Anche il mese di settembre è passato. Per tutti gli amanti del nostro sport, trascorso il periodo della pausa estiva, si comincia a respirare aria di nuova stagione, vista la recente uscita del calendario definitivo ed il prossimo inizio del circuito BTP.
Come di consueto sette prove sparse sul territorio nazionale: alcune confermate dalle stagioni passate come Frosinone, Avellino, Modena e Roma. Altre inserite per la prima volta: Asti, Como e San Giovanni Rotondo.
Affiancate alle suddette prove ci saranno altre due manifestazioni che saranno valevoli ai fini della classifica generale: oltre al classico appuntamento di novembre con il Gran Premio di Goriziana di Saint Vincent, arrivato alla 32° edizione, ci sarà spazio nel mese di dicembre per la disputa della prima edizione del Gran Premio Città di Sanremo.
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Michelangelo Aniello, campione italiano in
carica per il secondo anno consecutivo
Sarà interessante assistere a quali effetti porterà, perlomeno nella graduatoria della massima categoria, l'inserimento di un'altra manifestazione che darà punteggi diversi dalle classiche prove a calendario: non dimentichiamo che nelle ultime stagioni, in più di un'occasione, è stato proprio il punteggio ottenuto nel Gran Premio a decretare quelle differenze minime che a fine anno potevano valere il risultato di una stagione intera. Un esempio su tutti la stagione 2005/2006 di Daniele Montereali che arrivò nono in classifica generale perdendo per soli 2 punti l'accesso alla poule finale.
Il via ufficiale è fissato per il 5 novembre, con l'inizio della prima prova in quel di San Giovanni Rotondo. Domenica 11 sarà l'occasione per assistere all'esordio stagionale di tutti i 24 Naz-Pro riuniti nello stesso tabellone. Quest'anno, in maniera particolare, destano qualche curiosità in più le nuove leve della massima categoria: in tutto 8 nuovi Pro, tra risalite e novità assolute.
A dire il vero alcuni di loro come Lopez, Auletta, Aquino e Triunfo hanno trascorso gran parte della stagione passata con in tasca l'accesso diretto ai tabelloni finali, grazie al merito di essere riusciti a conquistare un posto tra i primi 24 giocatori già dopo la terza prova, a suon di vittorie negli incontri eliminatori.
Da segnalare anche due ritorni: quello di Campostrini, primo Nazionale in classifica generale dopo la ventesima posizione, che rientra nei Pro dopo un anno di "purgatorio" a causa della retrocessione del 2006 e quello di Carmine Ianne che ritrova un posto di vertice che mancava dal 2005.
A completare il quadro dei "novizi" Antonio Girardi, vincitore a Saint Vincent del titolo italiano riservato ai Nazionali ed Ernesto Giangregorio.
Gli altri, chi più chi meno, sono oramai conosciuti. A cominciare dai protagonisti dell'ultima poule finale: Aniello avrà sicuramente il suo bel daffare a difendere il titolo dagli avversari di sempre, ad incominciare dal rivale, oramai storico, Andrea Quarta. A favore di pronostico non possono mancare di certo i "soliti" Zito, Maggio, Bombardi e Belluta oltre ai giovani Marcolin e Montereali, che quest'anno saranno chiamati a confermare gli ottimi risultati ottenuti l'anno scorso.
Non dimentichiamo anche leggende come Cifalà, Gomez e Mannone che da anni dimostrano di poter vincere con chiunque. Non da meno saranno Sala, Cicuti, Rizzo, Romeo e Paoloni, capaci di confermarsi nella passata stagione a scapito di giocatori illustri che non sono riusciti ad evitare la retrocessione: uno su tutti l'ex Campione del Mondo David Martinelli.
Molti dei protagonisti hanno già dimostrato di essere pronti per dare battaglia. A conferma arrivano i primi verdetti dalle gare nazionali che hanno di fatto regalato agli appassionati un anticipo di ciò che potremo gustare: a cominciare dalle vittorie di Michelangelo Aniello che vince prima a Campobasso in finale su Paolo Diomajuta per poi ripetersi a distanza di pochi giorni nel Memorial Dinoi a Taranto, peraltro in finale su Maggio; oppure dal successo di Andrea Paoloni, in finale su Bombardi, a Migliarino.
Come ogni anno le premesse per assistere allo spettacolo del biliardo nazionale non mancano.
Non ci resta che aspettare.