"
 

 

Nella scorsa lezione abbiamo introdotto un particolare gruppo di arrivi, quelli sulla gomma della terza sponda quando si effettua un tiro lunga-corta-lunga, con 2/3 d’effetto buono. Nel gergo comune questa figura prende il nome di rinquarto, o più semplicemente 3sponde.
Per ottenere l’arrivo 10p (dove l’indice p sta per panno, in proiezione della sponda) è necessario mirare il CM fondamentale relativo, che per comodità abbiamo chiamato CM10 o Diagonale10, utilizzando l’effetto B4 (il classico 2/3 d’effetto).
Allo stesso modo per arrivare al 20p è necessario mirare, con lo stesso effetto, il CM20 o Diagonale20. Così mirando il CM15 (o Diagonale15) usando il 2/3 d’effetto otterremo l’arrivo a 15p. Poiché a questo intervallo di 10 punti di CM fondamentali (dal 10 al 20) corrisponde un intervallo di 10 punti di Arrivi (dal 10p al 20p della terza sponda) abbiamo constatato che, in questo intervallo, la relazione tra CM ed Arrivi è lineare.
In questa lezione introdurremo gli altri CM per completare gli arrivi sul panno della sponda lunga con il taglio B4.
gli altri arrivi in terza sponda con il 2/3 d’effetto (B4)
Poiché per arrivare a 10p bisogna mirare il CM10 e per arrivare a 20p bisogna mirare il CM20, saremmo portati a pensare che per arrivare a 30p bisognerebbe mirare il CM30. Questa deduzione è sbagliata! Infatti per arrivare a 30p bisogna mirare il CM33, ovvero usare una Diagonale33. Questo perché oltre il 20 la correlazione tra CM ed Arrivi tende ad essere esponenziale e non più lineare.
L’impennata di questa correlazione diventa evidente proseguendo verso gli altri arrivi. Addirittura per arrivare al 35p bisogna usare un CM40 (o diagonale40), mentre per arrivare al 40p c’è bisogno addirittura del CM48÷50 (una diagonale 48÷50).
Vediamo le possibili applicazioni:

dalla Partenza50

usando la formula
Partenza50 - CM = Mira
si ottiene

per CM 33 → Mira = 17
per CM 40 → Mira = 10
per CM 48÷50 → Mira = 2÷0

Questo ci fa comprendere come le Diagonali30 giocate con l’effettoB4 ci permettano in realtà di arrivare a circa 27p (e non a 30p). Spesso queste diagonali sono per i neofiti tra le più ostiche perché sbagliate sullo stretto determinano la classica bevuta, prendendo una porzione di biglia avversaria interna.

 

Figura
Fig. 1:
Esempi di base dalla partenza50. I CM fondamentali per arrivare a 30p, a 35p ed a 40p con l'effetto B4 sono rispettivamente 33, 40 e 48

 

Al fine di rendere più semplice la comprensione degli arrivi in terza sponda, è preferibile ragionare in unità di CM.
Quindi partendo dal CM10 ed incrementando di 5 unità CM otteniamo sul panno i seguenti arrivi:

CM10 (o Diagonale10) → 10p
CM15 (o Diagonale15) → 15p
CM20 (o Diagonale20) → 20p
CM25 (o Diagonale25) → 23p
CM30 (o Diagonale30) → 27p
CM35 (o Diagonale35) → 31p
CM40 (o Diagonale40) → 35p
CM45 (o Diagonale45) → 38p
CM50 (o Diagonale50) → 41p
CM55 (o Diagonale55) → 44p
CM60 (o Diagonale60) → 46p
CM65 (o Diagonale65) → 48p
CM70 (o Diagonale70) → 50p
CM75 (o Diagonale75) → 52p
CM80 (o Diagonale80) → 54p

 

Figura
Fig. 2:
Tabella di correlazione tra CM ed Arrivi con l'effetto B4. A fianco anche il grafico dove si possono osservare le zone di linearità e quelle di esponenzialità

 

Poiché dalla partenza 50 si può al massimo determinare una Diagonale50 (*), logicamente le diagonali superiori al 50 devono per necessità partire dalla sponda corta.

(*) In realtà dal 50 si può mirare fino ad un CMfondamentale53 (o Diagonale53) in quanto da quella posizione è possibile la mira negativa verso il -3. Tecnicamente questa traiettoria corrisponde appunto al CMfondamentale53.
Infatti, poiché dalla sponda lunga il valore di Diagonale è dato dalla differenza tra la Partenza e la Mira (CM = Partenza - Mira), matematicamente abbiamo che:
Diagonale = 50 - (-3) = 50 + 3 = 53.

Questo è il motivo per cui prima non si era compresa la correlazione tra gli arrivi del 3sponde superiori al 20, proprio perché la numerazione finora adottata per la sponda corta (ossia quella proposta dall’Angolo50, e
conteggini affini) è sbagliata e necessita di compensazioni di numerazione (vedi la lezione n°13, quella relativa a questo argomento). Per conteggini affini intendo tutti quelli che propongono di fare una semplice somma tra la sponda corta di partenza e quella lunga di mira. Trasformare il primo diamante della sponda corta dell’Angolo50 dal 60 al 58 oppure al 56 non serve a granché, se non ad accomodare alcune correlazioni e a danneggiarne altre.

Il principio di base è che tra sponde alterne (corta-lunga o lunga-corta) non si dovrebbero fare le somme, salvo l’aggiunta di compensazioni di numerazione ben specifiche. Grazie però al sistema Margutti non bisognerà più usare alcuna compensazione di numerazione.

[Per chi volesse comunque continuare ad usare l’Angolo50 consiglio d’imparare a memoria le compensazioni che ho proposto nella lezione di Dicembre 2007, la n°13. Personalmente non lo ritengo un buon metodo per tanti motivi e la mia opinione è di abbandonare definitivamente l’Angolo50 (e conteggini affini), per le partenze dalla sponda corta.]

Quindi, in attesa dell’introduzione dell’SMG (dove non servono neppure più numeri ed operazioni algebriche), dalle partenze dalla sponda corta utilizzeremo necessariamente per valori di diagonali superiori al 20 il sistema Margutti a Punti Fissi Moltiplicatori spiegato nella lezione n°16 (per quelli inferiori al 20 è sufficiente il Sistema Margutti Mnemonico, esposto nella lezione n°15).

 

Figura
Fig. 3:
Tutti gli arrivi sul panno superiori al 20 del 3sponde con l'effetto B4. Ad ogni CM fondamentale (o diagonale) corrisponde uno di questi arrivi

 

Memorizzati i Punti Fissi lungo il margine interno della sponda corta di partenza, ed i Coefficienti di Diagonale relativi ai CM, per ottenere il valore di Mira basterà effettuare una moltiplicazione:

Mira = PFx x CoefficienteDiagonale

Nella precedente tabella ho riportato anche i valori di conversione da CM fondamentale a Coefficiente di Diagonale.
Se ad esempio volessimo ottenere l’arrivo 35p basterà usare una Diagonale40 (coefficiente7). Quindi:

se la partenza è dalla sponda lunga dovrò semplicemente sottrarre il valore 40 al valore di partenza per ottenere quello di mira
se la partenza è dalla sponda corta dovrò moltiplicare x7 il Punto Fisso di partenza.

Inutile ribadire che questa correlazione tra CM ed Arrivi-in-terza-sponda richiede esclusivamente l’effetto B4, ossia il classico 2/3 d’effetto.
Ma facciamo un altro esempio.
Ipotizziamo di voler arrivare all’arrivo 27p. Per questo obiettivo bisogna usare, sempre con l’effetto B4, una Diagonale30 (Coefficiente6). Come mostrato in figura partendo dal 40 basterebbe mirare a 10 (=40-30). Se invece partissimo dalla sponda corta nei pressi di un PF, basterà moltiplicare il PF x6. Convergendo verso la biglia battente otteniamo la Mira.

Sicuramente tra gli esempi più significativi e che rimarrà probabilmente nella memoria di chi ha avuto modo di seguire la finale del recente Campionato del Mondo di carambola specialità 3sponde (svoltosi a St.Wendel, in Germania, dal 14 al 19 ottobre 2008), è il tiro di chiusura del nostro splendido atleta Marco Zanetti.

 

Figura
Fig. 4:
Rielaborazione grafica del tiro di chiusura di Marco Zanetti al Campionato del Mondo, 2008

 

Dalle immagini che la nostra redazione è riuscita a reperire tramite Internet è apprezzabile la traiettoria che l’eccellente Marco dipinge sul tavolo: da una fugace ricostruzione il Campione, partendo dal 49, mira con la biglia battente (la bianca) appena oltre lo 0, verso il negativo -1, per ottenere una Diagonale50 (o CM 50). Questa diagonale eseguita di effetto buono conduce esattamente all’Arrivo41p, quello che gli occorre per uscire sulla porzione giusta della biglia 2 (la gialla) e terminare sulla biglia 3 (il pallino).



Il tiro di chiusura di Marco Zanetti al mondiale

Carambola eseguita ed il grandissimo Zanetti è per la seconda volta Campione del Mondo.

Nelle prossime lezioni
Poiché finora abbiamo affrontato gli arrivi in terza sponda dell’effetto B4 dal 10p a salire, per completare la trattazione introdurremo anche quelli sullo stretto. Infine trarremo alcune conclusioni molto interessanti. Non mancate!

Arrivederci alla prossima lezione.

 
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